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Premio Sikelos alle eccellenze siciliane

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Catania – Nuova edizione del Premio Sikelos stamane a Catania. La cerimonia di premiazione, per le dieci “Eccellenze di Sicilia”, ha avuto luogo a Palazzo degli Elefanti alla presenza del Sindaco di Catania, Enrico Trantino; del Presidente Sikelos, Andrea Finocchiaro; del Presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Anastasi; dei Consiglieri Comunali, Alessandro Campisi ed Erika Bonaccorsi dell’assessore alla Cultura di Messina Vincenzo Caruso, dell’assessore all’Istruzione di Ragusa, Catia Pasta e, di Gaspare Simeti Dirigente dell’Ufficio Teatri, Spettacoli e Coordinamento eventi dell’Area della Cultura del Comune di Palermo.

Il Premio Sikelos è un evento annuale organizzato dall’omonima associazione, guidata dal presidente Andrea Finocchiaro, dal vicepresidente Natale Spolverino e dal segretario Giuseppe Milazzo , su indicazione delle amministrazioni comunali delle diverse province siciliane che designano le “Eccellenze di Sicilia”, figure che si sono distinte nel valorizzare il territorio attraverso il loro impegno in ambito professionale, culturale e sociale.

“Sono profondamente onorato di annunciare che oggi, in occasione del 4° Premio Sikelos – ha detto il Presidente Finocchiaro – abbiamo premiato 10 eccellenze siciliane. Questi individui straordinari hanno portato in alto il nome della Sicilia, dimostrando il valore e il talento dei siciliani in vari campi. Il loro impegno e le loro conquiste sono fonte di ispirazione per tutti noi, e rappresentano l’orgoglio e la resilienza della nostra terra. Congratulazioni ai premiati e un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa manifestazione”.

Le dieci “Eccellenze di Sicilia” premiate sono: Giovanni Sebastiano Maria Cultrera, Direttore del Teatro Massimo Bellini di Catania, per la sua ispirata vocazione e la competenza nella valorizzazione del patrimonio artistico, non solo siciliano, che ha saputo promuovere con successo in qualità di eclettico musicista, operatore culturale e imprenditore, coniugando un’eccellente preparazione musicale a una formazione altrettanto prestigiosa in ambito giuridico e gestionale. Pianista di fama internazionale ed eccezionale didatta, ha affascinato platee di tutto il mondo e contribuito alla crescita dei giovani talenti attraverso concerti e masterclass tenuti su scala globale. Nel suo ruolo di sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, ha infuso nuova vitalità all’istituzione, trasformandola in un punto di riferimento di eccellenza internazionale grazie a produzioni di alto livello e a una pianificazione strategica in termini di contenuti e comunicazione, che hanno portato a una significativa crescita di pubblico”.

Premio Sikelos ad Angelo Di Martino, imprenditore, fondatore e titolare della F.lli Di Martino S.p.A., una prestigiosa azienda di trasporti con sedi strategiche distribuite in Italia e all’estero.La sua carriera nel settore dei trasporti e della logistica inizia negli anni ’60, quando, dopo aver conseguito il diploma di Capitano di lungo corso, si unisce all’equipaggio di diverse imbarcazioni mercantili a lungo raggio, viaggiando in tutto il mondo. Questa esperienza lo arricchisce sia sul piano umano sia professionale, ispirandolo a intraprendere un nuovo percorso..

Annamaria Piccione, scrittrice di Siracusa.La sua scrittura si distingue per la qualità e la vastità della sua produzione, caratterizzata da un profondo valore tecnico, culturale e sociale. Rivolta principalmente a bambini e ragazzi, la sua opera comprende molteplici riletture di grandi classici della letteratura italiana e di autori dell’antichità, come Plutarco ed Euripide.Queste riscritture non solo arricchiscono il bagaglio culturale dei giovani lettori, ma assumono anche un significativo valore formativo e sociale. Attraverso i suoi libri, Annamaria Piccione contribuisce a plasmare menti aperte e consapevoli, preparando le nuove generazioni a diventare cittadini e cittadine responsabili.

Se la società del futuro sarà migliore di quella odierna, il contributo di Annamaria Piccione sarà stato determinante. Per essersi distinta in ambito professionale, culturale e sociale, la sua carriera merita pieno riconoscimento e apprezzamento.RagusaMarcella Giulia Pace, fotografa e divulgatrice scientifica.Dal 2006 a oggi ha ricoperto il ruolo di docente di Scuola Primaria presso diversi istituti scolastici italiani, occupandosi di insegnamento e formazione specifica sull’utilizzo delle tecnologie nella didattica. Animatrice digitale e formatrice specializzata, ha contribuito alla modernizzazione del sistema scolastico integrando metodologie innovative e approcci STEM.Dal 2021 collabora con Argo Software per la realizzazione di corsi STEM in Astronomia, ideando percorsi formativi per docenti su astronomia e astrofotografia, favorendo l’adozione di metodologie didattiche all’avanguardia.

Giuseppe Caramanno di Agrigento, direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’ASP di Agrigento, Unità operativa complessa Cardiologia/UTIC/Emodinamica dell’ospedale San Giovanni di Dio;Figura professionale di spicco, conosciuta per l’eccellente direzione dell’Unità di Cardiologia, UTIC ed Emodinamica dell’ospedale di Agrigento. Ventidue anni fa, sotto la sua guida, veniva istituita l’Emodinamica ad Agrigento, con l’obiettivo di combattere la crescente mortalità da infarto miocardico, la cui terapia principale è l’angioplastica coronarica. Questo approccio innovativo portava una tecnica all’avanguardia in una città “periferica”, salvando molte vite umane.Da allora, la cardiologia interventistica è diventata un punto di riferimento per l’intera provincia di Agrigento, trattando non solo le coronarie, ma anche altre arterie periferiche, effettuando correzioni valvolari e impianti di dispositivi per la prevenzione dell’ictus, con un totale di circa 2.000 procedure all’anno.Il 17 agosto 2023, il dottor Caramanno, primario di Cardiologia ed Emodinamica dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, assume anche il ruolo di primario ad interim del Pronto Soccorso dello stesso ospedale.Il 19 settembre 2024, sotto la direzione del dottor Caramanno, l’equipe di Emodinamica dell’ospedale di Agrigento ha eseguito il primo intervento di riparazione della valvola tricuspide tramite cateteri endovascolari, senza ricorrere alla cardiochirurgia tradizionale. L’intervento è stato effettuato su un paziente ultrottantenne affetto da grave insufficienza valvolare e scompenso cardiaco.

Grazia Giammussodi Caltanissetta imprenditrice e già Assessora alle Attività Produttive.Professionista con oltre venti anni di esperienza nei settori bancario, logistico e della gestione aziendale.Appassionata di sviluppo territoriale e promozione culturale, è fortemente impegnata nel valorizzare il suo territorio e nel farne conoscere l’unicità a livello nazionale e internazionale.

Salvo Piparo di Palermo, attore cuntista. Custode delle più antiche memorie della tradizione popolare siciliana, da quasi venti anni racconta la Sicilia e le sue leggende attraverso l’antica tecnica del CUNTO. I suoi studi antropologici si concentrano principalmente sulla straordinaria vita di Santa Rosalia, Patrona della città di Palermo. Cantore dei versi seicenteschi del Festino di Palermo, Salvo Piparo è oggi una figura di spicco nel panorama della cultura popolare, riconosciuto ufficialmente come una maschera contemporanea che attraversa la storia e la narrazione, studiando la città e il suo mito, dal Genio di Palermo alla Santa Patrona Rusulia.La sua opera più longeva, “Il Trionfo di Santa Rosalia”, festeggia quest’anno i suoi 17 anni, diventando una preghiera, un ex voto, un atto di devozione alla Santa. Come palermitano doc, ha dedicato gran parte della sua carriera artistica a Santa Rosalia e alla sua storia, tanto che prossimamente uscirà il suo secondo libro, 400Anni, edito da Flaccovio, che ripercorre i 400 anni della storia sacra e profana di Rosalia Sinibaldi.Riconosciuto dai palermitani come il “traghettatore delle anime”, Salvo Piparo è diventato una figura fondamentale nella narrazione del Festino di Palermo, partecipando alle ultime quattro edizioni dell’evento organizzato dal Comune di Palermo. La sua figura è amatissima dalle borgate, dove ha fondato il “Laboratorio della Città Raccontata”, un’iniziativa che, attraverso i suoi laboratori per non attori, raduna ogni anno i fedeli per un rito simbolico che celebra la città e la sua storia. Un atto che, come un capodanno estivo, rievoca la protezione della città e dei suoi abitanti attraverso il miracolo di una tradizione popolare.Testimonial ufficiale per l’Unicef, il Fai e l’Ail, Salvo Piparo è anche impegnato nella lotta contro il pizzo, attraverso le sue produzioni teatrali di impegno civile.

Giuseppe Lo Gioco, imprenditore di Enna.È il fondatore di Crisa la Carta a Mano, una cartiera artigianale situata nel cuore della Sicilia, dove produce carta utilizzando antiche tecniche artigianali, con l’ausilio delle mani, di un telaio e di una grande passione. Il suo percorso nel mondo dell’artigianato artistico inizia a Firenze, dove, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Storia dell’Arte, entra in contatto con il mondo della carta fatta a mano. Da lì nasce il desiderio di approfondire questa arte, prima a Firenze e poi a Fabriano.Ma come unire la passione per la carta artigianale con la volontà di tornare in Sicilia? Giuseppe, insieme al suo gemello Francesco, sviluppa un progetto che porta questo mestiere tradizionale nel cuore della Sicilia, a Leonforte, il loro paese d’origine, dando vita così a un’emigrazione al contrario. Dal 2023, la sua start-up, l’unica cartiera artigianale dell’isola, si propone di preservare e promuovere un’antica tradizione dell’artigianato artistico italiano, trasmettendo questo sapere alle nuove generazioni attraverso laboratori didattici.Giuseppe è un giovane dalle straordinarie qualità umane, professionali e culturali, che ha saputo sviluppare le sue competenze a beneficio della sua comunità, valorizzando Leonforte, l’hinterland e l’intera provincia siciliana.TrapaniGiuseppe Giuffrè, chef e promotore dell’enogastronomia.Fondatore e amministratore unico dell’Azienda di ristorazione “Casa Giuffrè Srl” e presidente della “Peppe Giuffrè Editore”.

Lelio Bonaccorso, fumettista di Messina, illustratore e poeta siciliano. Lelio Bonaccorso, nato a Messina nel 1993, si forma presso l’Istituto d’Arte della sua città, e successivamente alla Scuola del Fumetto di Palermo. È in questo ambiente che entra in contatto con lo sceneggiatore Marco Rizzo, con cui avvia una lunga e proficua collaborazione. Nel 2009 pubblicano insieme Peppino Impastato un giullare contro la mafia (Becco Giallo), vincitore del Premio Satira a Forte dei Marmi, del Premio Giancarlo Siani a Napoli e del Premio Boscarato per la miglior sceneggiatura.L’esperienza artistica di Bonaccorso si amplia con la pubblicazione di altri lavori di successo come Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard), Que Viva el Che Guevara (BeccoGiallo), Jan Karski. L’uomo che scoprì l’Olocausto (Rizzoli Lizard) e numerosi altri titoli, tra cui La mafia spiegata ai bambini, L’immigrazione spiegata ai bambini e Salvezza (Feltrinelli). Questi lavori sono stati tradotti anche in Francia per Futuropolis.Nel 2012, Bonaccorso inizia una carriera internazionale, collaborando con case editrici di fama mondiale come Marvel e DC Comics/Vertigo. Grazie alla collaborazione con Panini Comics, realizza illustrazioni per gli X-Men, una copertura per Justice League e un manifesto per Warner Bros. e Panini/DC Comics.Tra il 2013 e il 2024, Bonaccorso continua a pubblicare numerosi lavori, tra cui Per amore di Monna Lisa (Feltrinelli/Steinkis), storie per Spiderman Magazine (Disney/Marvel), e diverse collaborazioni con sceneggiatori come Loulou Dedola e Nadia Terranova. I suoi progetti includono anche The Passenger (Tunué), Sinai, la terra illuminata dalla luna (Beccogiallo), e Le Pére Turc (Glénat). Inoltre, ha curato illustrazioni per libri come Il leggendario Federico II e Capi, colleghi, carriere (Gribaudo).

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Alla pinacoteca la presentazione di “Quello che so di te”, romanzo finalista al Premio Strega

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“Quello che so di te”, libro di Nadia Terranova finalista all’edizione 2025 del Premio Strega, presentato in città nel corso di un incontro tenutosi alla pinacoteca comunale. Un ritorno a Gela per l’autrice, che già nel 2022 era stata in città per presentare “Trema la notte”: anche in questo caso l’evento è stato promosso e organizzato dalla Libreria Orlando e presentato da Paola Greco, che ha dialogato con la scrittrice.

Un dialogo profondo e ricco di spunti interessanti per il numeroso pubblico presente: si è rivelata troppo piccola la pinacoteca di viale Mediterraneo, location resasi necessaria a causa del forte vento. In un primo momento, infatti, la presentazione era prevista al Belvedere.

«Per la seconda volta un mio romanzo è entrato nella cinquina finalista del premio Strega, un bellissimo passo – ha detto Nadia Terranova -. I libri si scrivono per ispirazione, chi scrive sa di andare incontro alla delusione, all’accettazione o all’entusiasmo dei lettori. Quando c’è entusiasmo ovviamente è bello, però devo confessare che la cosa più importante oggi è scrivere i libri che voglio scrivere. Scrivere un romanzo è un’arte e un impegno, significa stare in un territorio segreto per molto tempo finché la tua creatura non esce».

L’incontro è stato introdotto dalla prof. Lina Orlando ed è stato realizzato grazie al patrocinio dell’amministrazione (tramite l’assessorato alla cultura guidato da Peppe Di Cristina) e al sostegno di diversi sponsor privati. Le letture sono state a cura di Maria Carla Aldisio, musiche di Nuccia Scerra e Pietro Lo Chiano. Una presentazione molto apprezzata dai tanti presenti.

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L’abbraccio ideale di Gela e Saint Julien alle nozze di Letizia e Giovanni

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Le nozze di due giovani gelesi, Letizia Scicolone e Giovanni Bessio, sono state occasione per un gemellaggio ideale tra Gela e Saint Julien a Malta.

Letizia e Giovanni hanno scelto di celebrare le loro nozze nell’isola in cui si sono fatti la promessa di matrimonio durante una vacanza. Hanno organizzato con cura il loro giorno più bello coinvolgendo un folto numero di amici e parenti gelesi che si sono recati a Malta per festeggiare con loro, prima partecipando alla cerimonia religiosa celebrata da don Giuseppe Fausciana alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, poi al banchetto di nozze nella bellissima locazione del Westin Dragonara di Saint Julien.

La presenza di una nutrita comunità gelese e di maestranze siciliane impegnate nelle nozze non è passata inosservata a Saint Julien (la notizia si era diffusa già da qualche tempo durante i preparativi) e così il sindaco di Saint Julien Guido Dalli ha voluto essere presente e portare una testimonianza di affetto e gratitudine agli sposi e alla comunità gelese. Accompagnato dalla gelese Ivana Legname che da anni vive a Malta e cura i rapporti tra le due isole, il sindaco di Saint Julien, prima del banchetto nuziale, ha preso la parola per augurare una lunga vita felice agli sposi, parlando di Saint Julien e di Gela, delle cose in comune e ringraziando gli sposi per avere scelto la sua terra nel giorno del si. Ha poi consegnato un attestato di ringraziamento e omaggiato sposi e genitori della croce di Malta e del simbolo del municipio di Saint Julien. Guido Dalli ha partecipato per tutta la durata alla festa di nozze divertendosi insieme agli altri invitati, dialogando con loro ed apprezzando vari aspetti delle tradizioni siciliane e gelesi in particolare.

A Saint Julien lavorano vari gelesi.Tra gli invitati alle nozze come amico degli sposi c’era il giovane gelese Andrea Bellavia che ha portato a Malta la tradizione pasticcera e gastronomica della sua famiglia aprendo con la moglie un ristorante poco distante dal Westin Dragonara che è stato in questi giorni il luogo in cui gli invitati di Letizia e Giovanni si sono sentiti come in casa.

Una graditissima visita quella del sindaco Dalli che ha reso ancor più piacevole il giorno del si di Letizia e Giovanni, vissuto con allegria e gioia. Molto apprezzata dai partecipanti anche l’omelia di don Fausciana incentrata sulla bellezza del matrimonio cristiano. Agli sposi è giunta anche la benedizione di Papa Leone.

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Inaugurato il museo all’aperto di via Di Bartolo: rifiorisce un pezzo di storia nel cuore della città 

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E alla fine il sogno degli abitanti del quartiere Borgo è realtà: il museo all’aperto di via Di Bartolo prende ufficialmente vita. Questa mattina l’inaugurazione del sito, che rende fruibile al pubblico la necropoli di età arcaica rivenuta nel 2019 durante i lavori di posa della fibra ottica. Un piccolo cimitero dei bambini, con dieci sepolture ed il loro prezioso corredo funerario.

I lavori sono stati finanziati ed eseguiti dalla ditta Open fiber, questa mattina rappresentata da Clara Distefano (regional manager Sicilia e Calabria sud), che ha curato la musealizzazione del sito insieme alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, guidata da Daniela Vullo. Progettista e direttore dei lavori l’arch. Paolo Marchisciana.

Presente al taglio del nastro anche l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha sottolineato come la città sia attraversata oggi da una «emozione incredibile, che si vede anche negli occhi dei nostri concittadini». 

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