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Porto turistico di Licata:sentenza positiva per la società concessionaria

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Nel 2006 la società Iniziative Immobiliari. s.p.a otteneva per la durata di 99 anni dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente la concessione demaniale marittima per la realizzazione e gestione del porto turistico del Comune di Licata denominato “Marina di Cala del Sole”.


Tuttavia, nel corso del rapporto concessorio intercorrente tra la predetta società e l’Assessorato regionale, quest’ultimo formulava alcune contestazioni nei confronti della Iniziative Immobiliari s.p.a., in merito al mancato pagamento di alcune somme dovute a titolo di canoni concessori.
Pertanto, a fronte di ciò, l’Assessorato Regionale decretava la decadenza della concessione demaniale marittima già rilasciata alla Società.


Avverso tale decisione la società Iniziative Immobiliari. s.p.a. proponeva ricorso innanzi al TAR – Palermo.
Inoltre, con un ulteriore giudizio instaurato sempre dinanzi al TAR-Palermo la Società Iniziative Immobiliari s.p.a. impugnava la nota dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente che aveva respinto l’istanza di definizione agevolata del contenzioso, presentata dalla predetta società ai sensi dell’art. 100 co. 7 d.l. 104/2020.
Il TAR respingeva entrambi i ricorsi, sicchè la Società Iniziative Immobiliari, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza, Agatino Cariola e Giacomo Gargano proponevano appello innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana al fine di ottenere la riforma delle sentenze rese dal TAR-Palermo.
Nell’ambito dei giudizi di appello i legali chiarivano che non vi era alcun inadempimento rispetto all’obbligo di pagamento del canone concessorio, tenuto conto di alcuni errori di calcolo nonché dell’inadempimento dell’Amministrazione ad alcuni obblighi previsti dalla concessione.
In merito al secondo giudizio di appello gli Avv.ti Rubino, Valenza, Cariola e Gargano, rilevavano inoltre come, alla luce delle disposizioni di cui alla L. 126/2020, il provvedimento di decadenza della concessione demaniale doveva essere considerato come non efficace, in considerazione del fatto che la società Iniziative Immobiliari spa aveva già corrisposto la somma prevista dalla legge per la definizione agevolata del contenzioso.
Ebbene, con sentenza del 26.02.2024, il CGARS, ha disposto la riunione dei predetti giudizi di appello stante l’evidente connessione soggettiva ed oggettiva tra gli stessi e, in accoglimento delle argomentazioni difensive dispiegate dagli Avv.ti Rubino, Valenza, Cariola e Gargano, ha accolto l’appello della Società e, in riforma della sentenza impugnata, ha annullato la nota dell’Assessorato regionale del Territorio e ambiente che aveva rigettato la richiesta di definizione agevolata presentata dalla Società Iniziative Immobiliari.

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Affidato sotto soglia l’incarico per l’illuminazione dello stadio Presti

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A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.

Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società Sa.Ma srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.

“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.

Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.

L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando. 

Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.

E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici. 

Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva. 

In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi

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Europei di calcio: nello staff dell’Under 21, anche la nutrizionista buterese Cravana

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C’è anche un pizzico di sicilianità, ai campionati europei under 21 di calcio, in corso di svolgimento in Slovacchia. Nello staff degli azzurrini (6 punti in due partite ed in testa al girone con la Spagna), figura anche la dottoressa in alimentazione e nutrizione umana, Maria Luisa Cravana, biologa e dietista.

Di origini buterese, Maria Luisa ha già prestato il proprio contributo anche nella nazionale under 17. 

Figlia di Gaetano Cravana (già dirigente del Commissariato di Polizia di Gela), Maria Luisa lavora al Laser Milano Medical Center e allo Sport Health Colli Albani di Roma. Ha uno studio privato anche a Butera.

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Da Gela ad Enna, Miriam D’Amore sarà il nuovo presidente del tribunale

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Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.

Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena. 

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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