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Cronaca

Evade dai domiciliari e rapina un’anziana

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Vittoria – I militari della Stazione Carabinieri di Vittoria hanno raccolto la denuncia di una anziana signora rapinata pochi giorni prima della sua borsa contenente effetti personali e il telefono cellulare.

L’anziana ha raccontato che, mentre stava per accedere alla propria abitazione, un giovane le si è avvicinato alle spalle e, con forza, si è impossessato della sua borsa strappandola con una violenza tale da farla poi cadere a terra.

I militari hanno aperto un’indagine per individuare l’autore dell’insano gesto. Le investigazioni sono state condotte mediante la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione della donna nonché mediante l’escussione di persone che potevano riferire in merito alla dinamica dell’evento criminoso. Le attività dei Carabinieri hanno così permesso di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti ed identificare l’autore della rapina nel giovane vittoriese F.G.F., di 21 anni, agli arresti domiciliari.

È stato accertato che il giovane, poco prima della rapina, era evaso dalla misura cui era sottoposto per consumare il delitto in danno dell’anziana per poi far perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile. I Carabinieri, raccolti sufficienti elementi indiziari a carico del giovane, lo hanno defenunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di evasione e rapina, chiedendo al giudice competente l’emissione di una adeguata misura cautelare capace di circoscrivere la sua pericolosità così come evidenziatasi dalla dinamica della rapina.


L’Autorità Giudiziaria, vagliati gli elementi presentati dai militari dell’Arma, ha condiviso le esigenze cautelari emettendo un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere che è stata prontamente eseguita dai Carabinieri nella mattinata del 15 u.s.
I militari, dopo aver rintracciato F.G.F., lo hanno compiutamente dapprima identificato e poi notificato il provvedimento giudiziario, accompagnandolo presso i loro uffici per gli atti di rito. Terminate le formalità di legge, il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il segretario del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuoco continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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