Gela: due sentenze di assoluzione oggi al Tribunale

Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Gela presidente Riggio ha assolto W. C. dall’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei mesi scorsi l’uomo era stato arrestato perché trovato...

A cura di Redazione
19 gennaio 2022 18:25
Gela: due sentenze di assoluzione oggi al Tribunale -
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Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Gela presidente Riggio ha assolto W. C. dall’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei mesi scorsi l’uomo era stato arrestato perché trovato in possesso, all’interno della attività lavorativa di somministrazione di alimenti 250 di sostanza stupefacente. La perquisizione era stata estesa al suo domicilio dove sono stati trovati altri 15 grammi di sostanza stupefacente ed un coltellino contra tracce di droga, dal quale si desumeva che fosse stata tagliata. W.C. era stato arrestato e tradotto nel carcere di contrada Balate a seguito di ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip Pulvirenti. In seguito la difesa rappresentata dall’avv. Maurizio Scicolone ha presentato istanza di modifica della custodia cautelare e sono stati concessi gli arresti domiciliari. E’ stato disposto da parte del PM il giudizio immediato ed il legale Scicolone ha chiesto la conversione del giudizio abbreviato con produzione documentale e la difesa ha dimostrato in maniera inconfutabile che la sostanza stupefacente che è stata rinvenuta era destinata ad uso personale e non ad attività di spaccio con documentazione commerciale visto che l’uomo aveva acquistato la sostanza attraverso internet dalla Spagna, quindi non aveva avuto contatti diretti con alcuno spacciatore e con documenti medici e personali che attestavano l’uso personale. Il Presidente Riggio ha respinto la richiesta di condanna un anno e mezzo da parte della Procura della Repubblica.

La Dott.ssa Nicastro del Tribunale di Gela ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di G.R. di 52 accusato di costruzione abusiva. Qualche anno fa la costruzione di proprietà dell’uomo è stata posta sotto sequestro preventivo e probatorio in quanto si riteneva che aveva realizzato lavori di modifica  all’interno della sua abitazione; quei lavori erano soggetti ad autorizzazione e concessione edilizia che mancavano. Per questo è stata disposta la contestazione del reato ed il sequestro dell’immobile. L’avv. Scicolone attraverso il perito ing Morselli ha provato che la parete che era stata abbattuta e modificata costituiva solo un divisorio e non un muro portante e per questo l’intervento non necessitava di concessione edilizia. La dott.ssa Nicastro su parere conforme del Procuratore della Repubblica ha chiesto ed ottenuto l’assoluzione dell’uomo perché il fatto non costituisce reato. Nel 2018 l’uomo era stato accusato da parenti che avevano attivato la polizia municipale che ha attivato la procedura senza aver appurato la sussistenza del reato e oggi il sequestro si è rivelato inutile e adesso è arrivata la sentenza positiva.

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