“Minori e abusi di genere: cosa può (e deve) fare la scuola”

La Cri di Gela scelta come comitato pilota per lo start al progetto, che coinvolgerà le scuole siciliane: la presentazione al “Vittorini”

A cura di Redazione Redazione
18 dicembre 2025 13:24
“Minori e abusi di genere: cosa può (e deve) fare la scuola” -
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Prende il via il progetto della Croce rossa italiana dal titolo “Minori e abusi di genere: cosa può (e deve) fare la scuola”. L'incontro di presentazione si è tenuto presso il Liceo scientifico e linguistico “E. Vittorini” e ha visto coinvolti gli insegnanti delle scuole del territorio, tra cui, oltre al “Vittorini”, l'Euroform, l’“Ettore Majorana” ed il “Morselli-Sturzo”. L'incontro è stato arricchito dalla presenza di importanti figure istituzionali e professionisti del settore, che hanno sottolineato l'importanza della sinergia tra scuola, sanità, forze dell'ordine e servizi sociali e croce rossa.

La Presidentessa del Comitato Cri di Gela, Anita Lo Piano, ha sottolineato che l’unico modo per scardinare il fenomeno della violenza di genere sia diretta che assistita è dato dell’introduzione obbligatoria dell’Educazione Affettiva in ogni scuola di ordine e grado, confermando la disponibilità del Comitato Cri di Gela a sostenere e supportare le attività scolastiche con le attività dell’Educare Facendo proprie della Cri. La dirigente scolastica Ina Ciotta (Liceo Vittorini) che ha ospitato l'evento, sottolineando il ruolo centrale della scuola nell'affrontare queste tematiche, ha ringraziato la Cri per la collaborazione passata, presente e futura.

La Polizia di Stato ha partecipato per illustrare gli aspetti di sicurezza e di intervento delle forze dell'ordine ponendo l'accento sul codice rosso e la sua attuazione. Gli interventi tecnici hanno fornito agli insegnanti direttive chiare su come agire in situazioni violenza sospetta o dichiarata. La formazione erogata dalla Croce Rossa non è solo teorica, ma si basa su una guida operativa pensata per essere uno strumento pratico e immediato per il personale scolastico. Questo strumento cruciale delinea tre aree fondamentali di intervento. In primo luogo, si affronta il tema del riconoscimento dei segnali di allarme.

Gli insegnanti vengono istruiti per identificare le diverse manifestazioni di abuso: da quelle fisiche ed emotive a quelle sessuali, con un'attenzione specifica ai segnali sempre più diffusi derivanti dall'abuso online e dal cyberbullismo. In secondo luogo, la guida stabilisce un protocollo chiaro su come agire in modo corretto. Viene dettagliato un decalogo di azioni da compiere e, altrettanto importante, una serie di comportamenti da evitare, come ad esempio non promettere segretezza al minore e attivare immediatamente il Dirigente Scolastico per avviare il protocollo d'intervento. Infine, lo strumento chiarisce i doveri giuridici del personale scolastico.

Viene ribadito l'Obbligo di Segnalazione e la necessità di aderire al Protocollo Cismai per assicurare una gestione multidisciplinare e non traumatica dei casi. Viene inoltre evidenziato il dovere specifico di prevenire il cyberbullismo. A completamento, la guida fornisce una rete di supporto essenziale, mettendo a disposizione dei docenti numeri utili come il Numero Verde Violenza e Stalking 1522 e i contatti della Rete Locale, che include Centri Antiviolenza, Servizi Sociali territoriali e il Codice Rosa delle strutture ospedaliere. Il comitato gelese della Cri è stato scelto dal presidente regionale Stefano Principato come comitato pilota, in vista della successiva diffusione del progetto e della guida a tutte le scuole siciliane.

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