Iudice dona una sua opera sulla bellezza del mare gelese al piccolo Arthur

Adesso Arthur, (8 anni) , sta bene. Ma non deve portarsi il brutto ricordo di Gela, solo per l’incapacità dei nostri amministratori. Il vero randagismo, è quello dell’incapacità degli uomini poco sensibili aver cura dei più deboli. Partendo da questo presupposto il maestro Giovanni Iudice, ambasciatore della bellezza gelese, ha deciso di scendere in campo dopo il caso di Arthur il bimbo tedesco di 8 anni, aggredito e ferito da cani randagi mentre era in vacanza in città nella spiaggia di Montelungo.
"Omaggio Arthur di una mia opera - dice l'artista - che, parla della Bellezza di Gela, quella di cui tutti ne conosciamo ma che tacitamente portiamo dentro pure con la frustrazione e la cattiveria dell’afasia. Quando Arthur sarà grande, in Germania, forse non ci sarò più, ne porterà con se, non solo il ricordo del malcapitato ma dovrá cancellarlo attraverso le scuse di noi tutti i gelesi, e credo che l’arte debba insegnare molto, sull’insistere per una civiltà migliore"