La Pubblica Assistenza Procivis OdV – Protezione Civile ha intrapreso un processo di installazione gratuita di defibrillatori nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni e in luoghi pubblici della città, caratterizzati per l’alta affluenza di persone. La morte cardiaca improvvisa è una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti, ogni anno si verificano circa 60 mila casi. Ma queste persone se soccorse tempestivamente ed in maniera adeguata hanno una buona probabilità di ripresa, quindi è importante riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 112 e in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, si deve essere in grado di intervenire con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica. L’unico modo per poter intervenire in un tempo così limitato è quello di avere sul territorio una forte dotazione di defibrillatori DAE, adeguatamente segnalati alla Centrale Operativa e di cittadini in grado di saperli utilizzare. Il DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) è un dispositivo salvavita che rileva le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca. E’ uno strumento elettromedicale automatico, con una voce guida, che in determinate condizioni cliniche del paziente è in grado di erogare una scarica elettrica al cuore per ristabilire il ritmo, quindi può essere utilizzato da un qualsiasi cittadino, che deve essere preventivamente formato. Per questo motivo la Pubblica Assistenza Procivis organizza corsi di formazione BLSD (Basic life support and defibrillation) e di aggiornamento, gratuiti, aperti a chiunque, per aumentare il numero di potenziali soccorritori, in grado di riconoscere un arresto cardiaco, iniziare le compressioni toraciche e applicare al più presto un DAE. Il tempestivo utilizzo del DAE riduce del 30% i decessi causati da arresto cardiaco. L’Iniziativa è della Pubblica Assistenza Procivis Odv – Protezione Civile di Gela , ente autorizzato alla somministrazione di corsi Bls-D dalla Regione Siciliana. Potranno usufruire gratuitamente del defibrillatore: Scuole, Parrocchie , Associazioni (sono escluse le associazioni sportive in quanto obbligate per legge ) o Enti pubblici inviando una formale richiesta entro il 31/ Gennaio / 2024 all’indirizzo di posta elettronica direzione@protezionecivile-gela.org come da condizioni sotto elencate. Le Condizioni per ricevere il Dae sono le seguenti:
Luogo pubblico accessibile a tutti, caratterizzato da alta affluenza di persone;
Una formazione rivolta a giovani e non, per un numero non inferiore alle 70 unità per struttura richiedente;
Esposizione del logo Procivis per la durata di anni 5 dalla donazione e installazione del DAE;
Accettazione e Manutenzione, e revisione a carico del beneficiario.
Retraining biennale
Foto dell’area/parete utile all’installazione del DAE
Impegno di Comunicare annualmente entro il 31 Gennaio l’avvenuta manutenzione ordinaria e funzionalità della macchina a carico del beneficiario. Le strutture in possesso di DAE possono richiedere:
La sostituzione della batteria
La revisione dello stesso Dae
La sostituzione di piastre se scadute. Il tutto, con impegno a garantire la formazione non inferiore alle 70 unità e all’esposizione del logo presso la propria sede, oltre al retraining biennale e alla manutenzione ordinaria prevista per legge. La Pubblica Assistenza Procivis si riserva la facoltà insindacabile nel potere rigettare eventuali richieste pervenute non conformi alle finalità specifiche del progetto e alla diffusione e formazione di piu’ utenti.
Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria
Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.
Ecco il calendario degli eventi liturgici:
L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.
Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.
L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.
Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break
Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.
La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.
«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”.