Seguici su:

Cronaca

Gela: tentata estorsione e incendio, arrestato dalla Polizia

Pubblicato

il

E’ accusato di tentata estorsione e incendio, il gelese di 42 anni arrestato dalla Polizia che ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della locale Procura. Contestati due episodi incendiari, scaturiti da una tentata estorsione aggravata ai danni di una attività commerciale di Gela e realizzati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro e con modalità particolarmente allarmanti. Le condotte contestate si sono verificate lo scorso novembre e sono aggravate perché commesse con l’impiego di materie esplodenti, quali combustibile e gas gpl, e per essere state commesse approfittando di circostanze di tempo e di luogo, tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, trattandosi di fatti commessi in orario notturno presso un esercizio commerciale chiuso al momento del fatto. In particolare, nel corso del primo episodio incendiario ai danni dell’attività commerciale, è stato riscontrato il danneggiamento della base in marmo dell’ingresso, la rottura della vetrata, a causa del forte calore provocato dalle fiamme, e l’annerimento della saracinesca e delle pareti all’interno del panificio, a causa del fumo sviluppatosi. Trascorsi pochi giorni, presso lo stesso esercizio commerciale si è verificato un secondo atto incendiario, commesso con l’utilizzo di un materasso a cui era stato appiccato il fuoco, sul quale era poggiata addirittura una bombola di gpl, capace di esplodere e deflagrare, con possibili conseguenze ben più gravi dei danni che si erano già verificati nel corso del primo episodio. A seguito degli attentati sono state avviate serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela e delegate al Commissariato di Polizia. Nel corso delle indagini preliminari è emerso che l’indagato aveva in un primo momento richiesto di poter acquistare materie prime dalla vittima al fine di avviare la propria attività di panificazione; mentre, in un secondo momento, lo stesso aveva tentato di imporre allo stesso commerciante la locazione di un immobile di sua proprietà per spostare l’attività commerciale, chiedendo inoltre di essere assunto; proposte declinate. La corrispondenza temporale tra le richieste effettuate dall’indagato e i gravi episodi di danneggiamento hanno indirizzato immediatamente le indagini nei confronti dell’arrestato di oggi.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Infarto fulminante per un gelese

Pubblicato

il

Un altro infarto fulminante. L’ennesimo. Ne sono piene le cronache. La sorte avversa è capitata stamattina ad un operaio di 65 anni, Fabrizio Carnevale.

Si trovava al lavoro, come sempre, presso una ditta locale, appena fuori dal centro abitato, quando ha accusato un malore. Sul posto è arrivata l’ambulanza del servizio sanitario in eccedenza. Il personale ha fatto di tutto per poterlo rianimare, il paziente sembrava avesse aperto gli occhi. È stato trasportato al Pronto soccorso ma subito è sopraggiunta la morte.

“Siamo rimasti di stucco – racconta il fratello Giuseppe- quando siamo arrivati al Pronto soccorso lo stavano già portando alla camera mortuaria. Era un grande lavoraratore. Avrebbe potuto andare in pensione ma pensava di restare altri due anni”.

Lascia moglie e 4 figli maschi. I funerali saranno celebrati oggi alle 17.30 nella chiesa San Giacomo.

Continua a leggere

Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

Pubblicato

il

Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

Continua a leggere

Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

Pubblicato

il

La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità