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2024:le elezioni con il peccato originale e i partiti che o giocano o stanno zitti

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Il 2024 porta a Gela le elezioni amministrative. Appuntamento che ha già un “peccato originale”. La poltrona più ambita della politica locale si sa già che sarà arroventata.

Il futuro sindaco dovrà governare un Comune in dissesto finanziario per tutto il periodo del suo mandato e questo comporterà la necessità di sapere fare scelte impopolari e di dover dire molti no. Non serve perciò un sindaco qualsiasi.Oltre alle capacità tecnico politiche, serve una persona dal pensiero veloce, con un’indole abituata alla resilienza, al cambiamento repentino, a cogliere le opportunità, sapendo mediare quando è strettamente necessario. Autorevole verso la sua coalizione, autoritario quando serve.Non è tempo di ciarlatani, saltimbanchi, ostaggi e carrieristi.

Il futuro sindaco troverà pochi soldi ( per fortuna ci sono le royalties) e un Comune svuotato e con gravi carenze di personale , dai dirigenti al personale tecnico, ai vigili urbani. Un quadro desolante.

Al momento non sembra che da partiti e movimenti arrivo risposte di responsabilità. Si voterà tra aprile e maggio e finora negli schieramenti tradizionali ci sono stati o troppi incontri inutili o nessun incontro. Nello scenario dei “si dice” si affacciano tanti nomi, troppi per essere credibili. Ci è capitato di leggere qualche bozza di programma di governo e c”è da rabbrividire : la solita solfa come se il dissesto non esistesse. E allo stesso modo si comporta l’amministrazione uscente che parla di rilancio, nuove opportunità e tanto altro. Come se nulla fosse successo nel 2023.

A pochi mesi dalle elezioni tutto in alto mare e nessun segno di responsabilità verso la città arriva dalla politica che continua a viaggiare sui suoi vecchi, logori binari. O giocano con incontri modellati sullo stile della tela di Penelope o stanno immobili aspettando ordini dall’alto.Stavolta, più di prima, serve, invece, uno sforzo eccezionale di coraggio e innovazione.

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