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Cronaca

Divieto di avvicinamento per un tunisino

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Modica – Il Commissariato di Polizia di Modica, coadiuvato dal Commissariato di Vittoria, ha eseguito la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona ed apposizione di braccialetto elettronico a carico di un uomo di 37 anni.

Il provvedimento cautelare si è reso necessario a seguito della denuncia sporta poco tempo fa da una giovane donna italiana, già convivente dello straniero.

La donna aveva deciso di interrompere la suddetta relazione a causa delle reiterate attenzioni ossessive dell’uomo che ne controllava ogni movimento, generando nella stessa un senso di insicurezza ed oppressione.

I pedinamenti e le attenzioni morbose, nonché le chiamate ad ogni ora del giorno, sono continuate nonostante il venir meno del rapporto di convivenza ed il rientro a Modica della ragazza.

Questa infatti era stata puntualmente raggiunta nei luoghi frequentati con amici e parenti e fatta oggetto di offese e richieste compulsive di riappacificazione che hanno costretto la donna a cambiare ulteriormente le proprie abitudini di vita, rinunciando persino ad uscire di casa per motivi non attinenti al lavoro.

Come previsto dalla normativa vigente, dopo la querela presentata dalla donna si è attivato immediatamente il cosiddetto codice Rosso ed in pochi giorni sono stati escussi a sommarie informazioni, oltre la persona offesa, anche i familiari della stessa ed altre persone a conoscenza degli atteggiamenti persecutori dell’uomo.

Gli elementi raccolti dagli Agenti del Commissariato di Modica hanno consentito alla Procura della Repubblica di Ragusa di chiedere ed ottenere al G.I.P. un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento, al fine di evitare la continuazione delle condotte di stalking.

All’uomo sarà applicato il braccialetto elettronico onde monitorare i movimenti dello stesso, specie ove si avvicinasse al di sotto dei 500 metri dalla denunciante, essendo previsto in tali casi l’arresto in flagranza differita per la violazione accertata della misura.

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Cronaca

Il Questore sospende la licenza di un bar frequentato da pregiudicati

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Niscemi – Il bar era frequentato da pregiudicati: il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ordina la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps. 

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso di diversi controlli amministrativi eseguiti dal Commissariato di Polizia nell’arco di quattro mesi. Il Questore ha ordinato la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per tre giorni, nei confronti del titolare di un bar di Niscemi.

All’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno, infatti, identificato numerosi pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona e per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il segretario del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuoco continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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