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Sindacale

Emanuele Gallo: «puntiamo a favorire l’attiva partecipazione dei lavoratori»

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La Cisl Agrigento Caltanissetta Enna traccia un bilancio positivo delle due giornate  dedicate alla “Festa della partecipazione”. L’evento si è svolto a Enna il 13 e il 14 ottobre interessando i luoghi di lavoro e la cittadinanza. «Abbiamo illustrato il contenuto dellalegge di iniziativa popolare sulla partecipazione – dice il segretario generale Cisl Ag Cl Enna, Emanuele Gallo – con la quale vogliamo regolamentare  l’attiva presenza dei lavoratori all’interno delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della Costituzione. La legge contempla la cogestione, la partecipazione finanziaria, gli incentivi per l’innovazione e la consultazione obbligatoria. L’obiettivo è promuovere una maggiore democrazia interna e una distribuzione equa degli utili».

L’interesse delle imprese e dei cittadini. «Grazie all’incessante lavoro delle nostre federazioni, delle associazioni e dei servizi del territorio di Agrigento, Caltanissetta, Enna – prosegue Emanuele Gallo – abbiamo sensibilizzato ceti produttivi e cittadinanza chiedendo le loro firme per far approdare in parlamento una legge che dia finalmente attuazione ad un preciso dettato costituzionale. La nostra proposta legislativa è un passo  significativo verso l’istituzione di un sistema lavorativo più collaborativo nel quale i lavoratori hanno voce in capitolo nelle decisioni aziendali».

Lo spirito della Cisl e il rispetto dei valori costituzionali. «La nostra iniziativa – conclude Emanuele Gallo – incarna la storia della Cisl ed è’ nel solco dell’identità e dello spirito di un sindacato da sempre riformista, contrattualista, partecipativo, che cerca di interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze dei lavoratori. Con questa nostra azione di ricerca di sostegno e sensibilizzazione vogliamo contribuire al miglioramento della qualità del lavoro e della sua sicurezza, all’aumento della retribuzione e della produttività, alla riduzione delle delocalizzazioni, alla crescita degli investimenti e dell’occupazione, alla coesione sociale»

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Caltanissetta: Ugl contro trasferimento di un ispettore capo di Pm

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È stata depositata presso il Comune di Caltanissetta una nota sottoscritta dal segretario provinciale Ugl Autonomie,  Filippo Crucillà, con la quale è stato richiesto un incontro sindacale urgente al fine di riesaminare la posizione  professionale di un  ispettore capo di Polizia Municipale, inusualmente trasferito senza plausibili  motivi  dal  proprio settore del Comando  di  Polizia  Municipale all’Ufficio  tributi, per prestare servizio di ordine pubblico.

“È stato irragionevolmente  demansionato senza la sua approvazione. Il comportamento tenuto dall’amministrazione comunale di Caltanissetta nei confronti del  dipendente  appare, secondo Ugl – dice Crucilla’ – fondato su pretesti verosimilmente riconducibili a un presunto caso di mobbing,  poiché legati a questioni non di natura professionale, bensì di tipo personale. Tutto ciò va a cozzare con la realtà che riguarda la carenza di personale all’interno del Comando di Polizia Municipale, una carenza così grave da rendere di fatto impossibile un adeguato presidio del territorio. L’ispettore  si  ritrova a  essere parcheggiato giornalmente in un servizio che a parere della nostra organizzazione sindacale necessita della costante presenza della risorsa umana incaricata. Il ricevimento del  pubblico avviene soltanto di mattina, a giorni alterni e l’agente di polizia municipale presta la sua attività di servizio quotidiano anche in ore e giornate  senza la presenza del pubblico e ciò con grave spreco economico a discapito della cittadinanza amministrata. Questo, forse, perché qualcuno usa le proprie ripicche personali a svantaggio dei cittadini nisseni”.

La  speranza  del segretario Ugl Autonomie  provinciale rimane  quella di una celere convocazione da parte dell’amministrazione comunale di Caltanissetta,  per definire bonariamente “questa assurda controversia”.

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Ugl invita il consiglio a sostenere la delibera sulla Ghelas

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In serata, il consiglio comunale di Gela si riunisce per votare il nuovo contratto della Ghelas multiservizi. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario e il segretario Ugl terziario Patrizia Abbenanti invitano tutta l’assise civica a sostenere l’atto e a dare stabilità all’azienda e ai lavoratori.

“Per noi, che abbiamo sempre lavorato per assicurare un futuro solido all’azienda, si tratta di un momento decisivo – dicono – riteniamo che tutto il consiglio comunale debba dare un messaggio chiaro, di vicinanza all’azienda, ai lavoratori e alle loro famiglie. Lo stesso vale per l’amministrazione comunale. Fino a oggi, ci siamo sempre confrontati con il management e con i dipendenti Ghelas, con la prospettiva proprio del contratto e della stabilità”.

I sindacalisti Ugl pongono fiducia nell’azione dell’assemblea cittadina. “Siamo certi che ci sarà un voto favorevole – concludono – così, dai prossimi giorni si metterà fine alla lunga stagione delle proroghe, dando programmazione e collocando Ghelas in una fase diversa, pure nel rapporto con il Comune che la controlla per intero. Come organizzazione sindacale, ribadiamo la piena disponibilità a qualsiasi dialogo e confronto”.

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Pericolo da choc termico:la Uil chiede alla Regione ordinanza per lavoratori a rischio

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“La Regione Sicilia emani subito l’ordinanza salvavita per le lavoratrici e i lavoratori dei settori, come edilizia e agricoltura, dov’è più alto il rischio di choc termico. Altrove, ad esempio nel Lazio, è già in vigore il provvedimento che vieta pure per quest’anno ogni attività lavorativa in campi, serre e cantieri edili nelle ore di punta delle giornate con allerta per ondate di calore”.
La richiesta arriva dai segretari generali di Feneal-Uil e Uila-Uil Sicilia, Nino Potenza e Nino Marino. Gli esponenti delle due organizzazioni di categoria si rivolgono “al presidente Renato Schifani, cui va dato atto – affermano – di essere stato il primo nella nostra Isola a rispondere il 17 luglio del 2024, dopo anni di battaglie sindacali, al nostro appello e di avere firmato in quella data un primo provvedimento scaduto il 31 agosto che vietava ogni attività lavorativa nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 alle 16.00, nei giorni e nelle aree nelle quali la mappa del rischio segnala un livello di rischio alto”.


“Considerato che le temperature sono già in progressivo aumento – aggiungono Marino e Potenza – ci attendiamo che l’ordinanza della Regione arrivi nelle prossime ore, senza attendere oltre, in considerazione della minaccia rappresentata dall’elevata temperatura, dall’umidità e dalla prolungata esposizione al sole per l’incolumità e la vita di lavoratrici e lavoratori”.
I segretari di Feneal e Uila concludono “ricordando alle imprese come il testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori indichi tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione del rischio microclima insieme alle misure di prevenzione e protezione utili a eliminare o limitare le minacce da stress termico”. Marino e Potenza segnalano, peraltro, che le aziende possono richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria nel caso di temperature elevate, anche solo percepite.

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