Nel decimo anniversario della scomparsa di Fra’ Rocco Quattrocchi che cade oggi, il Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela, presieduto da Andrea Cassisi, ha formalmente avanzato all’amministrazione comunale la proposta di intitolare una via della città al frate cappuccino.
La richiesta è stata trasmessa stamane al sindaco Terenziano Di Stefano, con l’auspicio che possa essere accolta come gesto di riconoscimento verso una figura che, per lunghi anni, ha rappresentato un punto di riferimento spirituale, umano e sociale per numerosi cittadini.
«La proposta nasce da un’esigenza condivisa da tante persone – spiega Andrea Cassisi – quella di conservare la memoria di Fra’ Rocco e di testimoniare pubblicamente quanto abbia significato per la nostra città. Fra’ Rocco è stato un uomo di Dio, di grande umiltà, generosità e ascolto. Con la sua presenza costante, la parola semplice e profonda, e uno spirito di servizio mai esibito, ha lasciato un segno profondo in tante vite, specie nei momenti più fragili e difficili. Intitolargli una via sarebbe un gesto simbolico ma concreto, per consegnare anche alle future generazioni la memoria della sua testimonianza cristiana e umana.»
Fra’ Rocco Quattrocchi è nato, ha vissuto ed ha operato a Gela per molti anni, legando indissolubilmente il suo nome alla storia della parrocchia dei Cappuccini e all’azione pastorale e caritativa svolta all’interno della comunità. La sua figura continua a essere ricordata con affetto da numerosi fedeli, da associazioni cattoliche e culturali, e da semplici cittadini che ne hanno conosciuto la spiritualità autentica e il sorriso disarmante. Il Centro “Zuppardo”, che da anni si dedica alla promozione della cultura cristiana, della memoria e dell’impegno sociale, ritiene che oggi – in occasione di questo importante anniversario – sia il momento giusto per riconoscere ufficialmente il valore umano e spirituale di Fra’ Rocco.
«Non si tratta solo di intitolare una via – aggiunge Cassisi – ma di affermare un legame profondo tra la città e uno dei suoi figli spirituali più autentici. Il nostro auspicio è che il Comune possa condividere questo sentimento e avviare l’iter per concretizzare l’iniziativa.» Il Centro ha dichiarato sin d’ora la propria disponibilità a collaborare con l’amministrazione per l’organizzazione di eventuali momenti pubblici di commemorazione o celebrazione, qualora la proposta venisse accolta.