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“La farfalla blu” della gelese Giulia Orlando

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Dalla sofferenza emotiva e fisica al racconto. Un modo per esorcizzare ed aiutare chi non accetta la malattia. Da poco è avvenuta la pubblicazione del nuovo romanzo dell’autrice gelese Giulia Orlando,“La farfalla blu”, appartenente alla collana Ricominciare (a cura del Direttore scientifico Agnese Bosco), edito Pav edizioni e distribuito da Libro.co Italia.

“La farfalla Blu”

«Ho voluto scrivere “La Farfalla Blu” per raccontare del diabete di tipo 1, una malattia che ormai mi appartiene da quando avevo due anni e mezzo. Questo non vuole essere solo un racconto della mia storia, ma anche un aiuto per tutti coloro che vivono il diabete, o qualunque altra malattia, così come qualsiasi altra situazione di sofferenza e che si trovano ad affrontare grandi sfide importanti ogni giorno. Ipoglicemie, iperglicemie, notti insonni, insulina, sensori, glucometro, aghi, siringhe, penne d’insulina, microinfusore, visite mediche sono solo alcuni termini con cui vi imbatterete. Infatti non è trattato solo l’aspetto medico, in cui sicuramente molti diabetici potranno inevitabilmente riconoscersi, ma anche tante riflessioni, una moltitudine di pensieri, di racconti di momenti di sconforto, tanta emotività.

Attraverso la narrazione del mio esordio e di parte della mia vita, ho voluto scrivere anche di quanto sia difficile, ma pur sempre necessario, accettare un dolore, attraverso una continua ricerca di positività. Sforzarsi di provare a cambiare qualcosa che non ci piace, anche solo con la mente, ovviamente non cancellerà una sofferenza, ma ci animerà ad abbattere quel muro che ci impossibilitava di accoglierla dentro di noi. Questa è la mia storia, ma può essere anche quella di qualunque altro essere umano.»

1 Commento

1 Commento

  1. Paolo

    25 Ottobre 2023 at 14:55

    Complimenti! Raccontare una esperienza bella o dolorosa che sia vuol dire partecipare emozioni e consigli che aiutano a vivere meglio perché sono di supporto.

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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