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Cronaca

Vacanza truffaldina: i Carabinieri denunciano una coppia

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Ragusa – I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla a conclusione di un’ indagine hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria una donna di 43 anni ragusana ed un ventenne di origine tunisina per truffa in concorso, sostituzione di persona, danneggiamento, furto e appropriazione indebita.


La coppia intenta a godersi un fine settimana di relax aveva preso in affitto per due notti un noto B&B sito in Ragusa Ibla. Sotto falso nome, fornendo generalità di altre persone al gestore, l’ultimo giorno di permanenza si é allontanata dalla struttura senza saldare il conto di 460,00 euro.

Il proprietario della struttura all’atto del controllo si è reso conto che i due ospiti avevano tenuto con sé le chiavi della proprietà e per giunta, danneggiato alcuni arredi, spegnendo dei mozziconi di sigaretta su un comodino di valore, bruciandone la superficie e strappando delle zanzariere installate nelle finestre, causando danni totali per circa 1000,00 euro.

La denuncia sporta ai Carabinieri di Ibla ha dato il via alle indagini: i militari, grazie all’analisi dei filmati recuperati dalle telecamere di videosorveglianza della zona, sono riusciti ad individuare l’auto utilizzata dalla coppia per spostarsi ed a identificare la donna, già conosciuta agli operanti perché sottoposta dall’Autorità Giudiziaria alla misura dell’obbligo di firma.

Il veicolo, invece, risultava intestato ad una società di autonoleggio di Comiso, che da alcuni giorni ne aveva perso traccia, poiché regolarmente noleggiato dal tunisino, al termine del contratto il ventenne aveva mancato di restituirlo e si era reso irreperibile. I militari, messisi alla ricerca del veicolo attraverso dei servizi mirati di controllo e perlustrazione, riuscivano tra le vie del centro storico ragusano a trovare il veicolo con a bordo i due presunti autori.

La coppia e’ stata fermata ed in seguito, denunciata dagli operanti per truffa in concorso e sostituzione di persona per aver preso in affitto sotto falso nome e non saldato il B&B, danneggiamento e furto per i danni causati agli arredi e per aver asportato le chiavi della struttura – rinvenute tra l’altro dai militari all’interno del veicolo fermato – ed infine, per appropriazione indebita, per essersi appropriati dell’autovettura senza averne pagato il noleggio. L’autovettura e le chiavi restituite ai legittimi proprietari.

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Cronaca

Nella commissione c’erano politici: il Tar annulla il concorso dell’Asp di Agrigento

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Nel 2022 l’Asp di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.

All’esito della prima prova scritta relativa al suddetto concorso, l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alle successive prove.

A fronte di ciò, alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto, hanno proposto un ricorso volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione di concorso. Con il ricorso, gli avv.ti Rubino Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, un Commissario – il dott. Nobile –  prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, era stato eletto Consigliere Comunale di Ravanusa; ed ancora hanno dedotto che il Presidente della Commissione  – Dott. Trigona – successivamente a tale nomina era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.   

Gli avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, tali soggetti non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente, entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, sicchè, avrebbe dovuto considerarsi palese l’illegittimità della composizione della Commissione esaminatrice e, conseguentemente, si sarebbero dovuti ritenere manifestatamente illegittimi tutti gli atti posti in essere dalla stessa. 

Con ordinanza del 06.09.2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha sospeso gli atti della proceduraCon successiva sentenza del 1° luglio 2025, il TAR ha annullato gli atti del sopra citato concorso, rilevando che i ruoli “politici ricoperti da due dei tre commissari della procedura selettiva di cui si discute non consentono di escludere che la titolarità della loro carica politica, svolta in costanza dello svolgimento del concorso, possa aver interferito con il regolare svolgimento della procedura, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti, considerato anche il ristretto numero dei commissari e il limitato ambito territoriale dell’ASP di Agrigento”. 

Tenuto conto della possibile sussistenza di profili di danno erariale a seguito dell’annullamento della suddetta procedura (e sua successiva riedizione), il TAR ha disposto la trasmissione della sentenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo. Inoltre, il TAR ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per le opportune valutazioniInfine, il TAR ha condannato Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento al pagamento delle spese di N. 00991/2024 che liquida complessivamente in curo 3.000 (tremila/00), oltre accessori di legge e restituzione del contributo unificato.

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Cronaca

Sorveglianza speciale a Genova per affiliato a Cosa Nostra nissena

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La Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un decreto di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale e della Dia, con la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura.

L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, è considerato ancora oggi socialmente pericoloso. Sottoposto in passato anche alla confisca dei beni, vanta un lungo curriculum giudiziario a partire dagli anni ’90. Tra le condanne figurano il favoreggiamento continuato della prostituzione (1999) e, soprattutto, una pesante sentenza emessa nel 2004 per associazione mafiosa, riconducibile alla sua affiliazione alla cosca guidata da Salvatore Fiandaca, legata al boss Giuseppe “Piddu” Madonia, figura apicale di Cosa Nostra nella provincia di Caltanissetta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe diretto una “decina” mafiosa nel capoluogo ligure, occupandosi di attività illecite come il gioco clandestino del lotto e del totocalcio, assieme ad altri affiliati originari della Sicilia.

A conferma della sua pericolosità, la Dia ricorda anche la recente condanna definitiva del marzo 2025 per reati commessi tra il 2012 e il 2017, tra cui interposizione fittizia di beni, favoreggiamento e falsità ideologica.

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Cronaca

Scontro con un’auto, parrucchiera gelese muore nel Ravennate

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Gela piange la scomparsa della parrucchiera Valentina Farruggia, vittima venerdì scorso di un incidente stradale che si è verificato lungo la strada che collega Lugo a Fusignano, nel Ravennate. 

Valentina era in sella allo scooter T-Max condotto dal marito, quando si è registrato lo scontro con una Chevrolet Spark guidata da una donna di 45 anni. Trasportata al trauma center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per la quarantaduenne gelese, che risiedeva a Fusignano,non c’è stato nulla da fare. I funerali si terranno oggi alle 16. 

foto Il Resto del Carlino

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