Hacker arrestato: violate 56 (su 59) postazioni giudiziarie a Gela
Sono ben 56 su 59, le postazioni presenti negli uffici giudiziari di Gela, messi sotto scacco da Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni, arrestato giorni scorsi a Roma dalla Polizia Postale al termine del...

Sono ben 56 su 59, le postazioni presenti negli uffici giudiziari di Gela, messi sotto scacco da Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni, arrestato giorni scorsi a Roma dalla Polizia Postale al termine delle indagini coordinate dai magistrati del pool reati informatici della Procura di Napoli (pubblici ministeri Onorati e Cozza coordinati da Vincenzo Piscitelli).
Secondo le indagini, Miano attraverso un account di super-administrator, ha esteso il suo controllo ai server del ministero della Giustizia dislocati a Napoli. L’hacker avrebbe operato per carpire dati sensibili e coperti da segreto investigativo dai sistemi informativi del Ministero della Giustizia.
I magistrati contestano a Miano i reati di accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso. Oltre che sul giovane ventiquattrenne, l’attenzione della polizia giudiziaria si è focalizzata su altre sei persone.