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Il Nursind sulla chiusura della Terapia intensiva: struttura depotenziata, personale allo stremo

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Dodici infermieri trasferiti, nessun pronto soccorso infettivologico con annessa tac inaugurato, reparti di degenza accorpati, attività operatoria ridotta ai minimi termini o solo ed esclusivamente per le emergenze-urgenze. È allarme all’ospedale di Gela dove il Nursind segnala una situazione che continua a peggiorare.  
La segreteria territoriale e aziendale del sindacato degli infermieri ricorda come “il reparto di Rianimazione e personale ad esso afferente, sia stato prima spremuto fino ad occuparsi del doppio dei pazienti gestibili, e poi mestamente chiuso con pazienti trasferiti nel nosocomio del capoluogo, con rischi annessi e connessi”. E ricorda come “12 infermieri, senza nessuna esperienza di Terapia Intensiva, sono stati spostati nel giro di qualche ora, personale infermieristico sottratto prepotentemente al presidio ospedaliero Vittorio Emanuele, in un modo che a confronto il “ratto delle Sabine” da parte dei romani dovrebbe arrossire. Certo gli infermieri si possono spostare come burattini senza nessuna possibilità di contraddittorio. Chi colmerà ci chiediamo questi buchi in organico allorché verrà riaperta la Rianimazione e gli Infermieri ad essa  assegnata ritorneranno al proprio posto? Come mai, non si è deciso di arruolare personale Infermieristico in tempo utile?”.
Il Nursind stigmatica inoltre l’incontro da Direzione strategica e forza politiche del territori, “incontro avvenuto senza contraddittorio di chi, come la parte sindacale, avrebbe potuto offrire la propria opinione sul campo in merito alla governance sanitaria in questi oltre due anni di pandemia. Sembra beffardo – prosegue il Nursind – dopo che l’Asp è stata fortemente sollecitata dalle forze politiche insistenti sul territorio nonché dalle organizzazioni di cittadini, assistere alla corsa a riparare il grave “smacco” perpetrato al territorio, come quella del reclutamento di 33 dirigenti medici per varie discipline da assegnare solo ed esclusivamente al Vittorio Emanuele”.

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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“Futurismo, psiche, infinito”: l’arte giovane celebra i 150 anni della biblioteca comunale

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Con la mostra d’arte “Futurismo, psiche, infinito” si è concluso il ciclo di eventi organizzati per celebrare il 150° anniversario della biblioteca comunale. L’iniziativa, promossa dall’Interact Club in collaborazione con la Consulta Provinciale Studentesca e patrocinata dall’amministrazione comunale, ha trasformato gli spazi della biblioteca in un vivace laboratorio creativo aperto ai giovani artisti. 

Protagonisti dell’esposizione sono stati gli studenti del liceo Vittorini e di giovani artisti locali, che hanno anche curato un’estemporanea d’arte durante l’evento. Particolarmente apprezzata l’opera di Sara Chiarelli, che ha saputo interpretare con grande sensibilità il tema del futurismo.

Ogni partecipante ha offerto una personale lettura dei tre concetti chiave del titolo – futurismo, psiche, infinito – con lavori maturi e originali. Anche i soci dell’Interact Club hanno contribuito attivamente, esponendo due quadri per ciascun tema, scelti per il loro valore simbolico e la forza evocativa.

La mostra si è conclusa con un momento di confronto culturale, in cui i soci dell’Interact club hanno dialogato con il pubblico, approfondendo il significato delle opere presentate. Un appuntamento che ha unito arte, gioventù e memoria, lasciando un segno importante nel percorso di celebrazione della biblioteca e nella vita culturale della città.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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