L'ex candidato a sindaco Scerra e i "politicamente falsi"
La politica ridotta a passerella e la presunzione come metodo politico
Totò Scerra era consigliere di Fratelli d'Italia che non lo ha voluto candidare a sindaco nel 2024. Lasciò il partito e si candido a capo di un'alleanza che includeva forze civiche e di centrodestra non disposte ad accettare scelte imposte dall'alto dalle segreterie nazionali dei partiti maggiori della coalizione. Una scelta che spaccò un centrodestra che unito avrebbe vinto le elezioni senza difficoltà.
Ieri dopo la convention di Fratelli d'Italia con i big del partito a Villa Peretti, Scerra ha affidato le sue considerazioni ad un pos sui social intitolato "Politicamente falsi".
"Dopo 18 mesi c’è una sola cosa che non cambia: la politica ridotta a passerella. Convention su convention, guidate da chi non ha mai vinto nulla ma occupa posti chiave come se fossero ereditarî.Non conta il consenso, conta l’inquadratura. Selfie fatto, missione compiuta. Il resto? Vuoto assoluto" - dice.
"Nessuno osa dire la verità: con un altro candidato si sarebbe vinto al primo turno, e pure largo. Ma quando la presunzione diventa metodo politico, ammettere un errore è un atto rivoluzionario.Una parte della classe dirigente – non tutta, per fortuna – oggi non governa: sopravvive, lavorando solo alla ricandidatura del solito "miracolato” di turno; Nel frattempo i territori pagano il prezzo dell’autoreferenzialità. A Caltanissetta la rielezione sembra già decisa. A Gela? Chissà se tornerà l’ennesimo candidato telecomandato.E pensare che c’è ancora chi parla di rinnovamento mentre continua a regnare… con cinquanta voti e infinite foto ovviamente da Roma passando per Palermo".
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