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Servizio in house: difficile il passaggio di cantiere. La Cgil contesta e indice un’assemblea

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Se a Gela sul servizio dei rifiuti si è ancora in alto mare, non vanno meglio le cose nei 5 Comuni più piccoli della Srr dove il servizio in house dovrebbe partire il 1 Gennaio ma l’intesa sui lavoratori è lontana. Un passaggio di cantiere difficile da gestire. La Cgil lancia l’allarme sul futuro della gestione dei rifiuti. La Segreteria Generale CGIL rappresentata da Rosanna Moncada ed il responsabile Provinciale del settore Igiene ambientale FP CGIL Paolo Anzaldi lanciano l’allarme manifestando la loro preoccupazione sulla proposta formulata dalla Impianti SRR ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud relativamente all’assunzione dei lavoratori impegnati nella raccolta dei rifiuti ancora dipendenti della Ditta Tekra in servizio presso i comuni delle cosiddette 5 terre.
“Ci viene comunicato che la SRR impianti – scrivono Moncada e Anzaldi – nelle more di acquisire un parere da parte dell’ ANAC in merito a una proposta da parte sindacale sulla possibilità di applicare la clausola sociale di cui all’ articolo 50 del T.U Appalti, procederà all’assunzione dei lavoratori attraverso il ricorso a un contratto di somministrazione di lavoro tramite società
interinale.
Siamo letteralmente sbigottiti perché non solo la Impianti Srr formulerà un quesito su unchiarimento e un parere ANAC che la stessa ha fornito al tavolo sindacale e che conteneva il riferimento all’’applicazione della clausola sociale, ma , in merito alle dichiarazione da parte dell’amministratore unico ingegnere Giovanna Picone che rassicura che i lavoratori saranno assunti con lo stesso livello e anzianità di servizio ci domandiamo se è ammissibile e come potrà una società a partecipazione pubblica garantire ,attraverso la società interinale alla quale sarà demandata l’assunzione di questi lavoratori , il livello e la
anzianità di servizio, considerato che ,trattandosi di una procedura selettiva aperta alpubblico, si tratterebbe non solo di nuova assunzione ma dovrebbe procedere garantendo i principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza pubblicità e imparzialità.
Di certo lo invieremo noi il quesito all’ANAC su quanto stia accadendo e, nelle more , abbiamo convocato un assemblea dei lavoratori per domenica 12 Dicembre presso la sededella Camera del lavoro di Sommatino per condividere un percorso di sit-in davanti ciascun Comune delle 5 terre per rappresentare ai Sindaci la gravità di quanto si sta verificando,perché a quanto pare non riscontriamo alcuna particolare sensibilità e attenzione da parte
della politica locale nei confronti del destino di questi lavoratori”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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