I sindacati si pronunciano sui fatti di via Mazzini
NISCEMI - Le segreterie della Cisl fp nella persona di Pino Carbone, della RSU rappresentata da Gaetano Incarbone e della Uil fp rappresentata da Eveline Iudica dell'ospedale di Niscemi, esprimono pro...


NISCEMI - Le segreterie della Cisl fp nella persona di Pino Carbone, della RSU rappresentata da Gaetano Incarbone e della Uil fp rappresentata da Eveline Iudica dell'ospedale di Niscemi, esprimono profondo rammarico per la situazione venutasi a creare presso la struttura pubblica - ufficio vaccinazioni e dipartimento di prevenzione di Via Mazzini 43 collocata al primo piano e pian terreno dell' edificio: esprimono la loro solidarieta'
nei confronti degli operatori che ogni giorno vi svolgono il loro servizio.
"I luoghi di lavoro non rispondono alla conformita' richiesta dal d.lgs 81/08 - dicono -. Tutto cio' si ripercuote sia sugli operatori che lavorano nella struttura e sull’utenza che ogni giorno si reca presso la struttura per svariati motivi.
La notizia degli ultimi giorni e' che si sono verificati dei fatti che mettono in serio pericolo l’incolumita degli operatori e dell'utenza in primis.
Appare inutile rimarcare il il ruolo che riveste la struttura nella politica sanitaria niscemese.
Struttura che allo stato attuale risulta fatiscente nell'aspetto esterno e presenta molte criticità al proprio interno. Ricordiamo che presso la struttura di via Mazzini ogni giorno opera un servizio di Vaccinazione raggiungibile
tramite scale, senza nessun sistema di anticaduta, frequentato da molti bambini e neonati. Al pianterreno c’è il consultorio frequentato da molte famiglie e da donne in gravidanza. E dalle ore 20 alle 8 c’è il servizio della guardia medica.
Rassicurazioni arrivano dall’assessore Incarbone che insieme al Sindaco Conti ed in sintonia con la Direzione Generale hanno risolto la vicenda: e’ stato individuato l’immobile e si procederá a stipulare il
contratto di affitto nel piu' breve tempo possibile.
Con cio' auspichiamo la piu veloce soluzione del problema per far si che l' utenza si rechi in un posto sicuro e gli operatori possano svolgere la propria attività presso una struttura idonea allo svolgimento delle proprie mansioni come da accordi precedenti".