Si insedierà ufficialmente il prossimo 2 luglio (giorno della festa della Madonna delle Grazie), il nuovo procuratore di Gela. Si tratta di Salvatore Vella, 54 anni, originario di Erice, attuale procuratore aggiunto di Agrigento. La cerimonia è in programma al palazzo di giustizia alle 11.
La nomina del Csm è arrivata lo scorso aprile: “Vella – si legge nella motivazione – risulta certamente il magistrato più idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio a concorso. Il candidato proposto ha sempre ricevuto, in carriera, valutazioni positive. Le fonti di conoscenza in atti evidenziano, in particolare, la tecnica espositiva ed argomentativa efficace, lucida, corretta e la rilevante capacità di sintesi ed una piena padronanza degli istituti sostanziali e processuali trattati. Anche la procura Generale ha evidenziato che il magistrato Salvatore Vella “è stato diligente, scrupoloso ed attento alle esigenze del suo Ufficio…ha mostrato di saper risolvere rapidamente, centrandone gli aspetti di rilievo, questioni particolarmente complesse, nel pieno rispetto della normativa primaria e secondaria che regola il funzionamento degli uffici requirenti…curato con particolare attenzione il principio del confronto con i sostituti attraverso il frequente ricorso ad assemblee plenarie dell’ufficio…mantenuto una piena e proficua sinergia organizzativa con questo generale Ufficio e con gli altri Procuratori della Repubblica del Distretto”.
“Non vedo l’ora di arrivare a Gela, altro non posso dire”, si è limitato a riferire il nuovo procuratore da noi contattato telefonicamente. Salvatore Vella, ha cominciato la sua attività di pubblico ministero a Sciacca, dove a seguito delle numerose minacce ricevute, è stato sotto scorta. Dal 2004 al 2011 e dal 2014 al 2016 è stato applicato alla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura della Repubblica di Palermo. Dal 2012 fino al 2018 è stato sostituto procuratore presso la Procura di Agrigento; dopodiché ha assunto l’incarico di procuratore aggiunto. Tra poco meno di un mese, guiderà la Procura di Gela.
A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.
Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società Sa.Ma srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.
“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.
Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.
L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando.
Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.
E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici.
Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva.
In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi
C’è anche un pizzico di sicilianità, ai campionati europei under 21 di calcio, in corso di svolgimento in Slovacchia. Nello staff degli azzurrini (6 punti in due partite ed in testa al girone con la Spagna), figura anche la dottoressa in alimentazione e nutrizione umana, Maria Luisa Cravana, biologa e dietista.
Di origini buterese, Maria Luisa ha già prestato il proprio contributo anche nella nazionale under 17.
Figlia di Gaetano Cravana (già dirigente del Commissariato di Polizia di Gela), Maria Luisa lavora al Laser Milano Medical Center e allo Sport Health Colli Albani di Roma. Ha uno studio privato anche a Butera.
Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.
Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena.