“Gela ti ruba l’anima”, parole d’amore alla città dell’archeologa Lourdes Girón
Che Gela fosse capace di far breccia nei cuori della gente lo sapevamo. Perché basta solo conoscere un po’ della sua storia per restarne incantati. Figurarsi in chi quella storia non solo la conosce n...

Che Gela fosse capace di far breccia nei cuori della gente lo sapevamo. Perché basta solo conoscere un po’ della sua storia per restarne incantati. Figurarsi in chi quella storia non solo la conosce nel dettaglio, ma la studia da tutta una vita toccandola perfino con mano. Ed è per questo che ritrovarla, ritornarci, è motivo di una gioia tale da essere impossibile da capire per chi non la prova. Anche, e soprattutto, per molti degli stessi gelesi.
È la storia dell’archeologa spagnola Lourdes Girón Anguiozar, che ha diretto il campus internazionale di archeologia chiusosi la settimana scorsa dopo oltre un mese e mezzo di scavi, indagini e analisi sul sito delle Mura timoleontee. Un sito che l’archeologa conosce bene per averci già lavorato in passato, ma il ritorno nell’area di Caposoprano dopo un anno di stop del progetto (causa pandemia) ha generato mille emozioni che sono state condivise sui social.
«Gela ti ruba l’anima – ha scritto su Facebook –, sono cresciuta sia personalmente che professionalmente con te. Hai qualcosa che incanta e che emoziona quando ti guardo negli occhi azzurri della tua spiaggia». Sono solo alcune delle parole dedicate da Lourdes Girón Anguiozar a Gela e alla sua “magia” – la definisce così –, alle quali fa seguire una promessa chiara e netta: «ritornerò». Una vera e propria dichiarazione d’amore alla città, alla sua storia, al suo patrimonio culturale sempre apprezzato da chi lo conosce sul serio.