Quattro studenti del Nautico “Majorana” hanno conquistato il primo posto al Trofeo dell’Amicizia. Una vittoria che è una soddisfazione doppia. Il successo per questi ragazzi arriva in condizioni difficili se non addirittura proibitive perchè Gela non ha il porto agibile e gli studenti non hanno potuto svolgere i dovuti allenamenti per partecipare nelle stesse condizioni altri studenti dei Nautici siciliani alla Challenge Velica. Una grande festa dal tema “Una vela senza esclusi svoltasi dal 4 al 6 Aprile nel Golfo di Palermo.
L’Istituto Ettore Majorana è stato presente con una delegazione di 4 studenti velisti dell’Indirizzo Nautico, sia Coperta che Macchine. Tre giornate di regate sulle boe a bordo delle coloratissime Hansa 303 e delle Azzurra 600, che hanno visto protagonisti gli equipaggi formati da studenti anche diversamente abili degli Istituti Nautici provenienti da tutta Italia.L’edizione 2025 si è avvalsa della collaborazione nazionale recentemente siglata tra la Lega Navale Italiana e la Rete Nazionale dei Nautici d’Italia e la F.I.V. Due giornate sono state dedicate alle regate sulle boe con equipaggi composti esclusivamente dagli studenti degli Istituti Nautici “Mario Paglietti” di Porto Torres, “Vendramin Correr” di Venezia, “Enrico Fermi” di Bagnara Calabra, “San Giorgio” di Genova, “Alessandro Rizza” di Siracusa, “Ettore Majorana” di Gela, “Duca degli Abruzzi” di Catania, “Gioeni Trabia” di Palermo e “Leonardo da Vinci” di Milazzo. Accanto alle regate, la manifestazione ha offerto un ricco programma di attività a terra, aperte ai cittadini, alle scuole e alle associazioni interessate a scoprire il mondo della vela inclusiva. Durante le tre giornate è stato possibile partecipare a laboratori tematici e lezioni di vela aperte al pubblico. Ma l’emozione più forte per i ragazzi del Nautico è stata vincere il Trofeo dell’ Amicizia, classificandosi al 1° posto. La squadra era composta dagli alunni del Nautico: Alberto Cirignotta, Matteo Cauchi, Francesco Albo e Lorenzo Mezzasalma. Gli studenti sono stati guidati dal loro insegnante, Prof. Enzo Insalaco, che li ha preparati con dedizione ed entusiasmo alla gara.
Soddisfatta la Dirigente dott. Linda Bentivegna che ha partecipato all’ evento assistendo per l’intera giornata alla manifestazione da una imbarcazione isola. “Il mondo della vela arricchisce la formazione dei nostri studenti e contribuisce a dare voce a una visione del mare come spazio di incontro e di crescita condivisa.Uno spazio dove nessuno resta indietro, dove ognuno può sentirsi parte di un equipaggio, di una rotta, di un progetto che ha nel vento della solidarietà la sua direzione”- ha dichiarato la dirigente del Majorana
Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria
Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.
Ecco il calendario degli eventi liturgici:
L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.
Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.
L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.
Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break
Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.
La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.
«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”.