Si è aperto il processo contro il vescovo Gisana
Il legali del vescovo, accusato con don Murgano di falsa testimonianza, chiedono il rito abbreviato
Si è aperto stamattina e proseguirà il 19 novembre il processo che vede imputati il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana e il suo vicario giudiziale e parroco della chiesa Madre di Enna, Vincenzo Murgano.Entrambi sono accusati di aver reso falsa testimonianza nel processo a don Giuseppe Rugolo (oggi ridotto a stato laicale) condannato per violenza sessuale a danno di minori a 4 anni e mezzo in I grado e 3 anni in appello.
Il nuovo legale di Gisana, Pierfrancesco Bruno del foro di Roma, ha presentato istanza per il rito abbreviato (consente uno sconto di pena in caso di condanna) mentre i legali di Murana depositeranno la richiesta alla prossima udienza.
Gi avvocati degli imputati che erano assenti, hanno chiesto di inserire tra le parti offese il ministero della Giustizia mentre sono state presentate le richieste di costituzione delle parti civili sulle quali il giudice Marco Strano si è riservato.
"Per noi l’unica persona offesa in questo caso è solo lo Stato – dice l’avvocato Bruno – Antonio Messina (l’archeologo che denunciò abusi da don Rugolo e ha denunciato il vescovo e Murgano) non è persona offesa” .
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