A tu per tu col vulcano. Sembra incredibile ma e’ andata cosi. Un’esperienza singolare in una giornata di scoperte e amicizia tra Italia e Francia, il Gemellaggio tra il Liceo Elio Vittorini di Gela e il Liceo Descartes di Antony, quello di venerdì 11 ottobre. Una giornata di significativa importanza per gli studenti gelesi e francesi che si è svolta all’insegna della scoperta, dell’amicizia e della cultura.
In occasione del gemellaggio tra i due istituti, gli studenti, accompagnati dai docenti Selenia Scala, Claudia Signorelli, Antonella Crescimanno, Matteo Peirone e Muriel Rivot, hanno avuto l’opportunità di esplorare le bellezze naturali della Sicilia. La mattina è iniziata con un’emozionante escursione sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, un simbolo non solo della geografia siciliana, ma anche della forza e della resilienza di questa terra.
Gli studenti, visibilmente entusiasti, hanno potuto osservare da vicino i crateri e le spettacolari formazioni laviche, grazie alle spiegazioni fornite dalla professoressa Selenia Scala e la guida ambientale escursionista Salvatore Consoli. Questo incontro con la natura ha permesso ai ragazzi di apprezzare la straordinaria biodiversità e la ricchezza culturale della Sicilia, gettando le basi per una condivisione di conoscenze e esperienze tra le due nazioni.
La giornata si è conclusa con una festa a Gela, dove gli studenti hanno celebrato i legami di amicizia nati durante questo soggiorno. La preside professoressa Serafina Ciotta, il collaboratore Francesco Mammoliti e la professoressa Angela Gallo hanno partecipato con entusiasmo a questo momento di convivialità, sottolineando l’importanza di queste iniziative nel promuovere la collaborazione internazionale e la comprensione reciproca.
Il gemellaggio tra il Liceo Elio Vittorini e il Liceo Descartes rappresenta un esempio concreto di come l’istruzione possa andare oltre i confini nazionali, favorendo lo scambio culturale e la crescita personale degli studenti. Attraverso esperienze condivise come quelle vissute durante la giornata di venerdì, i giovani partecipanti hanno potuto costruire ricordi indelebili e amicizie che, si spera, dureranno nel tempo.
Questa iniziativa non solo arricchisce il percorso formativo degli alunni, ma contribuisce anche a rafforzare i legami tra le due comunità, offrendo una visione di un futuro più unito e collaborativo. In un’epoca in cui l’interazione culturale è fondamentale, momenti come questi rappresentano una luce di speranza e di connessione tra popoli diversi.
Anche Palermo ha urlato per il clima. Nel corso della seconda giornata dell’assemblea giovanile di Legambiente Sicilia, lo Youth Climate Meeting Sicilia, a piazza Verdi volontarie e volontari hanno dato vita ad un’azione in vista della Cop29 e per chiedere giustizia climatica.
«Alla vigilia della conferenza di Baku – dichiara Vanessa Rosano, direttrice di Legambiente Sicilia – manifestiamo l’urgenza di attuare politiche climatiche serie. Non c’è più tempo per false soluzioni: energie rinnovabili, nuove aree naturali protette e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici sono più che mai urgenti».
«Il sindacato studentesco UDU Palermo – dichiara Adriana Inzerillo, UDU Palermo – rinnova il suo impegno verso la sostenibilità ambientale con una serie di iniziative che coinvolgono la comunità studentesca. Siamo convinti che il cambiamento climatico non sia solo una questione ambientale, ma una battaglia di giustizia sociale e intergenerazionale. Partecipare, infatti, ad eventi come clean up e manifestazioni è fondamentale per educare alla sostenibilità ambientale».
I numeri della crisi climatica: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno, a livello globale, il costo di vite umane dovuto alla crisi climatica ha raggiunto la tragica cifra di 489.000 decessi, colpendo soprattutto l’Europa con 175.000 morti l’anno, a cui si aggiungono i crescenti costi economici causati dagli eventi meteorologici estremi dovuti ai cambiamenti climatici.
La Confcommercio di Gela, per voce del Presidente Francesco Trainito, esprime profonda preoccupazione per la proposta dell’amministrazione comunale di introdurre una tassa di soggiorno.
“Una misura che consideriamo inopportuna e vessatoria, soprattutto in un momento di crisi economica. Riteniamo inaccettabile che il peso del dissesto finanziario, causato dalla stessa politica locale, venga riversato ancora una volta sulle spalle degli imprenditori e del settore turistico, che pagano la TARI e l’aliquota comunale IPERF più alte della Sicilia, già duramente colpito da anni di difficoltà e mancanza di supporto reale” – dice Trainito
“Una nuova tassa sul turismo non farà altro che scoraggiare i visitatori e danneggiare ulteriormente le attività locali, già provate da una pressione fiscale crescente e da un contesto economico sfavorevole. Siamo favorevoli al risanamento finanziario del comune, ma questo non può avvenire a scapito degli imprenditori, che continuano a portare valore e occupazione sul nostro territorio”. – aggiunge.
La Confcommercio Gela invita l’amministrazione a rivedere le proprie politiche fiscali, puntando su incentivi e agevolazioni che possano sostenere davvero il rilancio economico.
Nonostante il personale ridotto all’osso a fronte di 5000 pazienti da trattare nel Distretto, la nuova attività da svolgere al carcere di Balate e la nuova emergenza crack che si è manifestata in città al Centro di Salute mentale dell’Asp2 si è riusciti a curare anche l’aspetto conviviale e di socializzazione in occasione della festa di San Martino.
Il personale,autotassandosi,ha organizzato un momento di socializzazione che ha coinvolto una dozzina di pazienti in alcune attività. Per le prime due ore è stata svolta l’attività “Informa mente”, momenti di lettura che aiutano ad affrontare temi importanti per la vita e la salute dei pazienti e l’attività “ Libera mente” con cui si crea un gruppo di ascolto dei pazienti. Al termine un momento conviviale all’insegna della tradizione di San Martino assaggiando pane e salsiccia. Una festa che ha consentito ad un gruppo di pazienti di stare insieme. Per il Centro di salute mentale si tratta di una tradizione ripristinata perchè queste attività di facevano qualche decennio fa prima che il dott. Giuseppe Arancio si allontanasse per la sua attività all’Ars. Con il suo ritorno sono stati ripresi i progetti di un tempo che davano buoni frutti.