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“Di sud si può anche morire”. Musumeci a Carfagna: «Urgente un Tavolo per il Sud»

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«Se vogliamo recuperare il Mezzogiorno, a Roma e a Bruxelles devono convincersi che la questione è nazionale ed europea».

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha partecipato, da remoto, alla conferenza sui temi del Mezzogiorno organizzata dal ministro per il Sud, Mara Carfagna.

«Serve urgentemente un Tavolo sul futuro del Sud, e noi siamo pronti a farne parte – ha detto Musumeci al ministro – per affrontare urgentemente questi temi, compresa la destinazione dei fondi del Recovery Plan dei quali non abbiamo notizia perché pare sia stato tutto deciso nei palazzi romani. E non è certo questa la soluzione».


«Smettiamola – ha aggiunto il Governatore siciliano – con il luogo comune della problematica sulla legalità nel Sud. Andava bene dieci o venti anni fa. Oggi il fattore criminalità, che c’è ed è presente, non può essere più considerato una diseconomia se paragonato alla paurosa carenza di infrastrutture e alle procedure burocratiche che da Bruxelles, e a Roma, non sembrano concepite per accelerare la spesa pubblica ma quasi per frenarla. Come si può parlare di alta velocità se bisogna far fermare i treni veloci a Reggio Calabria, fare scendere i passeggeri e farli salire su un traghetto? Ancora si discute su “ponte sì o ponte no”: il ponte per i siciliani e per i calabresi è forse un capriccio? O, invece, una necessità fin troppo evidente? In altre parti del mondo – ha continuato Musumeci – un ponte si fa in due anni e qui, invece, se ne parla da cento. Per realizzare un’opera pubblica in Sicilia sono necessari 5,2 anni, quando ne basterebbero uno o due. Perciò serve una sburocratizzazione delle procedure: il Ponte Morandi di Genova diventi un metodo da esportare nelle Regioni del Sud. Dateci gli strumenti, diteci qual è la prospettiva euromediterranea della Sicilia, o se dobbiamo continuare solo a salutare le navi che passano da Suez senza fermarsi nei nostri porti. Non è possibile – ha concluso il Governatore – che i siciliani debbano pagare 600 o 700 euro il biglietto aereo per recarsi a Milano. Il Sud non vuole, e non può più, essere considerato una zavorra».

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Perrotta e Mulè sostituiscono pennone e bandiera a piazza Martiri

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Giorni fa, alla stele delle Medaglie d’Oro in Piazza Martiri delle Libertà a Gela, è stato sostituito il pennone con uno più lungo di 6 metri; oltre a ciò è stata anche posizionata una bandiera più grande. L’iniziativa è di Emanuele Perrotta e del prof Nuccio Mulè.


“Adesso spetta al Comune di Gela – dice il prof.Mulè- rimettere a posto il monumento con la sostituzione di diverse lastre di marmo, la riproposizione delle scritte dei nominativi delle Medaglie d’Oro e la pulizia della piazzetta compreso il taglio della parte alta degli alberi ivi piantumati. E se fosse possibile anche la targa, in particolare la M puntata da completare con la scritta “Martiri”, ad evitare che venga letta diversamente”

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Italia nostra su incendi:”serve una maggiore consapevolezza ambientale”

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Italia Nostra Sicilia, con il presidente regionale Leandro Jannj, interviene sugli incendi di ieri in varie riserve siciliane e sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci.

Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera, di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia”.

“Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”

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Incendi,Mancuso(FI):”Ci attiveremo per fondi a sostegno del ripristino”

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«Il nostro territorio sta vivendo ore drammatiche: la zona di Capodarso e l’area della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturale di inestimabile valore, sono state devastate da incendi che hanno ridotto in cenere centinaia di ettari di macchia mediterranea e boschi. Scene che spezzano il cuore e che ci ricordano quanto sia fragile il nostro ambiente quando è vittima della mano criminale dell’uomo o della negligenza – dichiara l’onorevole Michele Mancuso, deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana –. Un ringraziamento va a tutti coloro che, senza sosta, hanno lottato contro le fiamme: Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari. Voglio inoltre esprimere la mia gratitudine al Presidente della Regione, Renato Schifani, per la sua costante vicinanza alle comunità colpite, ai sindaci, alle istituzioni locali e a tutte le forze impegnate sul campo.»

«Fin da subito mi attiverò, con il supporto del Governo regionale e in piena sinergia con il presidente Schifani, per sollecitare l’apertura di fondi destinati al ripristino delle aree devastate e per garantire interventi rapidi ed efficaci – prosegue Mancuso –. La Regione Siciliana, in questa stagione di emergenze, ha rafforzato in maniera significativa il sistema antincendio, mettendo in campo nuove risorse, tecnologie e personale. La Sala operativa regionale inaugurata a Palermo lo scorso giugno rappresenta un punto di svolta per garantire un coordinamento rapido e capillare, grazie alla sinergia con i vigili del fuoco e alle attività di pattugliamento svolte dai volontari. La prevenzione resta l’arma più efficace e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.»

«La lotta agli incendi è una battaglia corale – conclude Mancuso – che non può essere demandata solo alle istituzioni. Chiedo a tutti i cittadini di segnalare con tempestività ogni focolaio e ogni comportamento sospetto. Solo con una collaborazione attiva possiamo difendere la nostra terra e il nostro patrimonio naturale.»

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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