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Caccamo chiede un incontro al Ministro per il Sud

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Il presidente di Sicindustria Caltanissetta Gianfranco Caccamo scrive al Ministro per il Sud  Mara Carfagna  e le chiede un incontro per  riannodare e fila di  iniziative già programmate per il territorio che  sono poi state  congelate e per parlare di sviluppo del Sud. Nella lettera con la richiesta di incontro  Caccamo parte dal fatto.che che l’ex  provincia nissena conserva il 106° posto nella classifica 2021 stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Si risale lachina se si ha una strategia efficace. <Già nel dicembre 2019 insieme alle imprese associate – dice Caccamo al ministro – ho redatto un documento di analisi e proposte per il rilancio della provincia di Caltanissetta che consegnai all’allora Ministro per il Sud chiedendo confronto e supporto. Il report prevedeva la realizzazione di opere e azioni in tema di infrastrutture materiali e immateriali, di formazione e occupabilità, di digitalizzazione, di rivitalizzazione delle aree industriali e di quanto attinente all’area di crisi complessa di Gela, solo nel 2021 oggetto di confronto con la decima  Commissione Senato Industria .A ciò non seguì alcuna ulteriore interlocuzione con il Governo centrale per via della intervenuta crisi, ma questo non fermò le imprese del territorio che si mossero prontamente per lavorare al raggiungimento degli obiettivi preposti>.  E va tenuta in considerazione l’emergenza sanitaria  ancora  in atto che,, se da un lato ha indebolito un territorio già affaticato, dall’altro ha reso ancora più evidente l’urgenza di agire e di rivedere con occhio critico le priorità all’interno della programmazione delle opere di rivitalizzazione della Provincia. Fondamentale per affrontare la situazione e  realizzare il cambiamento che il Mezzogiorno merita è l’azione del Ministero per il  Sud.  E  si potrebbe partire proprio dalla sottoscrizione del Cis.  Sicindustria si mette a disposizione  per favorire l’azione del Ministero nel Nisseno. Ma Caccamo accende pure i riflettori  sulla candidatura della Regione ad ospitare il “Centro nazionale di alta tecnologia per l’idrogeno” e la correlata manifestazione di interesse a supporto di enti ed organizzazioni della provincia nissena e di grandi gruppi quali Enel S.p.A. ed Eni S.p.A., quest’ultimo già localmente impegnato per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di quanto più ampiamente correlato alla materia della green economy e di economia circolare.  Fondamentale poi la possibilità offerta da Pnrr ., anche e soprattutto alla luce dell’atteso disegno di legge volto alla semplificazione gli incentivi da erogare alle imprese. Ma serve che il governi guardi al territorio e vi dialoghi,

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