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Cronaca

Scuole, ripartenza tra i dubbi (e le paure)

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Dopo le vacanze natalizie le scuole ripartiranno davvero in presenza? Si, no, forse. Dopo aver criticato certe strategie d’intervento («Questo governo non lavora col favore delle tenebre»), a meno di 48 ore dal ritorno in classe inizialmente previsto per il 7 gennaio il governo Conte annuncia nottetempo il rinvio a lunedì 11. Il frutto dell’ennesimo valzer partitico nel corso dell’ultimo Cdm, in cui la ministra pentastellata Lucia Azzolina continua a puntare su un veloce rientro “ad ogni costo” e il Pd con i suoi esponenti invita a prender tempo. Che la scuola sia affare politico è cosa nota. Che diventi il luogo in cui lo scontro politico si materializza nel peggiore dei modi sarebbe da evitare, specie in momenti di emergenza storica come quello attuale. Ma tant’è. In Sicilia l’assessore all’istruzione Roberto Lagalla ha rassicurato tutti, dicendo che la situazione epidemiologica da noi non è come quella del Veneto – dove Zaia ha già prorogato la Dad alle superiori fino al 31 gennaio – e che quindi si può tornare in classe, prima al 50% e poi al 75%.

Ma dai comuni e dalle scuole emergono pareri e umori contrastanti. Lo conferma quanto accade anche a Gela, dove nelle ultime ore sono costanti le interlocuzioni tra i dirigenti scolastici. La grande incognita è, manco a dirlo, per gli istituti superiori. Vero è che le scuole, dati alla mano, si sono dimostrate nella prima parte dell’anno scolastico luoghi sicuri, almeno su scala nazionale. Ma dato che la zona rossa delle feste lo è stata quasi esclusivamente sulla carta, e tanti adolescenti e giovani (non solo loro, ci mancherebbe) hanno interpretato il rosso del Decreto Natale come una mera decorazione natalizia, forse sarebbe più prudente mappare i livelli di contagio sulla popolazione scolastica prima di ripartire.

«Noi abbiamo predisposto tutto per il rientro – sostiene Ina Ciotta, dirigente del “Morselli” – ma sarebbe stato opportuno attendere qualche giorno per capire l’andamento della curva epidemiologica». Un problema che riguarda ovviamente anche tutte le altre realtà scolastiche. «Avevamo chiesto sia all’amministrazione che all’Asp – aggiunge la dirigente del Primo comprensivo, Rosalba Marchisciana – di predisporre un piano di rientro basato sul monitoraggio a tappeto della popolazione scolastica. Noi possiamo limitarci a chiedere alle famiglie delle autorizzazioni che rischiano però di essere carta straccia. Non basta dire a parole che la scuola è una priorità, bisogna fare in modo che tutto ciò che le ruota intorno funzioni». Arriva così la proposta del dirigente del comprensivo “Gela-Butera” Rocco Trainiti: uno screening preventivo sulla popolazione scolastica da fare negli stessi istituti, prima di tornare in classe. «Sarebbe essenziale – sottolinea Trainiti – per poter ripartire. Al momento c’è molta preoccupazione, noi siamo pronti ad offrire i nostri locali per fare i tamponi e coinvolgere le famiglie in uno screening di massa della popolazione studentesca». Intanto giovedì mattina, 7 gennaio, si terrà una riunione tra amministrazione comunale, Asp e Prefettura di Caltanissetta per fare il punto in vista della riapertura, anche alla luce dei nuovi dati sul contagio in città: «La situazione è delicata e in divenire – dichiara l’assessore all’istruzione Cristian Malluzzo –, sarà nostra cura informare le famiglie e tenerle aggiornate, affinché non si crei confusione».

(Nella foto, un momento della cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno scolastico al plesso “Mattei”, nel primo giorno di scuola dello scorso settembre)

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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