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Parcheggi full e niente spazio per le ambulanze: il paradosso tutto gelese

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Tanto tuono’ che piovve. Il problema dei parcheggi selvaggi dentro l’ area dell’ospedale e la mancanza di stalli riservati agli operatori sta già producendo disagi. È accaduto che le ambulanze caricassero i pazienti fuori dal cancello dell’ospedale, perché il parcheggio interno era pieno di auto e non c’era invece spazio per i mezzi sanitari.

Le solite contraddizioni tutte gelesi: c’è a disposizione il parcheggio gratis per tutti i visitatori e dipendenti in viale indipendenza e nonostante tutto, si parcheggia dentro l’area interna pur di non percorrere pochi metri. C’e’ già grande attenzione su quello che ieri ha assunto la dimensione di un vero problema. Il M5S ha chiesto un incontro al Comune di Gela.

Il Nursind ha chiesto di utilizzare l’area del Comune di Gela vicina all’ospedale per adibirla a parcheggio riservato ai dipendenti del Vittorio Emanuele.

Il sindacato Nursind ha chiesto un incontro al sindaco per rappresentare una problematica che interessa ogni giorno centinaia di operatori sanitari. “L’ospedale Vittorio Emanuele è un bene pubblico – ha detto il segretario territoriale del Nursind, Giuseppe Provinzano – all’esterno non esiste un parcheggio riservato ai dipendenti e nella zona antistante l’ingresso dell’ospedale la sosta è regolamentata con le strisce blu e quindi a pagamento. Per sostenere l’ esigenza si é mosso anche il sindacato Uil ma non l’amministrazione comunale.

Di fatto i parcheggi sono pochi e le auto molte, se si pensa che devono entrare i mezzi che accompagnano disabili, donne in gravidanza, dializzati, anziani. E per gli operatori resta ben poco. Ma se non resta spazio per le ambulanze dei pazienti la situazione diventa paradossale.

L’esigenza per un piano parcheggi riservati alle categorie dei pazienti è improcrastinabile, ma nessuno si muove.

L’incontro con l’amministrazione comunale per la redazione del piano dovrebbe avvenire la prossima settimana.

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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“Futurismo, psiche, infinito”: l’arte giovane celebra i 150 anni della biblioteca comunale

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Con la mostra d’arte “Futurismo, psiche, infinito” si è concluso il ciclo di eventi organizzati per celebrare il 150° anniversario della biblioteca comunale. L’iniziativa, promossa dall’Interact Club in collaborazione con la Consulta Provinciale Studentesca e patrocinata dall’amministrazione comunale, ha trasformato gli spazi della biblioteca in un vivace laboratorio creativo aperto ai giovani artisti. 

Protagonisti dell’esposizione sono stati gli studenti del liceo Vittorini e di giovani artisti locali, che hanno anche curato un’estemporanea d’arte durante l’evento. Particolarmente apprezzata l’opera di Sara Chiarelli, che ha saputo interpretare con grande sensibilità il tema del futurismo.

Ogni partecipante ha offerto una personale lettura dei tre concetti chiave del titolo – futurismo, psiche, infinito – con lavori maturi e originali. Anche i soci dell’Interact Club hanno contribuito attivamente, esponendo due quadri per ciascun tema, scelti per il loro valore simbolico e la forza evocativa.

La mostra si è conclusa con un momento di confronto culturale, in cui i soci dell’Interact club hanno dialogato con il pubblico, approfondendo il significato delle opere presentate. Un appuntamento che ha unito arte, gioventù e memoria, lasciando un segno importante nel percorso di celebrazione della biblioteca e nella vita culturale della città.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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