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Politica

Safina (PD) a Di Paola: “Su Castelvetrano è stato il M5S a non voler trovare l’accordo”

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Trapani  “Non serve mettere le mani avanti adesso e raccontare mezze verità, accollando al Partito Democratico la colpa di una eventuale vittoria della destra, a Castelvetrano come altrove. Il Movimento Cinque Stelle dimentica volutamente che si è ostinato a ricandidare l’uscente sindaco Enzo Alfano, a cui, in questi cinque anni, abbiamo opposto la nostra visione perché non ne abbiamo mai condiviso l’idea complessiva di azione amministrativa a favore della collettività. E tuttavia, se avessero accettato l’ipotesi di proporre un nome alternativo, lo avremmo valutato con attenzione e giudizio com’è nostro costume da sempre.

Respinge al mittente le accuse il deputato regionale trapanese Dem Dario Safina e risponde punto su punto alle insinuazioni lanciate sabato pomeriggio dalla convention dei M5S a Castelvetrano dal coordinatore regionale e vicepresidente vicario all’ARS, Nuccio Di Paola.

Il gruppo dirigente locale del Pd – spiega Safina – ha provato in diversi modi e con diverse interlocuzioni, anche a livello regionale, a sostenere un accordo con il M5S e con Sud chiama Nord di Cateno de Luca per creare una coalizione forte e una candidatura condivisa. Il giudizio politico negativo del PD sull’amministrazione Alfano, del resto, è sempre stato fatto risaputo. E nonostante questo, l’atteggiamento responsabile del gruppo PD in aula ha permesso al primo cittadino e alla sua Giunta di amministrare, permettendo il varo di atti utili alla collettività”.

“Questo proprio perché il PD non è mai andato contro la Città e anche per non creare fratture – prosegue Safina – con possibili alleati che in altre realtà e in altri comuni si sono dimostrati validi compagni di percorso e gettare le basi per un governo condiviso corrispondente ai bisogni delle realtà amministrate. Cosa che, ribadiamo, non riconosciamo all’operato dell’uscente amministrazione”.

“Quando si parla di coalizione – conclude il deputato trapanese – si lavora per trovare una sintesi tra tutte le diverse anime in campo, rispettando le diverse opinioni e sensibilità. Il muro contro muro, il: ‘Con me o contro di me’ non serve a nessuno men che meno ai cittadini amministrati. E i risultati poi sono questi. Nessuno di noi ha mai sostenuto una politica di cancellazione degli altri, ma anzi abbiamo sempre affermato che se, qualcosa di buono si è fatto a Castelvetrano, si sarebbe potuto valutare e alcune scelte programmatiche potevano benissimo trovare condivisione. Dunque, consiglio al collega Di Paola un’analisi meno spocchiosa e più reale dei fatti accaduti. Se non sono riusciti a fare sintesi al loro interno per individuare una figura diversa da quella di Alfano a candidato sindaco di Castelvetrano, non è certo colpa nostra né di altri. Il nostro obiettivo è sempre stato una proposta credibile e vincente per la Città”.

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FDI:solidarietà a D’asaro oggetto di ingiusti attacchi interni

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A Mazzarino in Fratelli d’Italia un gruppo di iscritti e simpatizzanti ha contestato il coordinatore cittadino Vincenzo D’asaro chiedendo le dimissioni.

Ma con D’asaro si schierano i vertici provinciali del partito.

Quale Vice-Presidente provinciale di FdI- scrive in una nota l’avv.Ignazio Raniolo- esprimo vicinanza al coordinatore di Mazzarino Vincenzo D’asaro il quale, anche in questa fase delicata per il Comune, ha sempre operato responsabilmente nell’interesse della cittadinanza e del partito, coinvolgendo gli organi cittadini e provinciali e confrontandosi sulle iniziative da intraprendere. Al lui va ampia fiducia e stima per l’ottimo lavoro svolto, ricordando che è stato democraticamente eletto all’unanimità all’esito del recente congresso cittadino”

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“Il modello Gela è un’illusione,Di Stefano si svegli dall’oblio”

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Nonostante la presenza di due candidati ,le ultime elezioni provinciali hanno sancito una vittoria indiscussa per il centrodestra: per Sandra Bennici responsabile degli Enti locali di FdI, le Provinciali sono state un derby del centrodestra e hanno sancito il fallimento del modello Gela.

Un risultato eccellente per entrambi i candidati del centrodestra, che dimostra la forza e la credibilità del centrodestra in provincia di Caltanissetta- commenta-,
questa affermazione rappresenta una grande opportunità per il territorio.Un’occasione preziosa per affrontare con serietà e visione le criticità ataviche che da troppo tempo hanno frenato lo sviluppo di questa terra.
Certa l’assenza di campanilismi: a prevalere sarà il senso di responsabilità, con l’obiettivo di dare risposte concrete a tutti i comuni, senza distinzioni né favoritismi. È tempo di costruire, insieme, il futuro che questa provincia merita.Auguriamo al nuovo Presidente un percorso ricco di risultati concreti, con la speranza che sappia essere interprete autentico delle esigenze di ogni angolo della provincia, dal più centrale al più periferico”.


“Tra i dati emersi da questa tornata elettorale, uno appare in modo netto: il fallimento del cosiddetto modello Gela,che si conferma per quello che è: un’illusione localizzata, senza una vera identità,un esperimento che funziona solo quando il centrodestra si divide e si sabota da solo.
Il cosiddetto “modello Gela” non ha Mai vinto, a differenza di quello che afferma il suo leader Di Paola ,ha semplicemente approfittato delle défaillance di storici pilastri del centrodestra che, nella scorsa tornata elettorale, hanno preferito inseguire logiche personalistiche anziché visioni politiche condivise.Un modello, che fuori dai confini gelesi non trova né riscontro né consenso. Un esperimento che, alla prova dei fatti, si dimostra fragile, contingente e privo di quella solidità ;
Alternativa a cosa, esattamente? A sé stesso, evidentemente. Perché in provincia i 5 Stelle non incidono, non contano, non convincono. Passano il tempo a specchiarsi, e intanto la realtà li sorpassa a sinistra, a destra e pure in retromarcia.Auspico che il primo cittadino possa destarsi dall’ oblio e dare alla sua governance un identità vera che possa gettare le basi per un reale e concreto progetto politico ,che possa dare a Gela ,la centralità che merita”

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Il sindaco di Niscemi:”soddisfatto e inorgoglito del mio piazzamento alle Provinciali”

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“Non c’è alcun modello provincia, la battaglia è stata combattuta tutta nel centrodestra.Non sono stato eletto ma il mio piazzamento mi lascia soddisfatto e inorgoglito perché c’è un riconoscimento della competenza e del buon lavoro svolto”: dallo stand istituzionale della 43esima sagra del carciofo, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, in diretta sui social, ha fatto la disamina del voto delle Provinciali.

“Sono orgoglioso del fatto di essere stato il candidato in assoluto più votato- ha detto il sindaco – da 115 tra consiglieri e sindaci e di avere avuto nei Comuni di tutte le fasce. Sono venuti a mancare i voti più pesanti dei due grandi Comuni.Continueremo a lavorare per i territori con i due eletti”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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