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Cronaca

Colpo alla mafia di Niscemi. Coinvolti tre gelesi, un poliziotto in pensione ed un carabiniere

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Ci sono anche tre gelesi, tra le 29 persone arrestate dai Carabinieri nell’ambito del blitz antimafia “Mondo opposto”, che ha disarticolato la famiglia mafiosa di Niscemi. Si tratta di Emanuele Burgio e Luigi Cannizzaro, entrambi di 51 anni e di Carmelo Raniolo, di 49.

L’odierna indagine, avviata dai Carabinieri nel dicembre 2020 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario condiviso dal Gip. Secondo il provvedimento sussistono gravi indizi per affermare l’esistenza e la piena operatività dell’organizzazione criminale denominata “Cosa Nostra” nel territorio di Niscemi, immortalando un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza e all’imposizione del pizzo a commercianti ed imprenditori.

L’attività d’indagine avrebbe consentito di tracciare l’evoluzione strutturale ed operativa della famiglia di Niscemi, identificarne i consociati ed i ruoli ricoperti. Inoltre dalle indagini sarebbe emersa la disponibilità del gruppo criminale di armi e la commissione di reati da parte di soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale.

Sempre secondo l’ordinanza cautelare sussistono gravi indizi, come l’operatività e lo stretto controllo sul territorio che avrebbe esercitato l’organizzazione, dalla quale emergerebbe la figura di Alberto Musto, ritenuto il capo del mandamento di Gela, sul cui conto sono stati raccolti gravi indizi circa la sua appartenenza al sodalizio; la presunta esistenza di vincoli di solidarietà tra gli appartenenti alle famiglie, a favore dei quali gli indagati risulterebbero essersi attivati per il sostentamento dei sodali detenuti; il tentativo di estorsione in danno di un’attività commerciale del posto con il posizionamento di una bottiglia contenente liquido infiammabile con l’intento di impedirne l’apertura; due estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori agricoli, (uno dei quali sarebbe stato costretto a cedere i propri terreni attraverso una finta compravendita e l’altro sarebbe stato vessato per consentire il pascolo di animali nel proprio terreno); numerose minacce in danno di imprenditori, che in passato avevano denunciato alcuni componenti del sodalizio (nel corso delle indagini è stato scongiurato – lo scorso gennaio – l’omicidio ai danni di uno di loro, che in passato aveva denunciato il tentativo di estorsione,); una rapina esclusivamente progettata, ai danni di soggetti residenti in Lombardia, presumibilmente collegati alla criminalità e dotati di armi, che avrebbe fruttato circa un milione di euro (come nel caso del progetto omicidiario, i propositi sono stati abbandonati a seguito della pressione esercitata dalle forze dell’ordine, attraverso controlli e perquisizioni); minacce dirette ad appartenenti delle forze di polizia compiute (mediante il collocamento di una testa di maiale dinanzi al portone d’ingresso dell’abitazione) o programmate (mediante l’esecuzione di un danneggiamento con liquido infiammabile dell’autovettura e, nel gennaio scorso, mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione).

Tra i soggetti colpiti dalla misura cautelare figurano un poliziotto in pensione (agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa) e un carabiniere in servizio (sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di un anno per il reato di favoreggiamento aggravato).

Cronaca

Condotte illegali, il Questore emette 13 provvedimenti

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Il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha emesso 13 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di soggetti arrestati e denunciati dalla Polizia e dai Carabinieri in provincia. Tre persone sono state ammonite: un 33enne poiché, non rassegnandosi alla fine della relazione con la moglie, l’ha minacciata intimandole di non frequentare altri uomini, perseguitandola con continui pedinamenti e appostamenti sotto casa; un 25enne per aver aggredito la moglie per futili motivi causandole lesioni personali al volto e un 39enne per aver percosso e minacciato la moglie in preda alla gelosia.

Quattro persone sono state avvisate oralmente dopo essere state denunciate dal Commissariato di Gela a vario titolo per i reati di violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. I soggetti, ritenuto che per la loro condotta sono considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono stati tutti invitati a tenere una condotta conforme alla legge. Quattro tifosi della squadra di calcio della Nissa sono stati colpiti dal provvedimento del Daspo dopo essere stati segnalati dalla Digos per essersi resi autori dell’accensione e lancio di fumogeni in campo nel corso dell’incontro di calcio Sancataldese-Nissa disputatosi lo scorso mese di febbraio presso lo stadio comunale Valentino Mazzola di San Cataldo. Infine, due pregiudicati, un 22enne e una 47enne, non residenti nei comuni dove hanno commesso i reati, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio con divieto di farvi ritorno per tre anni. Entrambi sono stati tratti in arresto dai carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta rispettivamente, il primo, per aver truffato una anziana donna, facendole credere che il proprio figlio fosse stato investito e sottraendole la somma di 5 mila euro e diversi monili in oro e la seconda per aver estorto la somma di 18 mila euro a una persona invalida come risarcimento di un presunto danno causato dalla vittima alla propria autovettura.

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Cronaca

Violento scontro sulla Catania-Gela: 2 morti

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E’ pesantissimo il bilancio di un tragico incidente stradale che si è verificato sulla statale 417 Catania-Gela, nei pressi di Caltagirone. Due i morti. Ci sono anche dei feriti. Lo scontro è avvenuto tra due camion e quattro auto. Sul posto stanno operando i soccorsi.

Foto Franco Assenza

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Cronaca

Guasto a San Leo: sospesa la distribuzione a Montelungo e Caposoprano

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A causa di un guasto lungo la condotta San Leo di esclusiva pertinenza di Siciliacque, è stata sospesa la distribuzione nelle zone Montelungo e Caposoprano.

Nuovi disagi dunque per i cittadini. Resta invariata la distribuzione nella zona Spinasanta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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