Se alcune Asp come quelle di Messina, Agrigento e Siracusa hanno già avviato l’iter per la stabilizzazione, l’azienda provinciale nissena non ha ancora attivato la procedura utile a procedere con le assunzioni, secondo quanto previsto dalla normativa recente. È quanto afferma il sindacato Nursind che in una nota torna a sollecitare i vertici dell’Asp ricordando che “la nuova normativa nazionale consente, a partire dal primo luglio e fino al 31 dicembre 2023, di assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, e che abbiano maturato alla data del 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale, almeno diciotto mesi di servizio anche non continuativo e di cui almeno sei mesi nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022”. Una norma che intende premiare gli eroi che hanno lavorato in trincea durante il covid ma che a Caltanissetta, dove sono circa 450 in attesa, non trova ancora applicazione. Il Nursind, nella nota a firma del segretario territoriale Giuseppe Provinzano, ricorda che l’azienda ha già approvato la dotazione organica e il piano triennale del fabbisogno, per cui “è fondamentale avviare subito la ricognizione propedeutica del personale precario dei vari ruoli sanitari e socio-sanitari in dotazione attualmente ed in aderenza al programma triennale del fabbisogno, l’immediata pianificazione delle procedure di stabilizzazione”.
Oggi pomeriggio in aula Consiliare un incontro speciale. Studenti e insegnanti dalla Danimarca sono stati accolti con entusiasmo dagli alunni dell’istituto comprensivo “Quasimodo” nell’ambito del progetto Erasmus.
A fare gli onori di casa il sindaco Terenziano Di Stefano e la presidente del Consiglio comunale Paola Giudice, che hanno espresso tutta la loro soddisfazione per questi scambi culturali che arricchiscono studenti, scuole e comunità.
Per una settimana gli ospiti danesi scopriranno Gela grazie alla guida dei ragazzi gelesi: un viaggio tra storia, cultura e natura. Alla delegazione proveniente dalla Danimarca è stato donato il vessillo con lo stemma della città di Gela.
Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado ed il personale docente dell’Istituto Comprensivo Statale Gela e Butera “Mario Gori” hanno fatto visita alla Capitaneria di Porto di Gela nell’ambito del progetto “Viaggio alla scoperta…delle regole” avviato allo scopo di sensibilizzare i cittadini del domani sulle tematiche del rispetto delle regole in tutti i contesti sociali con i quali i ragazzi si interfacciano.
Durante l’incontro, che si è svolto presso i locali sede dell’Autorità Marittima, e che si è incentrato, per l’appunto, sul tema della scoperta delle “regole” del vivere sociale, gli studenti hanno avuto modo di conoscere l’attività svolta dal personale del Corpo delle Capitanerie di Porto in tutti quegli ambiti in cui, giornalmente, i militari della Guardia Costiera vengono chiamati a verificare il rispetto delle norme che attengono gli aspetti e ambiti di competenza, dalla sicurezza della navigazione, alla salvaguardia dell’ambiente marino, dalla costante attività di controllo sulla filiera della pesca, all’attività di polizia ambientale in materia sia di monitoraggio e verifica di regolarità sugli scarichi civili e industriale, che, più in generale, nella lotta contro lo smaltimento illecito dei rifiuti.
Infine, gli alunni, hanno avuto modo di conoscere l’attività svolta dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Gela, in tema di salvaguardia della vita umana in mare e di controllo e monitoraggio del traffico navale, condotto attraverso i sofisticati software di rapportazione navale in uso al Corpo delle Capitanerie di Porto e di conoscere l’organizzazione e la realtà operativa degli uomini e dei mezzi che giornalmente “vigilano” sul personale navigante, affinché nessuno rischi di perdere la propria vita per mare.Il rispetto delle regole, soprattutto in un ambiente “particolare” come quello marino risulta fondamentale perché finalizzato a prevenire il verificarsi di possibili situazioni di pericolo che possano compromettere non solo l’integrità del predetto ecosistema ma anche e soprattutto la vita umana in mare.
L’Istituto comprensivo San Francesco-Capuana di Gela come punto di riferimento per la formazione integrale degli studenti e l’apertura alla comunità locale.
Nella scuola di Gela, diretta da Maria Lina La China, tre importanti appuntamenti nel mese di maggio porteranno al centro dell’attenzione tematiche fondamentali per la crescita degli studenti: salute, cultura e legalità. Si inizia domani, lunedì 13 maggio, alle ore 10:30, con un incontro dal titolo “Salute a peso” dedicato alla salute e alla corretta alimentazione, con un focus particolare sul tema del peso corporeo nei più giovani.
L’appuntamento, che si tiene presso l’auditorium Virgilio Argento dell’istituto è promosso in sinergia con il Kiwanis club, coinvolge medici esperti del settore, e vede l’intervento del Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera VITTORIO EMANULE di Gela Dott. Alfonso Cirrone Cipolla, ed è impreziosito dalla presentazione del volume “Sopra ogni peso, la vita straordinaria di una donna nella pesistica” di Concetta Pilato e Maria Teresa Cirasa che racconta alle nuove generazioni una storia di forza morale e di impegno personale che è riuscito ad abbattere i pregiudizi su uno sport di cui oggi si riconoscono a livello scientifico i benefici su chi lo pratica.
Lunedì 19 maggio invece giornata dedicata alla cerimonia di premiazione del concorso scrittura dedicato alla preside Giovanna Palazzolo. Il concorso, intitolato all’indimenticata dirigente che ha lasciato un’impronta significativa nella storia dell’istituto, è giunto alla quarta edizione e quest’anno ha interrogato i partecipanti sul ruolo della scuola perché possa consentire alla comunità di trasformare le situazioni di criticità in opportunità di cambiamento”.
Tra gli interventi è previsto il contributo di Antonella Di Bartolo, dirigente del comprensivo Sperone Pertini di Palermo che nel libro “Domani c’è scuola” (Mondadori) racconta, tra le altre battaglie, come in poco più di un anno è riuscita a riportare centinaia di bambini in classe abbattendo l’abbandono fino allo o,1%. Appuntamento alle ore 10, auditorium Virgilio Argento del comprensivo di via Niscemi. Si prosegue infine martedì 20 maggio con “Leggi la legalità …..nei panni degli altri”.
Sul palco del teatro Eschilo si avvicenderanno le storie di Giuseppe Tallarita e Chiara Frazzetto. La prima, raccolta dal giornalista Valerio Esposti nel libro “Un sogno spezzato” (Armando editore) racconta la storia di Giuseppe Tallarita che pagò con la vita il rifiuto di far pascolare abusivamente il gregge della Stidda nei suoi terreni; la seconda è invece la storia di una giovane gelese a cui la mafia, a soli 21 anni ha sterminato famiglia che si è opposta al racket delle estorsioni. Tra gli interventi in scaletta, l’incontro degli studenti con il sostituto procuratore presso il Tribunale di Gela Luigi Lo Valvo.
La giornata si concluderà con le performance tematiche degli studenti guidati dai docenti Erica Anzaldi e Ornella Gallo.nonchè del coro d’istituto seguito delle docenti Katia Spinello e Claudia Puglisi. La manifestazione, aperta al territorio, si terrà alle ore 10 presso il Teatro Eschilo ed è organizzata in collaborazione con “La casa di Maria Cittadina”, una APS che si occupa a Gela di rispondere ad un’emergenza, da sempre presente, che si è nuovamente evidenziata nel panorama sociale, quello dei senza tetto. “La scuola non è solo luogo di istruzione, ma di educazione alla cittadinanza attiva – dice la Dirigente prof.ssa Maria Lina La China –.
Queste iniziative rappresentano pienamente la nostra missione educativa: formare cittadini consapevoli, curiosi, e impegnati nel mondo che li circonda. Tutti gli eventi sono segnati dalla presenza, tra gli altri, di autori che attraverso i libri portano la propria testimonianza diretta su esperienze vissute in contesti complessi e sul valore dell’impegno civile. Attraverso il racconto autentico di chi ha fatto della legalità una scelta di vita allora, avviciniamo i nostri studenti – conclude – ai principi della giustizia, della responsabilità e del rispetto delle regole”.