Lassù nessuno ci ama
Su ogni cosa prevale la spettacolarizzazione e l'estetica


Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo
La Società dell'immanenza, del nichilismo, del relativismo ateo, amorale e disfattista non riesce a consolarsi e realizzarsi attraverso il consumismo edonista. Si vive di spettacolo ed esibizione, di sorrisi, di corpi magri e abbronzati, di vestiti firmati. Su ogni cosa prevale la spettacolarizzazione e l'estetica. Siamo davvero convinti che queste cose riescano a dare serenità, conforto, amore all'essere umano? Il paradosso è che mentre tutti dicono di volere una Società inclusiva e accogliente, le case di cura sono piene, le comunità stracolme, le case di riposo non hanno posti liberi. Chi è appena appena in difficoltà viene espulso dalla famiglia e dalla Società . Scartato. Ma noi continuiamo a ripetere che siamo accoglienti e democratici. Gli altri no. Viviamo fra mille ipocrisie e mille contraddizioni. La Società del benessere crea più malessere.
Nei primi anni 80 del secolo scorso il Dsm III era di 300 pagine e classificava un certo numero di malattie mentali. Dopo 45 anni di benessere e di sviluppo verso la Civiltà oggi il Dsm V è di oltre 1000 pagine. Settecento pagine in più di nuove malattie mentali e di nuove forme di disagio, fragilità, perversione, disturbi mentali. A cui si accompagnano nuovi molecole, nuovi psicofarmaci che danno le case farmaceutiche al 2 posto come fatturato mondiale. La prima è quella delle armi. Insomma un mondo di matti che però non sta nei manicomi ma in società. La Società del benessere crea malessere. Un paradosso, una contraddizione stridente e in atto irrisolvibile. Eppure le passerelle estive con sorrisi smaglianti e dichiarazione d'amore per l'umanità si sprecano. Nel frattempo le guerre e i cecchini distruggono e ammazzano. Si convive in questa bolgia di contraddizioni fra l'amore e l'odio. Tutti dicono che gli odiatori sono gli altri. In politica la sinstra accusa la destra e viceversa. E non comunicano. Non si confrontano. Si buttano in faccia gli spot. Non c'è reale volontà di approfondire, capire, mediare. No,solo accuse reciproche. Io sono il Bene, tu sei il Male. Schieramenti, contrapposizioni. Non c'è progresso morale, ma regresso. Non c'è benessere, ma malessere. Non c'è amore, ma narcisismo patologico esibizionista. Lassù nessuno ci ama