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Cronaca

Crisi idrica: la Finanza accende i riflettori sull’abusivismo commerciale

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Un serrato piano di interventi finalizzato a monitorare le dinamiche di trasporto e rivendita di acqua potabile, al fine di verificare costantemente la regolarità del circuito di distribuzione sotto il profilo penale, amministrativo, tributario e sanitario, è stato avviato dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Caltanissetta.

Le attività dei finanzieri prendono le mosse dalla recente crisi idrica che ha colpito il territorio della provincia, sulla quale sono intervenuti energicamente l’Autorità Prefettizia e gli amministratori locali.

Gli interventi, effettuati nell’ambito dell’ordinario controllo economico del territorio svolto giornalmente dal Corpo anche attraverso lo sviluppo di segnalazioni ricevute dalla cittadinanza, hanno consentito di far emergere fenomeni di abusivismo commerciale e, in alcune circostanze, la totale assenza delle autorizzazioni amministrative di legge vigenti, anche di carattere sanitario. In particolare, dall’inizio del mese di agosto le pattuglie delle Fiamme Gialle hanno effettuato decine di controlli nella provincia, all’esito dei quali sono state accertate violazioni di carattere fiscale, amministrativo ed igienico sanitario.

Alcuni trasportatori sono stati sanzionati per la mancata emissione di documento fiscale al termine della vendita, mentre altri sono stati sorpresi a scaricare acqua trasportata con cisterne non conformi alla normativa vigente, privi di qualsiasi autorizzazione da parte degli organi competenti e di certificazione sanitaria. A seguito di ulteriori accertamenti, è emerso che i soggetti non erano titolari di alcuna partita Iva e nei loro confronti sono state elevate sanzioni amministrative oltre all’apertura d’ufficio della partita Iva relativa all’attività esercitata.

Il lavoro dei finanzieri è stato condotto proprio per dare una concreta e tangibile risposta alle istanze della società civile, fortemente penalizzata dalla crisi idrica. I costanti controlli hanno consentito di appurare come la maggior parte degli operatori agiscano regolarmente, ovvero con autorizzazione dell’Ente pubblico deputato alla gestione delle risorse idriche, in aderenza con le normative che regolano lo specifico settore. Le operazioni di servizio condotte dalla Guardia di Finanza confermano il costante impegno del Corpo nell’attività di prevenzione e repressione degli insidiosi rischi dell’abusivismo commerciale e per verificare il corretto esercizio di attività che richiedono rigide prescrizioni amministrativo/sanitarie, a tutela del mercato, delle imprese regolari e dei consumatori finali, spesso esposti a significativi rischi, anche per la propria salute.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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