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Servizio raccolta:il Comune istituisce il team di lavoro

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Il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti partito lunedi è sotto osservazione da parte dei cittadini. Ci sono lodi e anche critiche. O suggerimenti: come quello di usare la spazzatrice meccanica per quartieri facendola precedere da un’ordinanza che  obbliga i cittadini per quel giorno a  non lasciare l’auto in sosta. C’è da dire però che la città è così sporca e la spazzatrice non si vedeva in giro da così tanto tempo che anche con le auto in sosta riesce a portare via un quantitativo enorme di cartacce e rifiuti vari. Lo abbiamo verificato questa mattina vedendo la spazzatrice di Impianti  in opera  in via Romagnoli (zona Sturzo)  dove le auto in sosta erano una dopo l’altra senza interruzione.  Notevole il quantitativo di rifiuti prelevato  con la spazzatrice. Ci sono molte cose da correggere in corso d’opera, ma il servizio è appena partito e non si possono pretendere miracoli dopo dieci anni di  precarietà.

Ma chi controllerà la Impianti?  Al Comune si sono dati un’organizzazione.Il dirigente del settore  Ambiente Mario Picone ha firmato un provvedimento con il quale ha individuato come rup l’architetto Rosario Città, come  direttore dell’esecuzione del contratto il geometra Luigi Buttiglieri che avrà come supporto i direttori operativi  Angelo Scudera e Fabrizio Pellitteri. Infine, faranno da responsabili della gestione tecnico-amministrativa, coadiuvando il rup, le dipendenti Giovanna Caiola e Nicoletta Correnti

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Affidato sottosoglia l’incarico per l’illuminazione dello stadio Presti

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A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.

Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società SA.MA srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.

“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.

Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.

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Da Gela ad Enna, Miriam D’Amore sarà il nuovo presidente del tribunale

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Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.

Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena. 

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Aumenta del 62,6% la richiesta di assistenza alla Caritas rispetto al 2014

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Roma – Il Report statistico 2025 di Caritas Italiana evidenzia un aumento del 62,6% delle persone assistite rispetto al 2014 e un consolidamento della povertà in forme croniche, diffuse e multidimensionali, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la gravissima condizione socio-economica in cui versano molti insegnanti di ruolo, precari e fuori sede, le cui situazioni si stanno avvicinando pericolosamente ai contorni dell’indigenza.

I dati Caritas tracciano il profilo di un’Italia sempre più fragile: uno su quattro vive un disagio prolungato, il 30% degli occupati non riesce a vivere dignitosamente, e oltre 277.000 persone si sono rivolte alla rete solidale nel solo 2024. La scuola, storicamente presidio di inclusione e promozione dei diritti, oggi vede i suoi operatori — i docenti — scivolare verso una marginalità economica che mina la loro stessa funzione educativa.Tra affitti insostenibili, viaggi pendolari infiniti e stipendi fermi da decenni, i docenti fuori sede rappresentano una categoria schiacciata tra responsabilità professionali e precarietà esistenziale. Molti di loro destinano oltre il 50% del proprio stipendio all’alloggio, con famiglie divise e un disagio psicologico crescente.

I dati sono allarmanti: negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di insegnanti ha rinunciato a cure sanitarie, si è rivolto a mense sociali o ha contratto debiti per poter lavorare. Particolarmente allarmante è la situazione della classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, la quale, da anni, subisce una gravissima e strutturale discriminazione professionale. Nonostante l’importanza cruciale della cultura giuridico-economica per la formazione civica e sociale delle nuove generazioni, i docenti A046 sono sistematicamente esclusi da cattedre, mobilità, assegnazioni provvisorie e opportunità di inserimento.

A ciò si aggiunge l’assurda sproporzione tra il numero di docenti abilitati e i pochi posti banditi nei concorsi o previsti in organico, generando povertà, instabilità professionale e scoraggiamento diffuso. Una mortificazione professionale e personale che non ha eguali in nessun’altra classe di concorso.Alla luce di questa situazione non più tollerabile, il Coordinamento chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interventi immediati e strutturali per contrastare la crescente povertà nel comparto scuola, con particolare riferimento ai docenti fuorisede e ai docenti della classe A046.Le richieste urgenti includono:

L’inserimento del punteggio di servizio nelle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale, per garantire una reale possibilità di ricongiungimento familiare e ridurre l’impatto economico e sociale del pendolarismo forzato.Un incremento dei posti disponibili per le assegnazioni provvisorie, specie nelle aree più colpite dallo spopolamento scolastico.Misure straordinarie di sostegno abitativo e sanitario per i docenti fuorisede, anche attraverso convenzioni con enti locali, università e istituzioni caritatevoli.

Un piano nazionale straordinario per il rilancio della classe di concorso A046, con assegnazione di cattedre in ogni istituto tecnico e liceo economico-sociale, aumento dei posti nei concorsi, superamento del blocco delle assegnazioni e pieno riconoscimento dell’apporto culturale e didattico dei docenti di discipline giuridiche ed economiche.Il CNDDU sottolinea che il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro dignitoso sono diritti umani fondamentali e non possono essere messi in contrapposizione. Non si può più ignorare che dietro una cattedra può sedere un lavoratore povero e discriminato. Occorre un’inversione di rotta immediata, concreta e strutturale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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