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Politica

Il governo regionale acquisti la casa del giudice Livatino

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PALERMO –  “Il governo regionale acquisti la casa di Canicattì in cui ha vissuto il giudice beato Rosario Livatino, ucciso per mano mafiosa nel 1990 e istituisca una casa-museo dedicata alla sua memoria”: lo chiede Giovanni Di Caro, deputato regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, che ha presentato una mozione rivolta all’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, perché si acquisti e si valorizzi la dimora del giovane magistrato siciliano, che Giovanni Paolo II definì “martire della giustizia e indirettamente della fede”. Il 9 maggio di quest’anno, Livatino è stato proclamato beato.

“Rosario Livatino – ricorda Di Caro – sostenuto e protetto dai genitori, è cresciuto nel cuore di Canicattì, in provincia di Agrigento, nella casa di via Regina Margherita 166. Visitarla è un’esperienza che lascia il segno perché alimenta la curiosità sulla sua formazione, amplifica il senso del dovere e di giustizia, facendo divenire la dimora luogo e simbolo della cultura della legalità. L’immobile nel 2015 è stato dichiarato dalla Soprintendenza ai beni Culturali e Ambientali di Agrigento d’interesse storico, artistico, architettonico ed etnoantropologico di particolare importanza e dal 2020 fa parte dell’Associazione nazionale Case della Memoria che riunisce le case dove vissero personaggi illustri in ogni campo. Ha tutti i requisiti, inoltre, per far parte della ‘Rete regionale delle Case Museo’ istituita dalla Regione Siciliana”. 

“Dal 21 settembre 1990 – spiega Di Caro – drammatico giorno in cui il giudice venne barbaramente ucciso mentre da Canicattì si recava in tribunale ad Agrigento, l’abitazione è rimasta immutata, custodita dalla famiglia Livatino e successivamente dalla nuova proprietaria. All’interno è ancora possibile ammirare i vari libri, codici, riviste e film in Vhs che hanno accompagnato la crescita del piccolo Rosario. Da essi è possibile comprendere come i suoi interessi fossero ispirati ai principi di giustizia e cristianità con un pizzico di sano umorismo. Un patrimonio di gran valore che merita di appartenere alla collettività, sotto una gestione pubblica di cui la Regione Siciliana ha il dovere morale e materiale di farsi carico”, conclude il deputato 5 Stelle.

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FDI:solidarietà a D’asaro oggetto di ingiusti attacchi interni

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A Mazzarino in Fratelli d’Italia un gruppo di iscritti e simpatizzanti ha contestato il coordinatore cittadino Vincenzo D’asaro chiedendo le dimissioni.

Ma con D’asaro si schierano i vertici provinciali del partito.

Quale Vice-Presidente provinciale di FdI- scrive in una nota l’avv.Ignazio Raniolo- esprimo vicinanza al coordinatore di Mazzarino Vincenzo D’asaro il quale, anche in questa fase delicata per il Comune, ha sempre operato responsabilmente nell’interesse della cittadinanza e del partito, coinvolgendo gli organi cittadini e provinciali e confrontandosi sulle iniziative da intraprendere. Al lui va ampia fiducia e stima per l’ottimo lavoro svolto, ricordando che è stato democraticamente eletto all’unanimità all’esito del recente congresso cittadino”

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“Il modello Gela è un’illusione,Di Stefano si svegli dall’oblio”

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Nonostante la presenza di due candidati ,le ultime elezioni provinciali hanno sancito una vittoria indiscussa per il centrodestra: per Sandra Bennici responsabile degli Enti locali di FdI, le Provinciali sono state un derby del centrodestra e hanno sancito il fallimento del modello Gela.

Un risultato eccellente per entrambi i candidati del centrodestra, che dimostra la forza e la credibilità del centrodestra in provincia di Caltanissetta- commenta-,
questa affermazione rappresenta una grande opportunità per il territorio.Un’occasione preziosa per affrontare con serietà e visione le criticità ataviche che da troppo tempo hanno frenato lo sviluppo di questa terra.
Certa l’assenza di campanilismi: a prevalere sarà il senso di responsabilità, con l’obiettivo di dare risposte concrete a tutti i comuni, senza distinzioni né favoritismi. È tempo di costruire, insieme, il futuro che questa provincia merita.Auguriamo al nuovo Presidente un percorso ricco di risultati concreti, con la speranza che sappia essere interprete autentico delle esigenze di ogni angolo della provincia, dal più centrale al più periferico”.


“Tra i dati emersi da questa tornata elettorale, uno appare in modo netto: il fallimento del cosiddetto modello Gela,che si conferma per quello che è: un’illusione localizzata, senza una vera identità,un esperimento che funziona solo quando il centrodestra si divide e si sabota da solo.
Il cosiddetto “modello Gela” non ha Mai vinto, a differenza di quello che afferma il suo leader Di Paola ,ha semplicemente approfittato delle défaillance di storici pilastri del centrodestra che, nella scorsa tornata elettorale, hanno preferito inseguire logiche personalistiche anziché visioni politiche condivise.Un modello, che fuori dai confini gelesi non trova né riscontro né consenso. Un esperimento che, alla prova dei fatti, si dimostra fragile, contingente e privo di quella solidità ;
Alternativa a cosa, esattamente? A sé stesso, evidentemente. Perché in provincia i 5 Stelle non incidono, non contano, non convincono. Passano il tempo a specchiarsi, e intanto la realtà li sorpassa a sinistra, a destra e pure in retromarcia.Auspico che il primo cittadino possa destarsi dall’ oblio e dare alla sua governance un identità vera che possa gettare le basi per un reale e concreto progetto politico ,che possa dare a Gela ,la centralità che merita”

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Il sindaco di Niscemi:”soddisfatto e inorgoglito del mio piazzamento alle Provinciali”

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“Non c’è alcun modello provincia, la battaglia è stata combattuta tutta nel centrodestra.Non sono stato eletto ma il mio piazzamento mi lascia soddisfatto e inorgoglito perché c’è un riconoscimento della competenza e del buon lavoro svolto”: dallo stand istituzionale della 43esima sagra del carciofo, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, in diretta sui social, ha fatto la disamina del voto delle Provinciali.

“Sono orgoglioso del fatto di essere stato il candidato in assoluto più votato- ha detto il sindaco – da 115 tra consiglieri e sindaci e di avere avuto nei Comuni di tutte le fasce. Sono venuti a mancare i voti più pesanti dei due grandi Comuni.Continueremo a lavorare per i territori con i due eletti”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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