Una sconfitta che ha del clamoroso, inattesa ma talmente netta nei suoi contorni da non permettere divagazioni di sorta. È un vero e proprio tonfo quello dell’Albert Nuova Città di Gela nella finale d’andata dei playoff per la Serie B2. Sul campo della Smile Original Kondor le giallorosse perdono 3-0. Secondo set a parte, non c’è quasi mai stata partita.

I parziali: 25-22, 25-23, 25-17. Una sconfitta che lascia attoniti e che rischia fortemente di vanificare il cammino splendido di un’intera stagione, che l’Albert ha chiuso in testa da imbattuta a +10 proprio sull’avversaria di giornata.

La squadra etnea ha disputato una grande gara, ma ovviamente l’Albert vista oggi non è la corazzata che si è fatta apprezzare in questi mesi. Al ritorno domenica 15 giugno al PalaLivatino servirà praticamente un vero e proprio miracolo sportivo per riequilibrare le sorti del confronto.

A Villa Bosco una serata all’insegna della musica e della creatività artistica con “Marmellata – Live & jam session”: ieri sera l’evento con cui l’associazione Smaf apre i festeggiamenti per i suoi primi dieci anni. Fino ad ottobre tante attività in programma, come laboratori di grafica e design, fotografia, teatro e tanto altro in diversi parti della città.

L’obiettivo è quello di coinvolgere ad ampio raggio la comunità giovanile. «Il tesoro di questi dieci anni di attività sono le persone cresciute con noi – ha detto il presidente di Smaf, Gaetano Arizzi -, un patrimonio umano e culturale che l’associazione ha avuto il piacere di condividere con la città».

Era il maggio 2015: mettendo al centro sport, musica, arte e folclore veniva fondata da un gruppo di giovani un’associazione nata con l’obiettivo di promuovere il territorio attraverso le proprie risorse. L’arte in tutte le sue sfumature è stata al centro di ogni attività promossa da Smaf in questi anni.

Di passi in avanti il Gela ne ha fatti diversi in questa stagione. Il primo quando ha dovuto rimettersi in corsa per il primo posto dopo un inizio di campionato con risultati altalenanti, non in linea con le aspettative. Il secondo quando ha dovuto ricreare entusiasmo ed energie nuove in vista dei playoff. Adesso manca l’ultimo, quello decisivo.

Perché il Gela questa finale dei playoff di Eccellenza la voleva e l’ha ottenuta con pieno merito, dopo essersi qualificata come prima squadra in Italia ai playoff nazionali della categoria. Ha superato il Venafro in semifinale in scioltezza, adesso si gioca sui 180 minuti la promozione in Serie D nel doppio confronto contro il Canosa. Domani alle 16:30 allo stadio San Sabino la gara di andata.

I biancazzurri sono partiti ieri per questa lunga trasferta e oggi pomeriggio effettueranno la seduta di rifinitura ad Andria. Mister Gaspare Cacciola ha tutti i suoi effettivi a disposizione, compreso Arcidiacono tenuto precauzionalmente a riposo per un guaio muscolare nella gara di Venafro. Non ci sarà soltanto il terzo portiere Bottino per un problema al polso. Per il resto squadra al gran completo.

L’entusiasmo è grande ma c’è altrettanto grande consapevolezza dell’importanza della gara, che sarà fondamentale soprattutto in vista del ritorno in programma al “Presti”. A Canosa ci saranno, come sempre, tanti tifosi gelesi a sostenere Gambuzza e compagni. Ma se ne prevedono tanti anche al maxischermo allestito dal Comune a Macchitella, dove sarà possibile seguire la sfida e unirsi ai cuori biancazzurri che battono all’unisono per realizzare un “sogno”.