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249° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza: i numeri

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Caltanissetta- Continua la celebrazione del 249° Anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Dopo la cerimonia tenutasi a Roma presso il Comando Generale del Corpo lo scorso 21 giugno e quella tenuta presso la sede del Comando Interregionale dell’Italia Sudoccidentale, la Guardia di Finanza di Caltanissetta ha organizzato una serie di iniziative che culmineranno la sera del 26 giugno a Gela, presso il parco archeologico delle “Mura Timoleontee”, dove avrà luogo il concerto della Banda Musicale del Corpo appositamente giunta a pieno organico da Roma, che intratterrà il pubblico con brani ispirati alla tradizione siciliana.

Lo spettacolo, organizzato insieme al Comune di Gela e con il supporto di Eni, costituisce un ponte ideale tra le celebrazioni del 249° Anniversario di vita del Corpo e l’80° Anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia, le cui prime vittime sono state proprio alcuni finanzieri in servizio nella provincia. L’ingresso al concerto è gratuito a partire dalle 19.15. Ulteriore motivo di celebrazione per le fiamme gialle nissene in questo 249° Anniversario di fondazione del Corpo è costituito dalla presenza del Comandante della Tenenza di Mussomeli, Maurizio Salvatore Imbesi alla cerimonia tenutasi a Roma, nel corso della quale l’ispettore, tra i 6 migliori comandanti di Reparto in Italia, è stato premiato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza con la seguente motivazione: “per aver operato quale Comandante di Reparto territoriale con lodevole spirito di sacrificio contribuendo a garantire la tutela della legalità economico-finanziaria nella circoscrizione di competenza.

L’azione di comando ha permesso al Reparto di conseguire brillanti risultati operativi, suscitando l’apprezzamento delle Istituzioni e della cittadinanza. La ricompensa costituisce un segno di apprezzamento del quotidiano contributo di tutti i comandanti di Reparto isolato, che in prima linea, assicurano costantemente il controllo economico del territorio a tutela dei cittadini”. Un ulteriore riconoscimento al lavoro e al sacrificio delle Fiamme Gialle della provincia di Caltanissetta che, senza clamori e necessità di apparire, lavorano tutti i giorni per la sicurezza economico-finanziaria della nostra provincia. Proprio a conferma dell’azione svolta dalla Guardia di Finanza nel nostro territorio, di seguito, elenchiamo i principali risultati conseguiti in ambito provinciale dalle fiamme gialle nissene da gennaio 2022 ad oggi, che assumono un particolare rilievo a livello regionale e nazionale.

Nel periodo in questione la Guardia di Finanza di Caltanissetta ha eseguito 1.110 interventi ispettivi e oltre 250 indagini per contrastare gli illeciti economico finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Proprio a tal riguardo, nel corso di quest’anno sono stati stipulati 4 protocolli con altrettanti comuni della provincia, finalizzati a lavorare congiuntamente sui progetti finanziati con il Pnrr al fine di evitare ogni tentativo di frode. Nel contrasto alle frodi sui crediti d’imposta e dell’evasione fiscale le fiamme gialle nissene hanno eseguito 336 interventi che hanno permesso di constatare oltre 83,3 milioni di euro di elementi di reddito sottratti a tassazione e circa 29 milioni di euro di imposte evase.

L’attività di contrasto all’evasione fiscale, la cui riduzione rappresenta uno dei presupposti dell’erogazione dei fondi Pnrr da parte delle Istituzioni comunitarie, ha condotto, da ultimo, alla constatazione in capo a un solo contribuente di oltre 20 milioni di euro di imposte evase. In aggiunta, per la prima volta in questa provincia, sono stati avviate importanti attività di cooperazione amministrativa con Autorità fiscali estere al fine di acquisire dati utili al recupero di imposte nel nostro Paese. Gli interventi ispettivi hanno permesso di individuare 78 operazioni finalizzate alle indebite compensazioni ed altri illeciti relativi ai crediti d’imposta e rilevare compensazione di crediti inesistenti per oltre 1,1 milioni di euro. Scoperti 32 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (alcuni dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 121 lavoratori in “nero” o irregolari, verbalizzando 69 datori di lavoro. Denunciati 6 soggetti per caporalato di cui uno tratto in arresto. I soggetti complessivamente denunciati per reati tributari sono 57, di cui 4 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 10 milioni di euro.

Sono state avanzate 4 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di grave pericolosità fiscale In materia di accise sono stati eseguiti 24 interventi e 2.708 controlli in materia di corrispettivi telematici, sulla circolazione delle merci e gli indici di capacità contributiva, rilevando irregolarità nel 40% dei casi. I controlli a contrasto del gioco e le scommesse illegale sono stati complessivamente 39 di cui 11 irregolari; verbalizzati 71 soggetti di cui 3 denunciati all’Autorità Giudiziaria. Nel comparto della tutela della spesa pubblica, orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie, i reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito oltre 700 interventi.

Segnalate condotte di danno erariale per 193 milioni di euro, di cui 1,7 milioni accertati nel settore sanitario, che hanno permesso la segnalazione alla Corte dei Conti di 145 persone, dei quali 30 denunciati all’Autorità Giudiziaria, tra i quali 25 Pubblici Ufficiali. Gli interventi volti a verificare il regolare accesso alle prestazioni sociali sono 271, di cui 252 in materia di Reddito di Cittadinanza. Sono stati denunciati 159 soggetti responsabili di una frode accertata per complessivi 1,6 milioni di euro.

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“In Sicilia il bracconaggio fuori controllo”

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Palermo – “In Sicilia il bracconaggio è ormai fuori controllo, e si spara tutto l’anno ovunque e persino in alcune aree naturali protette, anche a causa della deregulation venatoria della Regione”. Questo il grido d’allarme delle strutture regionali di Legambiente, LIPU e WWF all’indomani della notizia della denuncia di 6 cacciatori di frodo maltesi bloccati a Pozzallo (RG) mentre rientravano in patria con 500 kg di carne di cinghiale, 10 fucili e centinaia di cartucce, dopo una serie di battute di caccia nel ragusano.

Secondo le organizzazioni ambientaliste, “che la Sicilia sia diventata ‘terra di nessuno’ a disposizione di bracconieri evidentemente è noto persino all’estero! La situazione si è aggravata a causa dei provvedimenti e delle deroghe emanati negli ultimi anni dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura che – col pretesto del controllo selettivo dei cinghiali e dei daini – ha favorito la circolazione di cacciatori in ogni periodo dell’anno ed anche all’interno di alcune aree naturali protette, dove è impossibile distinguere gli spari dei ‘controllori’ autorizzati da quelli dei bracconieri che volutamente si muovono negli stessi giorni, per l’assenza di controlli e per l’effetto ‘copertura’ che i piani di abbattimento comportano”.

“I controlli? inesistenti: il Corpo Forestale Regionale ormai non è in grado di assicurare la necessaria presenza sul territorio, anche per il personale ridottissimo” – denunciano Legambiente, LIPU e WWF – “gli uffici regionali competenti in materia faunistico- venatoria si limitano alle autorizzazioni e alla parte burocratica, senza nessuna attività operativa di vigilanza”.”Riteniamo inaccettabile l’utilizzo delle norme sul controllo della fauna in sovrannumero per favorire, di fatto, una liberalizzazione dell’attività venatoria anche in alcune aree naturali protette, con rischi crescenti per l’incolumità di visitatori ed escursionisti” – concludono le tre Associazioni ambientaliste -.

“Chiediamo agli Assessori Regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, e ai Dirigenti Regionali dei Dipartimenti Sviluppo Rurale e Ambiente di sospendere immediatamente ogni attività di abbattimento, soprattutto nelle aree naturali protette ed in questo periodo ecologicamente delicatissimo della stagione riproduttiva degli animali, di adottare soluzioni alternative per la fauna selvatica in soprannumero in casi di documentati danni, e di riattivare un serio e reale servizio di vigilanza venatoria e controllo antibracconaggio.

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Controlli per l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini di allevamento

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Ragusa – L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 15 – Servizio per il Territorio di Ragusa ha diffuso il “Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini di allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa) anni 2022-2026” con la quale si autorizza l’attività di controllo numerico dei suidi selvatici per i mesi di maggio, giugno e luglio 2025. 

Le attività, su territori indenni, riguarderanno interventi di depopolamento sui suidi selvatici attraverso la riduzione generalizzata delle densità di popolazione come misura di prevenzione nonché di lotta alla malattia.Per le Aree Protette ZSC, ZPS, SIC ed Aree Natura 2000, sarà lo stesso Servizio 15 di Ragusa – RFV ad autorizzare l’attività di selezione. Per le Aree di Riserva, la necessità di intervenire per la selezione dovrà essere segnalata alle Autorità competenti (differenti in Provincia di Ragusa dal Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale) e, quindi, l’Ente Gestore, il Libero consorzio comunale di Ragusa, interverrà con specifica autorizzazione, disponendo circa la possibilità di intervenire con il metodo della cattura o con  quello dell’abbattimento  selettivo.

Gli interventi di controllo saranno eseguiti dai soggetti autorizzati  rappresentati  da personale  competente  per  territorio  afferente all’Ufficio  Ripartizione faunistico Venatoria del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale, al Corpo Forestale, alla Polizia Municipale, alla Polizia Provinciale e, se del caso, all’Ente Gestore di Riserve. Gli interventi programmati per il mese di maggio, giugno e luglio 2025 potranno interessare tutti i comuni della provincia di Ragusa, ma principalmente Ragusa, Monterosso Almo, Giarratana, Modica  Chiaramonte, Sciclì  e Ispica. Il personale autorizzato, rappresentato anche dai proprietari dei fondi nei quali sono presenti le trappole ufficialmente identificate da targhetta metallica inamovibile, o i soggetti autorizzati/coadiutori potranno attivare gli inneschi delle unità di cattura da un’ora prima del tramonto della sera antecedente il giorno stabilito per la cattura.

 L’abbattimento dei suidi catturati spetterà esclusivamente ai soggetti autorizzati  individuati per la gestione dell’unità di cattura.Al fine di organizzare e regolamentare l’attività dei coadiutori, il territorio provinciale e stato definito in sette zone:

1) Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi;

2) Ragusa, Monterosso e Giarratana;

3) Giarratana;

4) Giarratana, Ragusa e Modica;

5) Ragusa;

6) Ragusa e Chiaramonte Gulfi;

7) Tutte le altre AREE non comprese nelle precedenti, sia Aree demaniali e protette che aree agro silvopastorali non precluse all’attività venatoria. “Il Piano Regionale di sorveglianza e prevenzione – dichiara l’assessore allo sviluppo Economico Giorgio Massari – contiene misure urgenti per arrestare la diffusione della Peste Suina Africana e prevede che le Regioni adottino interventi urgenti per la sua gestione, controllo, eradicazione nei suini da allevamento e nella specie cinghiale. In questo caso l’attività di cattura con trappole, recinti o chiusini, di proprietà o costruiti da soggetti autorizzati e proprietari dei terreni che ne avranno ricevuto autorizzazione dovrà essere comunicato  al Servizio 15 di Ragusa – RFV” .

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Carabinieri e Farmacisti a tutela degli anziani

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Caltanissetta – Stamane , al Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, nell’ambito delle iniziative avviate dall’Arma a tutela delle fasce maggiormente vulnerabili, e in particolare dell’attenzione rivolta al fenomeno delle truffe alle persone anziane, è stata presentata alla stampa la recente collaborazione avviata, in ambito locale, con Federfarma Caltanissetta e con l’Ordine Provinciale dei Farmacisti.

L’iniziativa si colloca tra le “buone pratiche” individuate dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per accrescere l’incidenza dei servizi di prossimità alla popolazione anziana e per sensibilizzarla sul delicato tema: accanto, infatti, ai numerosi incontri informativi nel tempo tenuti presso i centri di aggregazione (parrocchie, strutture assistenziali, centri per anziani) all’affissione di locandine nelle caserme dell’Arma così come ai tanti servizi di prossimità svolti attraverso pattuglie appiedate, in particolare nei piccoli centri della provincia, si è reputato proficuo sviluppare ulteriormente la capillare campagna di informazione finalizzata ad accrescere i livelli di prevenzione e la funzione di “rassicurazione sociale” in favore degli anziani realizzando una collaborazione con le farmacie del territorio, dove, come illustrato dal Comandante Provinciale, sarà distribuito, in occasione dell’acquisto di farmaci, un opuscolo informativo sulla specifica tematica.

All’incontro con la stampa erano presenti i rappresentanti di Federfarma e dell’Ordine dei Farmacisti, che hanno aderito con grande entusiasmo e particolare sensibilità all’iniziativa, nella condivisa consapevolezza di quanto sia importante, per contrastare il deprecabile fenomeno, poter raggiungere ogni potenziale vittima informandola sui possibili rischi e presentando modelli comportamentali di prudenza utili a difendersi dalle forme di minaccia sempre più subdole.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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