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Cronaca

Rinvenute armi in un casolare

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Vittoria – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vittoria, durante l’esecuzione di un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di armi, hanno notato un casolare sospetto in una contrada alla periferia della città ipparina. Dopo essersi appostati, i Carabinieri hanno notato poco dopo arrivare un uomo, successivamente identificato in F.G., vittoriese quarantacinquenne, che vi accedeva.

Immediatamente i militari lo hanno identificato e controllato per poi estendere gli accertamenti al casolare dove era domiciliato; l’attività di polizia ha permesso di scoprire inizialmente l’illecita detenzione di una pistola, perfettamente funzionante, con caricatore inserito e nascosta sotto il materasso pronta all’uso e altri proiettili dello stesso calibro nascosti in varie parti della casa. Durante i controlli, sono stati anche rinvenute cartucce per fucile e ciò ha fatto sospettare che potessero essere occultate altre armi pertanto, terminate le attività nell’abitazione, hanno esteso gli accertamenti anche presso un locale nelle pertinenze del casolare riuscendo a scoprire la presenza di due fucili accuratamente nascosti tra gli attrezzi e altre cartucce per fucili.

Dalle risultanze investigative emerse, i Carabinieri hanno accompagnato presso i loro uffici F.G. per identificarlo compiutamente per poi effettuare ulteriori accertamenti sulle armi che sono risultate essere rubate in diversi episodi riconducibili agli anni 2009 e 2010. Quindi i Carabinieri hanno proceduto all’arrestato in flagranza di reato di F.G. per illecita detenzione e ricettazione delle armi e munizioni sottoponendo il tutto a sequestro. Terminati gli atti di rito, l’uomo è stato poi condotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni della competente Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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