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La Cgil valuta l’atteggiamento delle nuove Rsu

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Il Coordinatore provinciale Sanità Alessandro La Marca FPCGIL di Caltanissetta ed il Segretario Generale Angelo Polizzi commentano e replicano alla posizione di taluni rappresentanti delle Rsu che si sono mostrati disponibili a condividere le decisioni dell’azienda

“Al termine della competizione elettorale, ecco che finalmente viene fuori la natura di chi, per mandato ricevuto in quanto OO.SS., dovrebbe tutelare i propri iscritti. Dovrebbe appunto!!!
Poiché, già all’indomani dell’elezione dell’RSU, alcuni di loro non hanno tardato a svelare come intendono il loro mandato, mostrandosi prontissimi a correre in soccorso dell’Azienda e da chi in questo momento l’amministra.
Siamo sinceramente sbalorditi dalla posizione presa da queste organizzazioni sindacali in merito a una nota di tutela del personale ausiliario, in sostegno dell’amministrazione.
Naturalmente in democrazia ad ognuno è riconosciuta la libertà di dire o scrivere ciò che pensa, ma abbiamo come l’impressione di trovarci dinanzi ad un controsenso; sindacati che sembrano rappresentare l’amministrazione e non i lavoratori.
Da parte nostra e per rispetto del mandato datoci e del ruolo che un O. S. dovrebbe svolgere ci
sentiamo in dovere di fare chiarezza. All’ASP di Caltanissetta oramai sembra essersi instaurato una sorta di regime totalitario a capo del quale troviamo il direttore generale che esautorando le direzioni amministrative e sanitaria ha come braccio operativo il dirigente infermieristico, supportati, e questa è un’altra rivelazione, dalla responsabile infermieristica del P. O. S. Elia, anche in ambiti non legati alla gestione del personale dello stesso P. O. Come la proposta di coprire le esigenze di servizio presso il carcere minorile (competenza territoriale)
con prestazioni aggiuntive da far effettuare agli infermieri; giova ricordare che in passato recente nel P. O. S Elia, stessa responsabile infermieristica, sono state autorizzate dal direttore medico di presidio, la stessa
tipologia di prestazioni, non retribuite, con in atto un contezioso giuridico dei lavoratori per farsi riconoscere il diritto al pagamento, nonostante vari tentativi di accordo sindacale per trasformalo in straordinario. Una strada già percorsa che ha visto lavoro non retribuito.
La problematica sollevata a tutela del personale ausiliario non merita alcun deprezzamento, parlare di meri equivoci che possono accadere nella logica della gestione dell’organizzazione è offensivo e mortificante, parliamo di lavoratori che hanno i medesimi diritti degli altri lavoratori, e mette in evidenza la scarsa competenza di gestione dei dirigenti suddetti.
Se alcune OO.SS. giustificano le incapacità dell’amministrazione, facciano pure, ma senza offendere i lavoratori, in quel caso dedicatevi ad altro!
Inoltre si chiede trasparenza sugli straordinari in un Asp che soffre di carenza di personale, come più volte sottolineato e rappresentato dalle stesse OO. SS., in questo caso, sembra un attacco mirato a chi svolge”

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