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Cronaca

Danneggiavano i locali pubblici: denunciati

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Due stranieri sono stati denunciati dal personale del Commissariato di Polizia Vittoria.

Nel corso della serata di ieri infatti avevano danneggiato tavoli e sedie di alcuni locali della movida nella centralissima via Cavour, distruggendo anche diversi cestini comunali della raccolta dei rifiuti.

Giunta una segnalazione presso la sala operativa da parte di alcuni residenti della zona, all’arrivo della Volante tuttavia, i due stranieri, compiuti gli atti vandalici, si erano allontanati velocemente dalla zona della movida facendo perdere le proprie tracce.

A seguito di tali fatti, gli Agenti del Commissariato di Vittoria con l’ausilio di personale del locale Posto di Fotosegnazione della Polizia Scientifica hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo numerose immagini da diversi impianti di video sorveglianza cittadini ubicati nei pressi della zona teatro dell’evento delittuoso.

 Dall’analisi delle immagini gli Agenti hanno ricostruito le varie fasi dell’evento  oltre che l’identità degli autori.

I due giovani, dopo essere usciti da un noto locale di via Cavour barcollanti ed in evidente stato di ebbrezza infatti, avevano imboccato via Cavour, in quel momento affollata di persone presenti nei vari locali della movida, iniziando a scaraventare violentemente per aria sedie e tavoli e danneggiando alcuni cestini comunali per la raccolta dei rifiuti, per poi far perdere velocemente le proprie tracce lungo le vie limitrofe.

Uno dei due è un cittadino rumeno noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti penali e di polizia mentre l’altro è un cittadino tunisino, irregolare sul territorio nazionale.

In considerazione di quanto accertato e degli elementi di prova acquisiti, i duesono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di danneggiamento aggravato e disturbo della quiete pubblica.A seguito dei fatti, a carico dei due giovani sono stati avviati i connessi procedimenti per l’applicazione delle previste Misure di Prevenzione Personali irrogate dal Questore

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Cronaca

Controlli della Capitaneria di porto, autolavaggi ai raggi x

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Operazione della Capitaneria di Porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura, che ha assunto un carattere di grande incisività, sia per estensione che per il numero dei controlli effettuati. In campo il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria, composto da personale altamente specializzato in tecniche di campionamento ambientale e da ispettori con qualifica specifica in materia.

L’attività ispettiva si è concentrata in particolare sugli impianti di autolavaggio, soggetti a precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore.I risultati dell’operazione sono significativi: 8 informative di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 4 prescrizioni ambientali impartite ai sensi della normativa vigente; 8 sanzioni amministrative elevate per violazioni accertate. L’intervento, pur assumendo una valenza ispettiva e di controllo in tema di eventuali condotte illecite perpetrate, ha prodotto anche un effetto preventivo e di sensibilizzazione, tenuto conto che, successivamente ai controlli, si è riscontrata la regolarizzazione delle anomalie accertate ed il conseguente adeguamento alle prescrizioni ambientali previste dalla legge.L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla Guardia Costiera, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività.

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Cronaca

Troppe feste sulle barche con musica:interviene la Capitaneria di porto

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C’è stato un aumento esponenziale delle feste a bordo di navi da diporto nel tratti di mare adiacente alla costa con uso improprio di impianti di diffusione sonora esterna. Ma questo crea pregiudizio alla sicurezza nella navigazione, crea disturbo all’ascolto del canale 16 dove arrivano le chiamate di emergenza, le richieste di soccorso durante la navigazione.

Per salvaguardare la sicurezza a mare la Capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza con cui vieta l’uso di strumenti sonori a 500 metri dalla costa

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Cronaca

Controlli dell’Ispettorato del lavoro, riscontrate diverse irregolarità

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Controlli sono stati avviati nel Nisseno, dal personale del Contingente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Sicilia: fari puntati ai settori dell’edilizia e del commercio.

Due i cantieri edili ispezionati, nei quali operavano 4 imprese. L’attività ispettiva, mirata alla verifica del rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ha portato alla luce diverse irregolarità.

In particolare, due delle aziende sottoposte a verifica sono risultate priva della patente a crediti.

A seguito dell’accertamento, gli ispettori hanno disposto l’allontanamento immediato delle due ditte dai luoghi di lavoro, informando le stesse dell’impossibilità di operare nei cantieri in assenza del documento. 

Inoltre, nel corso dell’accesso ispettivo effettuato in un cantiere di edilizia privata, è stato accertato che l’impresa faceva lavorare un operaio non regolarmente assunto: è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. La sanzione amministrativa da pagare per ottenere la revoca della sospensione ammonta a 2.500 euro.

Sono state impartite le prescrizioni in materia di salute e sicurezza per l’omessa sorveglianza sanitaria del lavoratore, oltre all’omessa formazione e informazione sui rischi specifici della mansione. Per qieste violazioni sono previste ammende per oltre 5.000 euro.

In un’attività commerciale è stato accertato l’utilizzo di manodopera senza contratto di lavoro – l’unica lavoratrice prestava la propria attività senza regolare contratto di lavoro – e la violazione delle norme di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono state impartite le prescrizioni per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione e informazioni sui rischi della mansione svolta dalla stessa, con ammende per oltre 3.000 euro, cui si aggiunge la maxi-sanzione per un importo di 1.950 euro.

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