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Caltanissetta e il suo territorio, tra criminalità e vocazione alla legalità

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Nel numero di maggio del mensile “Polizia Moderna”, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, è stato dedicato un articolo alla nostra città dal titolo: “Terra di contraddizioni, Caltanissetta e il suo territorio, tra criminalità e vocazione alla legalità”. Autrice del pezzo è la giornalista nissena Anna Rita Donisi alla quale il Questore Emanuele Ricifari ha chiesto la gentile collaborazione. Le pagine dedicate alla città di Caltanissetta e alla sua Questura ospitano un contributo dell’Agente Felice Vaccaro, in servizio alla sezione volanti, figlio d’arte, poiché anche il padre e il nonno hanno indossato la divisa della Polizia di Stato, il quale racconta la passione per il suo lavoro. Altro contributo significativo, quello del poliedrico regista, autore, performer, formatore nisseno Luca Vullo, che ha arricchito la rubrica dedicata a Caltanissetta con un pezzo sulla sua terra di origine e i documentari ad essa dedicati. L’articolo completo, del quale si riporta uno stralcio, è inserito nella rubrica “la Questura del mese” della rivista, ed è dedicato agli abbonati. “Caltanissetta è isola nell’isola. A circondarla non è il mare ma sono colline verdeggianti e interminabili cantieri di lavori in corso. Centrale per la sua naturale posizione che la rende cuore di Sicilia. A passeggiare tra le strade di “qal’at al-nisā’”, che in arabo significava “Castello delle donne”, nei quartieri storici, tra cupole turchesi e palazzi nobiliari settecenteschi in stile barocco, si resta colpiti dalla sua bellezza. Nel centro della piazza Garibaldi, domina la fontana del Tritone del Tripisciano che apre la via al fascino celato dei vicoli senza tempo, dei segreti delle corti interne di case nobiliari che dagli intarsi e fregi dei balconi raccontano fasti lontani. Nasce sicana, è nel X secolo che fu fondata durante il periodo islamico in Sicilia. Le sue radici arabe che si raccontano agli occhi attenti di chi la esplora nella struttura dei quartieri della parte più antica della città, i Normanni la resero feudo. E della danza lenta delle dominazioni restano le bellezze architettoniche e i volti delle persone che ci vivono. Le chiese storiche che stupiscono i turisti che la scelgono anche per uno dei suoi tratti distintivi, i riti pasquali della settimana Santa, che fanno parte del circuito internazionale Europassion. Affascina per i suoi ritmi lenti e la sua vita a dimensione d’uomo. Spesso città di passaggio per i vacanzieri che da qui raggiungono le mete classiche del turismo siciliano. Di questa terra rapiscono i paesaggi naturali, il giallo dello zolfo che riporta a una radice amara quella dei tanti “carusi” e delle loro vite spezzate dalla fatica in miniera. È anche dolce questa città, come il sapore dei cannoli che hanno iniziato a deliziare il palato dei siciliani proprio da qui, dov’è nata la ricetta, creata da sapienti monache. È la città dei fini scrittori come Pier Maria Rosso di San Secondo e Leonardo Sciascia, che parlando del suo rapporto con la città disse che, seppure il suo trasferimento nel capoluogo fu casuale, fu una fatalità che incise sul suo destino. Negli Anni ´60 fu un vero e proprio cenacolo di intellettuali, che si riunivano all’interno della libreria di Salvatore Sciascia, editore raffinato e intuitivo. Era un epicentro di interessi culturali e imprese editoriali di rilevanza nazionale, da legarsi però a una élite generazionale e sociale specifica. Ma di quello splendore resta poco oggi. Il presente racconta la carenza delle infrastrutture e la tardiva realizzazione di collegamenti con il resto dell’isola. Aspetti problematici, tanto da essere più simili a un nodo scorsoio che a ogni strattone soffoca la già sfibrata economia locale, cui la crisi economica in atto a seguito del Covid sta dando un ulteriore colpo al ribasso. Eppure nella sua storia il capoluogo nisseno, patria dell’amaro Averna, della centralità ne ha sempre sfruttato le potenzialità. Che hanno fatto gola anche alle cupole mafiose degli anni ´80 e inizi anni  ´90, non è un caso che alcune

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Il 12 agosto torna “Un mare di vele blu”

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Torna anche quest’anno come da tradizione il 12 agosto la quarta edizione dell’attesissima manifestazione “Un Mare di Vele Blu”, una giornata all’insegna dell’inclusione e della condivisione, che da anni colora di significato le acque di Gela e coinvolge l’intera comunità in un abbraccio collettivo verso i più fragili.Protagonisti assoluti saranno ancora una volta i ragazzi autistici, a cui verrà donata l’emozione di un giro in barca a vela o su un motoscafo, circondati da vele simbolicamente blu, il colore del mare e dell’autismo – una delle condizioni più complesse e delicate da comprendere e accompagnare. Un gesto semplice ma potentissimo, che vuole essere un messaggio per le nuove generazioni: l’inclusione non è un’opzione, è un valore fondamentale da coltivare.


L’appuntamento è fissato per le ore 9:30 presso i locali del Club Nautico di Gela, che come ogni anno mette a disposizione la logistica per accogliere associazioni, enti, cooperative e tutti coloro che hanno creduto e credono nella forza di questo progetto, sostenuto con passione dalla Comunità Lions della città.I club service Lions Gela Host, Lions del Golfo di Gela, Lions Club Gela ambiente territorio cultura, Lions Butera e Terre Federiciane, Lions Sicilia Champions saranno presenti in una grande testimonianza di unità nelle diversità. Il cuore pulsante dell’organizzazione in mare sarà, come sempre, il Circolo Velico di Gela con la collaborazione attiva e generosa dei giovani del Leo Club del Golfo di Gela.
Tutto il mondo nautico di Gela è ormai parte attiva dell’iniziativa e si mette a disposizione per garantire la sicurezza a terra ed in mare dell’iniziativa.
A terra, l’accoglienza dei ragazzi sarà animata dall’associazione Happy Place e dai Cuccioli del Cub Club Gela ATC in un clima di festa, giochi e sorrisi. Preziosissimo anche il supporto degli Scout Agesci, della Capitaneria di Porto di Gela e la Croce Rossa Italiana che garantiscono sicurezza e assistenza durante tutta la manifestazione.
Il Comune di Gela patrocina gratuitamente l’iniziativa riconoscendone l’alto valore.
L’edizione 2025 segna un ulteriore passo avanti per “Un Mare di Vele Blu”, che cresce di anno a testimonianza del riconoscimento civico e istituzionale di un evento che è diventato simbolo di solidarietà, cittadinanza attiva e amore per il prossimo.

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Giada Alessi trionfa alle selezioni di miss Mascotte

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La gelese Giada Alessi, 17 anni, studentessa del Liceo Classico “Eschilo” ha superato la selezione di miss Mascotte, una sezione di miss Italia dedicata a chi non compie 18 anni entro il 31 agosto, e si prepara alla finale regionale che si terrà a Rosolini. Miss mascotte Sicilia il prossimo anno approderà direttamente alla fase regionale di Miss Italia evitando la lunga trafila delle selezioni precedenti. Una bella occasione per la giovane Giada.

Bionda, determinata, desiderosa di nuove esperienze, Giada Alessi ha dichiarato sul palco:”Ho partecipato a questo concorso perché mi dà la possibilità di rapportarmi con gli altri e con me stessa”.

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Acqua,ancora tanti disagi e rabbia

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Giorni disperati. La carenza d’acqua ha messo in ginocchio i cittadini di Macchitella, Montelungo, Caposoprano, Fondo Iozza e San Giacomo. Mezza città a secco. Per Caltaqua è tutto a posto.La crisi idrica è rientrata. Questo si evince dall’ultimo calendario diffuso dalla società spagnola con la ripresa dei turni di distribuzione. In realtà non è così. Dai cittadini arrivano lamentele e segnalazioni di rubinetti a secco. Di acqua prelevata con i bidoni nelle città limitrofe o dalle abitazioni di parenti site in luoghi opposti a quelli interessati dell’interruzione idrica. Sembra essere tornati indietro di decenni.Scene antiche che si ripetono. Mancano informazioni.A questi cittadini ( Macchitella e Caposoprano alto le zone piu segnalate ieri) nessuno dice quando avranno l’acqua. Intanto chi è venuto a fare le vacanze se ne va anche se le spiagge e il mare sono favolosi. Senz’acqua tutto viene meno.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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