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Cronaca

Dagli atti vandalici al PalaCossiga al cucciolo impiccato è allarme sociale

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L’ ennesimo atto vandalico al PalaCossiga, I  numerosi incendi di vetture, l’attroce gesto nei confronti di un cucciolo di pitbull e il  ritrovamento di un uomo privo di vita al Villaggio Aldisio: sui fatti di cronaca degli ultimi giorni il sindaco e la sua Giunta esprimono ferma condanna ma anche una forte preoccupazione.” Per quanto riguarda la vicenda del cagnolino finito nel mirino di tre ragazzini che hanno cercato di impiccarlo – dice il primo cittadino- c’è da restare inorriditi di fronte a tanta violenza ad opera di minori, ma c’è sicuramente anche da interrogarsi su cosa stia succedendo nella mente di tanti giovani e giovanissimi che finiscono per trovare il loro passatempo in azioni a dir poco macabre. Abbiamo seguito l’evolversi della vicenda sperando in un lieto fine, in una guarigione totale e in un affido ad una famiglia amorevole, e apprendere della morte di Tyrion ci ha addolorati”
” Non esiste una vita che abbia meno valore di un’altra – aggiunge Lucio Greco – e non possiamo non chiederci fin dove possa spingersi un individuo capace di mettere il cappio al collo di un cane innocente, non vogliamo pensare cos’altro sarebbe in grado di fare nei confronti di altri esseri, umani o animali che siano. Confidiamo, pertanto, in un intervento deciso e tempestivo delle forze dell’ordine, pronti ad attivare i nostri Servizi Sociali qualora ci venisse richiesto” .Greco  ha ringraziato i cittadini che hanno fermato i violenti e i volontari dell’associazione “Vita randagia”, che hanno  cercato di salvare  il cucciolo, intervenendo tempestivamente sul posto e disponendone il trasferimento in una struttura specializzata.
” Tutti questi episodi-assicura il sindaco- non passeranno sotto silenzio, e appena possibile li porteremo anche all’attenzione del Questore e di Sua Eccellenza il Prefetto”  Nei prossimi giorni, inoltre, sarà cura del Sindaco incontrare l’associazione “Vita randagia” per avviare una collaborazione fattiva sul territorio 

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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