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I The Kolors il 25 luglio a Caltanissetta

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L’estate musicale di Caltanissetta si colora di un grande evento: giovedì 25 luglio alle ore 21:00, in Viale Regina Margherita, si esibiranno i The Kolors, la band pop-rock tra le più amate del panorama musicale italiano.

Il grane concerto non sarà il solo ad arricchire l’estate dei nisseni ma il sindaco Walter Tesauro lo annuncia con grande orgoglio.

I The Kolors sono noti al grande pubblico per le hit come “Italodisco” e “Everytime”, e promettono uno spettacolo energico e coinvolgente, capace di unire generazioni diverse sotto il segno della musica.

The Kolors, band napoletana formatasi nel 2009, è composta da Antonio “Stash” Fiordispino (voce e chitarra), Alex Fiordispino (batteria) e Dario Iaculli (basso). Dopo la vittoria ad “Amici di Maria De Filippi” nel 2015, hanno consolidato la loro presenza nel panorama musicale italiano con brani che fondono pop, rock ed elettronica.

 Nel 2025 hanno partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Tu con chi fai l’amore”, caratterizzato da sonorità pop-dance e influenze latine.

L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione. L’evento è organizzato dal Comune di Caltanissetta, nell’ambito di una più ampia programmazione estiva volta a promuovere la cultura e l’intrattenimento in città.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

“La crisi idrica in Sicilia affrontata nel peggiore dei modi”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota da parte del segretario del gruppo politico Gran Sicilia, Paolo Scicolone

“Perché la politica non punirà mai se stessa. Dopo quasi 20 anni di gestione privata del servizio in provincia non si è visto alcun progresso. Approvvigionamento, rete, qualità delle acque, bollette, depurazione continuano ad avere criticità che espongono gli utenti a continui disservizi. Gli organismi di controllo, regione e ATI, colpevoli di mancata vigilanza, programmazione ed interventi, procedono producendo continui spot elettorali giocando molto su ipotetici vantaggi occupazionali e soluzioni che, comunque, sarebbero soggette alle medesime incapacità organizzative e di controllo.

La scarsa trasparenza e le mancate risposte a comitati cittadini o singoli utenti che chiedono documenti e risposte costituiscono reati amministrativi, a volte anche penali, che rimangono impuniti.

I dissalatori sono improbabili soluzioni a problemi che non dovrebbero esistere in Sicilia. Problemi nati da scelte scellerate in partenza, concessioni senza controlli, politiche clientelari, mancati utilizzi di finanziamenti pubblici, occultamento di responsabilità, violazioni contrattuali impunite e protezione ad oltranza del reo e dei reati. E di assenza di visione e idee politiche, di arroganza e prepotenza tornacontistica. Con questi presupposti anche la realizzazione non di 3, ma di 30 dissalatori, non porterebbe beneficio. Anche perché le prove le abbiamo. I dissalatori a Gela c’erano. 6 moduli ce n’erano. L’acqua non era a norma, le turnazioni c’erano sempre, le violazioni su tutta la filiera dell’acqua e sulle depurazione pure.

Oggi, dopo l’apertura dell’inchiesta su presunti pesantissimi illeciti di Aqualia e della controllata Caltaqua, la politica regionale ha speso non più di mezz’ora di attenzione, con dichiarazioni di circostanza e manifestazioni di impegno che il giorno dopo sono già stati dimenticati.

Dimenticati da loro e dai cittadini che vengono distratti continuamente da flussi di notizie continue e di poco conto e scarsa incidenza sulle loro vite.

Mentre la mancanza d’acqua, la scarsa qualità, se non tossicità, è la mancanza di depuratori, incide tantissimo su vite, salute e tasche.

Siamo sbalorditi (ancora riusciamo a sbalordirci, forse perché non ci rassegnamo), di fronte alla nullità delle azioni. Anche da parte di chi a livello regionale e locale, si è contrabbandato da paladino del popolo, avanguardia antipartitica e difensore dei diritti. Anche di chi all’indomani delle ultime evoluzioni giudiziarie ha parlato per 3 minuti di acqua pubblica. 

Chiedere dimissioni è inutile. Crediamo sempre che una consapevolezza ed una azione dal basso, liberava legami coi partiti che non sono altro che comitati d’affari, sia l’unica strategia forte. Con l’auspicio di una magistratura migliore”.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

La solidarietà dell’on.Scuvera al presidente del Senato

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Dall’onorevole Totò Scuvera riceviamo e pubblichiamo:

Esprimo piena e convinta solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, gravemente insultato durante una manifestazione della CGIL a Roma.
Le parole pronunciate contro di lui sono ignobili, indegne di un confronto civile e democratico, tanto più se pronunciate da un palco sindacale.

Condanno con forza questo attacco vile rivolto alla seconda carica dello Stato.
Chi ha responsabilità pubbliche dovrebbe sempre rifuggire da linguaggi d’odio e da toni che fomentano divisioni.

Mi auguro che la CGIL prenda ufficialmente le distanze e chieda scusa per quanto accaduto. Il rispetto delle istituzioni non è un favore: è un dovere.

Totò Scuvera
Deputato regionale
Fratelli d’Italia

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Cucina

Gnocchetti sardi, crema di asparagi, calamaro cbt e guanciale croccante. Un perfetto connubio tra terra e mare

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Un altro dei miei piatti più iconici inseriti nel menù degustazione “Commistioni” dove mi piace sperimentare il legame tra carne e pesce. Partiamo dagli asparagi: li nettiamo eliminando la parte del gambo più coriacea, la parte buona del gambo la tagliamo a rondelle invece le punte le tagliamo a metà per il senso della lunghezza. Con i gambi faremo una crema, con un garbato soffritto di olio evo e cipolla, allungando con un filo di brodo vegetale o acqua e frullando il tutto a cottura ultimata, aggiustando di sale e pepe.

Le punte scottate in padella per pochi istanti, devono rimanere mezze crude. Il calamaro io lo cuocio sottovuoto a bassa temperatura, dopo averlo pulito e tagliato a cerchietti, a 55 gradi per 45 minuti, condito con un pizzico di sale bianco ed un filo di olio evo. Se voi non avete il roner potete semplicemente scottarlo a fiamma viva per non più di un minuto. Il guanciale lo renderemo croccante lasciandolo soffriggere nel suo stesso grasso fino a quando non diventerà ben dorato. Raccogliete il grasso del guanciale e il succo di cottura dei calamari nella crema di asparagi per completare la commistione.

Calate gli gnocchetti sardi, una volta cotti mantecateli con la crema di asparagi e ultimate il piatto con il calamaro, le punte degli asparagi e il guanciale croccante. Un filo d’olio evo di quello buono ancora e l’opera d’arte è completa. Un perfetto connubio tra terra e mare.

Chef Totò Catania

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