Ieri sera sono iniziati i riti esterni della Settimana Santa. Le effigi del Cristo caricato della croce e della Madonna sono state accompagnate in processione dalla chiesa Madre alla chiesa del Rosario dove oggi fino alle 20 saranno visitate dai fedeli per il rito del bacio dei piedi.
Gesù celebra con i suoi l’ultima cena e compie un gesto grande: si mette in ginocchio a lavare i piedi! Servire è il primo atteggiamento che il Figlio di Dio insegna in questo triduo santo!
Il Giovedì Santo si celebra il rito della benedizione degli olii santi durante la Messa del Crisma al mattino e nel pomeriggio si ricorda l’ultima Cena del Signore nella messa serale dando così inizio al Triduo Santo.
Nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è “solidarietà”, saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto. La sorgente di questo dono per la Chiesa e per ogni singolo credente è la Mensa Eucaristica nella quale la comunità radunata nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito, ripete il gesto compiuto da Gesù con l’istituzione del Sacramento dell’Altare.
Il comando di Gesù rivolto ai suoi discepoli chiamati a perpetuare quanto da lui stesso compiuto nel cenacolo si prolunga poi nel segno della lavanda dei piedi, tanto che lo stesso Maestro e Signore dice ai suoi commensali: «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi». Così facendo pone una relazione profonda e indisgiungibile tra l’Eucaristia, sacramento della sua offerta sacrificale al Padre per la salvezza del mondo, e il comandamento dell’amore che si traduce nel servizio incondizionato, sino al dono della vita, ai fratelli.
Dall’Eucaristia la Chiesa trae la sua origine permanente e all’Eucaristia essa deve fare ritorno in ogni istante della sua esistenza e della sua missione perché possa essere e crescere secondo il pensiero e il disegno di Dio. Del resto «la Chiesa è stata fondata, come comunità nuova del Popolo di Dio, nella comunità apostolica di quei dodici che, durante l’ultima cena, sono divenuti partecipi del corpo e del sangue del Signore sotto le specie del pane e del vino. Cristo aveva detto loro: “Prendete e mangiate…”, “prendete e bevete”. Ed essi, adempiendo questo suo comando, sono entrati, per la prima volta, in comunione sacramentale col Figlio di Dio, comunione che è pegno di vita eterna.
Da quel momento sino alla fine dei secoli, la Chiesa si costruisce mediante la stessa comunione col Figlio di Dio, che è pegno di pasqua eterna. La ricchezza di questo mistero di salvezza è sapientemente raccolta in un’opera in avorio che fa parte di una collezione più vasta di tavolette eburnee istoriate, molte delle quali illustrano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, probabilmente costituenti nel loro insieme un paliotto d’altare. Oggi sono conservate al Museo S. Matteo di Salerno.
La “tavola” illustrata è divisa in verticale in due scene distinte e complementari. La parte superiore è occupata dall’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, chiaro rimando al mistero eucaristico. Gesù è intento a consegnare il pane moltiplicato ai suoi discepoli che a loro volta lo distribuiscono alla folla. La parte inferiore è invece costituita a sua volta da due scene. Innanzitutto l’ultima cena, in cui possiamo vedere Gesù seduto assieme ai suoi discepoli a una tavola imbandita con al centro un grande pesce, simbolo cristologico ed eucaristico, poco prima di annunciare il tradimento di Giuda. Poi ecco la lavanda dei piedi, lì dove Gesù, dopo aver deposto la veste su uno sgabello posto alle sue spalle ed essersi cinto di un asciugatoio, lava i piedi a Pietro e agli altri discepoli. Il suo gesto ha una forte connotazione liturgica e richiama immediatamente ciò che durante la celebrazione della Cena Domini compie il sacerdote quando ripete l’azione compiuta da Gesù nel cenacolo.
Le due scene sono strettamente relazionate e celebrano un solo mistero: «Prima della festa di Pasqua, Gesù sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine». Verso Cristo, il quale «ci nutrisce con tutto il sangue del suo corpo e del suo cuore, sotto il peso di inauditi dolori, pressato come in un torchio, solo per la forza del suo amore infinito» (M. S. Scheeben), si muove il cuore della Chiesa alla quale il Maestro «prima di consegnarsi alla morte, affidò il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore».
Il Lions club Gela host presieduto da Grazio di Bartolo ha donato nove televisori al reparto di chirurgia dell’ospedale Vittorio Emanuele, con l’obiettivo di migliorare la qualità della degenza per i pazienti. La donazione è stata possibile grazie alla generosità dei soci del club e alla loro volontà di sostenere la comunità locale.
Un gesto che è stato molto apprezzato dai vertici della struttura: il direttore sanitario Alfonso Cirrone Cipolla ed il primario del reparto di chirurgia Alessandro Buttafuoco hanno lodato l’attenzione del club e la sensibilità mostrata.
Nei giorni scorsi il Lions Gela host, inoltre, ha donato una lavatrice e un’asciugatrice alla Piccola casa della misericordia, impegnata in un servizio di assistenza e cura per le persone in difficoltà. La consegna è avvenuta alla presenza del parroco don Lino Di Dio e dei rappresentanti della struttura.
Palermo – Un piano straordinario da 60 miliardi di euro sta cambiando il volto della Sicilia, rendendola protagonista assoluta del Mediterraneo. Grazie alla sinergia tra il Governo regionale guidato dal Presidente Renato Schifani e il Governo nazionale presieduto da Giorgia Meloni, si apre una nuova stagione di investimenti strategici, sviluppo sostenibile e occupazione.
Ad oggi, sono già 42,5 miliardi gli interventi cantierabili, così suddivisi:24 miliardi di investimenti RFI, di cui 17 già finanziati9 miliardi per nuove opere ANAS, molte delle quali già in fase esecutiva3 miliardi dalle tre Autorità di Sistema Portuale (AdSP)6,5 miliardi dai Fondi di Coesione regionali 2021–2027, comprensivi di:1,3 miliardi destinati al Ponte sullo Stretto, 800 milioni per la viabilità provinciale, 300 milioni al Consorzio Autostrade Siciliane per l’accessibilità al Ponte.
Oltre all’impatto infrastrutturale, il piano rappresenta una leva occupazionale formidabile: oltre 7.000 posti di lavoro nei cantieri con richiesta di ingegneri, tecnici specializzati, operai e manodopera qualificata. Attraverso academy dedicate e percorsi formativi mirati, i giovani siciliani saranno protagonisti del rilancio dell’isola.Il Ponte sullo Stretto: simbolo di rinascita.
Con un investimento da 13,5 miliardi di euro, il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta l’opera emblematica del cambiamento: Collega direttamente Sicilia e EuropaGarantisce l’alta velocità e la continuità ferroviaria e stradaleRilancia porti e commercio nel MediterraneoÈ riconosciuto come infrastruttura strategica europeaTrasporti integrati: una Sicilia connessa e competitivaIl piano infrastrutturale include: Raddoppio ferroviario Palermo–MessinaTangenziali di Agrigento, Gela, Siracusa–Gela e Castelvetrano–SciaccaChiusura dell’anello ferroviario di Palermo.
Nuovo hub aeroportuale Trapani–PalermoInterconnessione logistica tra porti, aeroporti, ferrovie e interportiPorti siciliani al centro dello scenario internazionaleLa rete portuale siciliana riceverà importanti investimenti:Augusta: hub dell’eolico offshoreMilazzo: rilancio dell’ex area industriale DufercoTermini Imerese: 180 milioni per sviluppo container.
Investimenti anche a Palermo, Gela, Licata, Trapani, Sciacca e Porto Empedocle.
Sinergia pubblico-privato per una logistica integrata. Grandi player come Bluferries, Mercitalia e FS Logistix lavorano in sinergia per una logistica mare-ferro-gomma completamente integrata, inserendo la Sicilia nel corridoio europeo “Helsinki–Palermo–La Valletta”.
“Grazie alla collaborazione virtuosa tra il Governo regionale e quello nazionale – dice Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli e dirigente di Fratelli d’Italia e Componente del NUPC – la Sicilia sta uscendo dall’isolamento e diventando il centro strategico del Mediterraneo.
Le infrastrutture non sono solo opere: sono sviluppo, occupazione, futuro. L’isola non è più fanalino di coda, ma locomotiva della crescita italiana ed europea”.
Giovedì 26 giugno, dalle 9:30 alle 13:30, presso Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, si terrà il Forum Acqua Sicilia, promosso da Legambiente Sicilia con il patrocinio e la co-organizzazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento e il patrocinio del Parco Valle dei Templi.
Al centro del Forum il tema della gestione sostenibile delle risorse idriche siciliane tra dati di contesto, politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e governance e che vedrà confrontarsi esperti d settore, istituzioni e mondo della ricerca. Tra gli ospiti in programma interverranno anche il Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Fabio Fatuzzo e Salvo Cocina, Capo Dipartimento Protezione Civile Regione Sicilia.
Nella stessa giornata saranno presentati anche i dati sulla qualità delle acque dei laghi siciliani, monitorati da Goletta dei Laghi 2025, la storica campagna di Legambiente che quest’anno celebra il suo ventesimo anniversario. Nata per la difesa e la tutela delle acque lacustri italiane, la campagna punta a individuare attraverso analisi scientifiche le criticità che minacciano i principali laghi del Paese e i loro ecosistemi. Goletta dei Laghi 2025 ha come partner principali Novamont e Conou, e partner tecnico Biorepack.