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Politica

Democrazia Solidale: Tonino Solarino è il nuovo Segretario regionale

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Catania – Si è tenuto a Catania il primo congresso regionale di DemoS – Democrazia Solidale alla presenza del Segretario nazionale On. Paolo Ciani, membro della Camera dei Deputati, e dell’Europarlamentare Pietro Bartolo.

Immigrazione, anziani, invio delle armi i Ucraina, sanità sono stati alcuni dei temi principali toccati da Ciani nella sua relazione iniziale alla quale è seguita un dibattito animato da interventi in sala e dalle persone collegate dalle diverse province della Sicilia.

Così nella sua relazione l’on. Paolo Ciani: “Il grande bene è la pace. Senza pace ogni bene è compromesso. Ci battiamo in Parlamento contro la logica pervasiva ed esclusiva delle armi e della guerra. In questi giorni si discute in commissione difesa la proposta di acquisto di 300 carri armati con un costo di 5 miliardi di euro, soldi che a nostro sentire andrebbero investiti in salute e qualità della vita”.[[…] “Abbiamo fatto una scelta di alleanza democratica e progressista, ma in questa alleanza ci siamo con i nostri valori”.

Dopo il dibattito è avvenuta l’elezione del segretario regionale Tonino Solarino, membro del direttivo nazionale del partito e già sindaco di Ragusa, formatosi nell’ambiente salesiano, stimato psicoterapeuta, è stato eletto all’unanimità dagli aventi diritto e ha subito reso nota la composizione del direttivo regionale del partito attraverso la nomina dei primi membri come Giovanni Ruvolo, già sindaco di Caltanissetta e biologo di fama internazionale, ed Emiliano Abramo, di recente noto per aver promosso la c.d. “Legge sulla povertà” approvata all’unanimità dal  Governo Regionale siciliano.

Così commenta il neo segretario Solarino: “Demos è un partito nuovo con radici profonde, quelle del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico con l’ambizione di costruire un Paese fraterno in un tempo di predicazione dell’odio. La difesa dei beni comuni, dei beni non negoziabili come la pace, la casa, il pane, la sanità, la scuola, il creato, il lavoro sono la nostra priorità.

Un partito laico e plurale! Non un laicismo che si contrappone ai credentio ai diversamente credenti.  La contrapposizione che tende a zittire è la negazione della laicità.

Ma una laicità consapevole del valore della relatività, che non è relativismo.

Perché per il relativismo tutto è opinabile e se tutto è opinabile discutere è inutile.

La relatività è, invece, la coscienza che tutto è parziale e che bisogna ascoltarsi nel cerchio fraterno, con pazienza e mitezza, per mettere insieme i punti di vista e i  frammenti di verità di ciascuno”.

Seguiranno a breve prossimi incontri nelle province siciliane per proseguire il lavoro di radicamento del partito sul territorio, incontrando e dialogando con simpatizzanti e gente che attende una nuova proposta politica caratterizzata da contenuti e valori precisi.

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Depositato l’atto di appello di Nadia Gnoffo contro Paolo Cafà per il seggio in consiglio

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La battaglia giudiziaria per l’ultimo seggio in consiglio comunale si arricchisce di un nuovo capitolo.

L’ultimo è stato quello della sentenza favorevole a Paolo Cafá primo dei non eletti nella lista di PeR contro la consigliera Grazia Cosentino che ha proposto Appello.La proma udienza settembre.

Ora c’è l’azione di Forza Italia che rivendica quel seggio. Cafá dovrà vedersela con Nadia Gnoffo prima dei non eletti in Forza Italia. È stato notificato ieri l’atto di appello a firma degli avvocati Riccardo Balsamo, Michele e Sandra Lupo o per la modifica della sentenza nella parte in cui il seggio viene assegnato erroneamente – secondo la tesi sostenuta- a Paolo Cafa

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L’ex sindaco:”la politica che calpesta i valori per piccoli interessi di parte è destinata a fallire miseramente”

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L’ex sindaco Lucio Greco interviene sullo scontro tra capigruppo di Pd e M5s.

“Non posso non nascondere il mio rammarico e la mia preoccupazione per la brutta piega che sta prendendo il dibattito politico nella nostra città. La delicatezza e le difficoltà del momento che stiamo vivendo- dice Lucio Greco – richiederebbero consapevolezza, senso di responsabilità e maturità. So bene che la politica è fatta di scontri anche aspri, ma so altrettanto bene che la sua azione implica, comunque, pure la morale. Non si può pertanto imbarbarire il dibattito politico con dichiarazioni gravi ed offensive che ledono la dignità delle persone, siano essi avversari o addirittura alleati. Dobbiamo comprendere che, al di sotto di un certo livello di decenza, la questione non è più solo morale, ma diviene politica, perché mina le istituzioni e tutti gli aspetti della vita associata. Si possono sicuramente criticare le posizioni degli altri esponenti politici, ma non si può, così come ha fatto il consigliere dei cinque stelle, mettere in discussione la dignità delle persone. Per questo condanno fermamente e severamente l’attacco scomposto verso il consigliere Orlando di cui, pur essendo lontano dal punto di vista ideologico, ne riconosco sobrietà e qualità umane sicuramente apprezzabili”

” Mi auguro solo, per il bene della città, una levata di scudi da parte di tutte le forze politiche che, indipendentemente dalla propria appartenenza, facciano sentire il loro netto e chiaro dissenso verso questo di modo di concepire il confronto democratico. Una politica che calpesta i valori e la morale, solo per inseguire piccoli e miseri interessi di parte, e’ destinata a fallire miseramente. Un lusso, questo, che noi cittadini gelesi non ci possiamo permettere” – conclude

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Salta il tappo sulla storiella della maggioranza che va d’amore e d’accordo

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Quando il tappo della bottiglia salta, lo fa di brutto. La gestione del gruzzoletto da 300 mila euro giunto dalla Regione per turismo ed eventi ha creato un pandemonio dopo la nomina del direttore artistico.

Gaetano Orlando ha lamentato che quella gestione é appannaggio solo di un partito, Francesco Castellana lo ha accusato di delirio politico. L’opposizione ha censurato j toni usati da Castellana dando solidarietà ad Orlando.Anche il PD lo ha fatto ma insieme all’invito ad abbassare i toni dello scontro.Il sindaco ha minacciato di azzerare la giunta. Lo scontro tra due capigruppo di Pd e M5s Gaetano Orlando e Francesco Castellana va oltre l’episodio in sè. Dimostra quello che si è sempre saputo e cioè che la maggioranza compatta che va d’amore e d’accordo, che non litiga perché è tutta proiettata ad occuparsi del bene della città è solo una storiella che per un anno è stata tenuta in vita dalla determinazione del sindaco Di Stefano.

È durata molto secondo gli standard della politica locale. Poi Di Stefano non è riuscito a controllare i suoi. Ed è venuto fuori quello che si è visto: nella maggioranza serpeggiano nervosismo e malumore. E più si avvicinano le Regionali peggio sarà e molto meno il sindaco riuscirà a frenare le esternazioni bellicose dei suoi prodi

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