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Servizio eccedenza 118: Gela penalizzata da una sanità che pensa al risparmio e non alla salute pubblica

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L ‘ultimo decreto dell’Assessorato alla salute, a fronte dei costi sostenuti per il servizio di eccedenza 118, ha penalizzato diverse realtà della Sicilia.

Mentre da un lato alcune realtà hanno trovato agio – è il caso di associazioni metropolitane con interventi e numeri consistenti- dall ‘altro lato sono penalizzate città più piccole dove il servizio di un’ambulanza in più serve a salvare una vita umana quindi a garantire al territorio quello che necessita.

Tra quelle penalizzate c’è Gela che ha un servizio di eccedenza 118 come dagli standard della Regione siciliana che resta parcheggiato e che dovrebbe intervenire solo esclusivamente per i codici gialli a discrezione dell’operatore o dei codici rossi se l’ambulanza del 118 si trova impegnata magari con un codice verde o bianco.

Lo scenario è questo: di fronte ad un codice rosso invece di inviare medici ed infermiere per trattare il paziente in fin di vita vengono inviati i volontari che, pur avendo una preparazione alquanto ferrea, possono fare quello che gli compete e non possono sostituirsi ai medici o trattare il paziente con terapie di impatto.

È’ una condizione di disagio grave e nessuna forza politica interviene a difesa dei cittadini, degli ammalati o di coloro i quali sono vittime di incidenti e devono attendere a lungo le ambulanze da fuori città senza il personale adeguato (nonostante la bravura degli operatori volontari) e rischiando la propria incolumità durante il tragitto. Ciò avviene per raggiungere il target previsto secondo i codici di invio.

Una sanità questa che vuole risparmiare a discapito della salute pubblica e che potrebbe e dovrebbe prendere esempio dalle realtà del Nord e invece preferisce tirare la coperta corta da un lato per poi spostarla dall’ altro lato.

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Attualità

Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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