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Rifiuti:Greco difende Lucisano ed è polemico verso Impianti

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Rispondendo ad un’articolata interrogazione del consigliere Alabiso il sindaco Lucio Greco ha difeso l’operato del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Lucisano.

Alabiso voleva sapere se era vero che l’Ato comporta costi notevoli di gestione e perché la liquidazione si protrae oltre tempo.

“Non so come fanno gli altri colleghi sindaci a dire che i costi di gestione dell’Ato sono notevoli. Nel 2023 il bilancio si é chiuso con 3 milioni di euro rispetto alle gestioni precedenti a quello di Lucisano e nel 2022 di 500 mila euro.Non ci sono stati ritardi nella conclusione del mandato perché Lucisano ha presentato un bilancio di liquidazione”.

L’anomala alleanza di sei sindaci contro Lucisano nascondono un tentativo di favorire l’ampliamento della discarica di Timpazzo?

Alla domanda di Emanuele Alabiso, il sindaco Greco ha risposto che non lo sa ma se così fosse il Comune di Gela farà le barricate. ” Siamo contrari perché il sito ha vincoli ambientali e il nostro è un territorio compromesso” – ha detto.

Ha poi lamentato il fatto che nessuno dei 6 sindaci ha espresso solidarietà per il grave danneggiamento subito dall’impianto do compostaggio che era pronto per l’uso e avrebbe fatto risparmiare i Comuni soci. Gela paga 135 euro a tonnellata per il compostaggio con l’Ato ne pagherebbe solo 85.Ha poi stigmatizzato i costi alti per i sovvalli che Impianti impone all’Ato Cl2.

Nell’intervento del sindaco e dell’assessore Liardi si è colta la difesa di Lucisano e dell’Ato e punte polemiche verso la Impianti: per il Cnrr temporaneo che non accoglie i rifiuti ingombranti, per il silenzio rispetto alla richiesta di adottare le aiuole ed altro.

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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