Al Museo dei relitti greci visita degli operatori della casa di produzione del documentario “Shipwrecks of Sicily” per la regia di Martin Scorsese
Un'altra prospettiva per Gela. La sua immagine greca è destinata a varcare i confini dell'Italia, come 2700 anni fa. Non solo i servizi televisivi di network e giornalisti free lance.Al Museo dei reli...
Un'altra prospettiva per Gela. La sua immagine greca è destinata a varcare i confini dell'Italia, come 2700 anni fa. Non solo i servizi televisivi di network e giornalisti free lance.
Al Museo dei relitti greci, cosi come è stato ribattezzato, qualche girno fa, previa autorizzazione del Direttore Donatella Giunta, c'e' stata la visita degli operatori della casa di produzione del documentario "Shipwrecks of Sicily" per la regia di Martin Scorsese. Eccoli nella foto con il rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta, arch Filippo Ciancimino e i professionisti dipendenti del Parco Archeologico dott.ri Salvatore Burgio e Antonino Ristagno.
Un’estate italiana della quale il regista ottantunenne si sarebbe mostrato entusiasta e “grato alla Sicilia e ai siciliani per l’accoglienza che mi hanno riservato, ancora una volta“. “Questo progetto non sarebbe stato possibile senza l’incredibile aiuto dei siciliani, e siamo commossi dal cuore e dall’accoglienza di questa gente“, sono state le parole di Scorsese, convinto di poter “svelare qualcosa di sconosciuto al pubblico” con il suo progetto sugli antichi relitti greci e romani.
Un progetto coprodotto dall’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, da “Sikelia Productions” dello stesso Scorsese, da Sunk Costs Producions, Chad A. Verdi e LBI Entertainment, e basato sulla ricerca della Briggs, professoressa statunitense e ricercatrice presso la Cranfield University in Inghilterra specializzata in archeologia terrestre e subacquea e nella ricostruzione delle storie marinaresche del mondo antico. E per il quale il regista ha recentemente visitato dei tesori da includere nel doc – che potrebbe uscire il prossimo anno, a maggio – insieme agli esperti subacquei della Soprintendenza del Mare, con i quali ha collaborato sull’Isola di Ustica
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