“Nessuna solidarietà dopo la contestazione”. Melfa: “Bisogna rispettare gli altri”
Si stavano rimettendo insieme i cocci in casa Gela calcio, dopo la vittoria conquistata domenica in casa contro il Real Siracusa Belvedere. Ma questa mattina Maurizio Melfa è tornato sulla contestazio...


Si stavano rimettendo insieme i cocci in casa Gela calcio, dopo la vittoria conquistata domenica in casa contro il Real Siracusa Belvedere. Ma questa mattina Maurizio Melfa è tornato sulla contestazione subita, con «offese verbali che registravo con serenità, capendo che il lasciar correre era la cosa più giusta».
Il massimo dirigente biancazzurro è dunque ritornato sul tema. In un lungo comunicato, sottolinea come nessuno gli abbia mostrato solidarietà (messaggio che sarebbe anche rivolto agli altri componenti della società e dello staff), invitando al contempo la collettività a schierarsi pubblicamente contro la pesante contestazione personale.
Ecco un passaggio dell’intervento inviato alla stampa e pubblicato sui social. «Bisogna rispettare gli altri e le loro idee - scrive Melfa - e chiedere che essi rispettino le tue. Non posso essere lasciato solo e vorrei che tali violenze venissero arginate, altrimenti nulla avrà più senso. Lo Sport praticato dalle diverse centinaia di bambini delle nostre squadre di Calcio, Basket e Futsal, nonché tutte le attività svolte al Palalivatino hanno una sola Mission che è quella di incidere da un punto di vista innanzitutto culturale e sociale nella nostra collettività. Se questo non potrà accadere allora dovrò registrare il mio fallimento. Lancio a tal fine un hashtag: #NONSUBIRE #NONREAGIRE #RISPETTO #VIVALOLOSPORT».