I poliziotti del Commissariato di Polizia di Gela hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela una donna di 21 anni per i reati di detenzione abusiva di armi e ricettazione in concorso.
La settimana scorsa gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, nel corso di controlli finalizzati alla ricerca di armi, avendo fondato motivo di ritenere che la donna detenesse presso la propria abitazione armi, hanno eseguito una perquisizione locale e personale nel domicilio della stessa.
L’atto di polizia giudiziaria ha dato esito positivo, infatti, all’interno della camera da letto dell’appartamento gli agenti hanno trovato e sequestrato una pistola a salve, con inserito un caricatore contenente 6 cartucce calibro 6,35 e altre 18 cartucce dello stesso calibro. Le cartucce, qualora esplose dall’arma, avrebbero potuto causare la deflagrazione o l’arretramento incontrollato dell’otturatore, con evidenti rischi per l’incolumità fisica dei detentori o di terze persone.
La donna è la moglie del 29enne già arrestato dalla Polizia di Stato domenica 22 settembre scorso per i reati di resistenza, violenza e lesioni personali a pubblico ufficiale a Piazza San Giacomo. Anche l’uomo dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e ricettazione in concorso. Le indagini sono in corso.
Il gress porcellanato moderno per ricoprire le basi consumate degli antichi altari marmorei corredati di legni ottocenteschi nella chiesa del Rosario. La chiesa del centro storico è poco frequentata in quanto chiusa per 6 giorni alla settimana, ricordiamo bene le foto dei matrimoni quando veniva utilizzata dalla parrocchia del Carmine nella cui chiesa venivano realizzati labori di restauro.
Eppure è così bella, antica, con una rasserenante cupola bianca e bluette. Non è facile vedere quella copertura discutibile, perché durante i riti pasquali le basi ricoperte di mattonelle per pavimento moderno, sono state ricoperte da eleganti tovagliette ricamante, ma qualche fede attento le ha viste ed ha gridato allo scandalo.
I prelati assicurano che si tratta di un momento transitorio in quanto la chiesa deve essere sottoposta a lavori di ristrutturazione. Di nuovo dopo quelli di 30 anni fa.
La chiesa del SS. Salvatore e Rosario è stata edificata ad unica navata con torre campanaria (del 1810) tra il 1796 e il 1838 sui ruderi di un’altra del XVI secolo; nella cella campanaria, il cui tetto è ricoperto da piastrelle di maiolica colorate, esiste un’antica campana del 1606.
La facciata principale, tutta a pietra viva senza intonaco, non presenta nessuna linea architettonica di rilievo, tant’è che si è convinti che essa non fu mai completata; stessa cosa non si può dire per l’interno dove esistono stile e forma architettonica dei primi dell’Ottocento.
Nella chiesa sono conservate diverse pale dipinte, una via Crucis del 1971 del pittore gelese Salvatore Solito, alcuni affreschi, una pregiata acquasantiera e un piccolo organo della seconda metà del XVIII secolo, incluso in un elegante complesso decorativo, con 29 canne di facciata, disposte in tre campate a forma di cuspide, e 10 registri. Nel giugno del 1989, durante i lavori di ripavimentazione della chiesa, sono venute alla luce diverse sepolture gentilizie.
Attività straordinaria di controllo del territorio da parte della Polizia di Gela, predisposta dal Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello. I controlli hanno interessato i luoghi di aggregazione di soggetti, anche minori di età, dediti alla commissione di reati, quali Macchitella, Caposoprano, Setteferine, lungomare e zone limitrofe.
Oltre ai poliziotti del Commissariato sono stati impiegati equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo. Nel corso dell’attività gli agenti hanno identificato 811 persone e controllato 245 veicoli. Sono state elevate 42 sanzioni al codice della strada, tra le contravvenzioni più ricorrenti: mancanza di copertura assicurativa dei mezzi, sosta selvaggia, cinture di sicurezza e uso del cellulare alla guida. Sono state eseguite 10 perquisizioni e segnalate 3 persone per uso personale di sostanze stupefacenti alla Prefettura. Sono state, inoltre, tratte in arresto 8 persone, in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, che a vario titolo, devono scontare pene detentive e denunciate 10 persone per furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente reiterata nel biennio.
Aveva affrontato la vita a muso duro per tanti anni. Ma all’alba dei 77 non ce l’ha fatta. La polizia lo ha trovato morto bella sua abitazione del quartiere Settefarine.
Si tratta di Francesco C. che da qualche tempo viveva in carrozzina. Attivo, dinamico fino a qualche tempo fa, forse questa nuova condizione e tutte le difficoltà che sono connesse lo hanno fatto cedere.